{14}. L'ULTIMO GIORNO

28 1 0
                                    

Mi libero dalla presa ferrea di Morfeo. Accendendo lentamente i sensi.

Sento il calore ustionante dei raggi solari sulla pelle sensibile del viso.

In lontananza sento il cinguettio costante e stridulo degli uccelli, che pian piano, si fa sempre più forte e arguto, come se fosse una di quelle splendide giornate di sole, quando invece non lo è. È solo un'apparenza di merda.

Comincio a svegliarmi per bene, prima sbadigliando, poi stiracchiando le braccia e le gambe, ancora intorpidite, mi porto le mani a gli occhi.. Li sento gonfi, ancora gonfi di lacrime.

Dopo averli strofinati per bene ed essermi accertata che siano ben aperti, tento di alzarmi, ma una forte presa all'altezza della vita mi blocca sulla bianca e spoglia brandina della mia stanza.

Lentamente alzo lo sguardo, e riconosco la figura di Dennis accanto a me.

Ho dormito accucciata tra le sue braccia, passando le ore buie della notte a piangere.

Nella notte in cui solitamente restavo sveglia con Christine e Ros a guardare film, a ballare, o a gareggiare.

Al ricordo di quelle serate, un'altra lacrima fuoriesce dai miei occhi, scivolando lentamente fino al naso, rigandolo, cadendo poi sul cuscino, così un'altra, ancora una, fino a ritrovarmi di nuovo in lacrime, impotente, assorbita in questa situazione..

Tento di asciugare le lacrime con i palmi delle mani, ma ottengo solo le guance più bagnate di prima, Continuo a spalmare le lacrime fino a che non smettono di cadere.

Mi alzo, stando attenta  a non svegliare Dennis.

Libero una gamba, poi l'altra, con più fatica, afferro il braccio destro di Dennis e lo alzo, scivolo via con una maestria incredibile. Mi metto in piedi, ho le gambe pesanti, ma non solo loro,  tutto il mio corpo è pesante, la testa che pulsa; ogni mio pensiero sembra rimbalzare al suo intero, ogni qual volta ne tocca la parete, provoca un boato assordante.

Mi incammino verso il bagno, ogni mio singolo movimento riecheggia nella mia testa. Per fortuna il bagno non è troppo distante, arrivata davanti alla porta della mia stanza, mi volto  a guardare la mia immagine riflessa nello specchio poggiato sulla parete alla mia destra.

- Che cosa orrenda.

Ho il mascara colato, sparso ovunque attorno ai miei occhi.. giro la testa.. non solo, sulla mia guancia sinistra è impressa una lunga e marcata striscia nera.

Odio quando succede..

Cerco di levarne un minimo con le mani, invano.

Decido di andare comunque al bagno, visto che la mia vescica ormani sta per esplodere.

Apro la porta lentamente, emette un cigolio acuto, molto acuto, torno su i miei passi per vedere se Dennis per caso si é svegliato.

Per fortuna ha il sono piuttosto pesante, penso tra me e me.

Esco dalla stanza chiudendo la porta, con la stessa delicatezza che ho usato per aprirla. Guardo a destra e a sinistra del corridioio, per accertarmi che no passi nessuno, in particolare Jace.

Nessuno in vista

Sto praticamente correndo verso il bagno. Dai che sono vicino, sono qui, sono arrivata! Appoggio la mano sulla maniglia

< Mia! - Cazzo! Perché proprio adesso? Non ci posso credere! - Aspetta! Fermati! Mi puoi spiegare che cazzo è successo ieri? >

Chiudo la porta, la sbatto violentemente provocando un assordante rumore, che si mette a rimbombare anche nella mia testa oltre che nel corridoio.

Middle of NowhereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora