IV.

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Pov Sole

-Lino, che piacere vederti!-. Afferma mio padre porgendogli la mano.
-È un piacere anche per me Fulvio.-. Dice Lino sorridendo e stringendogli la mano.
-Come mai qui?-. Gli domanda. Sembra veramente contento di vederlo. E non mi stupisce, mio padre ha sempre adorato Lino.
-Sono in ferie e sono tornato...-.
-Hai fatto bene... Anzi, perché stasera non vieni a cena? Saranno tutti felici di vederti.-.
Istintivamente Lino mi guarda.
-Certo, sarei felice anche io se venissi!-. Risposi entusiasta.
-D'accordo allora! Alle otto?-.
-Alle otto!-. Conferma mio padre felice poi si avvicina a Giorgia -Tu vieni con il nonno o rimani qui?-.
-Dipende...È tornata zia Fede?-. Gli domanda mia figlia curiosa.
-Sì, è tornata e ti ha portato un pacco enorme!-.
-Allora vengo! Papà ci vediamo dopo?-. Gli domanda Gio.
-Certo! Così mi fai vedere anche questo regalo....-. Gli dice prendendola e posandole un bacio per poi, rimetterla a terra.
-A dopo mamma, ciao Papà!-.
-Ciao, ciao...-.

Una che Giorgia è uscita con mio padre, Lino si avvicina a me, e mi abbraccia.
-Posso offrirti qualcosa per pranzo? Così mi racconti di lei?-.
Annuisco e prendo la borsa con le chiavi della libreria.
-Dove vuoi andare?-. Gli domando mentre stiamo camminando per il corso mano nella mano.
-C'è ancora la Torre?-. Mi domanda.
-Certo! E c'è ancora Angelo, guarda è lì!-. Gli indico il nostro amico che sta sistemando i tavoli.
-Angelo! Guarda chi è tornato?-.
-Nooooo! Lino! Che bello!-. Afferma Angelo abbracciandolo.
Angelo è un ragazzo sulla trentina, biondo con gli occhi verdi e un fisico da paura. Lavora qui, in questo ristorante praticamente da quando si è diplomato all'Alberghiero di Grosseto.
-Come stai? La mi mamma ti vede sempre in TV, ormai sei diventato un mito!-.
-Diciamo che le cose stanno andando molto bene!-.
-Sono contento! Allora... Che vi porto?-
-Due tagliate cottura media con insalata?-. Mi domanda Lino. Si ricorda ancora i miei gusti.
Annuisco sorridendo.
Mentre aspettiamo il nostro pranzo cominciamo a parlare di me e di Giorgia, vuole sapere tutto, da quando ho scoperto di aspettarla ai suoi primi giorni di vita.
-Dev'essere stato difficile per te, da sola...-. Mi dice tagliando un pezzo di tagliata che Angelo ci ha appena portato.
-Un po', però mi hanno aiutato tanto tutti...Mia sorella, i miei genitori, Angelo...Sono stati tutti molto presenti.-.
-Menomale....E, hai avuto altre storie?-. Mi domanda.
-No, ho sempre pensato solo a Giorgia e alla libreria. Tu invece?-.
-Qualche avventura ma niente di importante...Non ho mai smesso di pensarti...-. Mi dice prendendomi la mano sul tavolo.
-Neanche io ho mai smesso, non sai quante volte ho sognato questo momento...-.
-È arrivato...-. Mi dice lui sorridendo.
Annuisco emozionata che probabilmente da questo momento cambierà tutto. Lui è qui, e i suoi occhi blu sono talmente profondi che torno a perdermi in essi, e inevitabilmente mi sento di nuovo al posto giusto.

Nota dell'autrice:
Ciao a tutti/e! Grazie per seguirmi così in tanti. Da oggi aggiornerò almeno un paio di volte a settimana. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Stasera scriverò il seguito e nei prossimi giorni aggiorno, anche stanotte chi lo sa :)
A presto,
MissTrilly!

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