Qualcuno che non deluderà le nostre aspettative

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---- Note dell'autrice:
Ciao a tutti! Infinite grazie alle persone che leggono ancora questo pasticcio senza senso! Vorrei solo spendere un secondo per chiedervi un piccolissimo favore, a nome di tutti gli autori presenti su questa piattaforma (se posso permettermi, ovvio). Se le loro creazioni vi piacciono, non esitate a lasciare una recensione, anche piccolissima. Non sapete quanto siano importanti i vostri incoraggiamenti e le vostre critiche, positive e negative. Almeno per me, lo sono davvero e sono anche une delle ragioni che mi spingono a continuare a scrivere. :)
[ SPOILER ] Potrebbero esserci diversi spoiler, soprattutto a partire dal volume 40 (ed ulteriori capitoli). L'ideale sarebbe quello di leggere tutti i capitoli disponibili fino ad ora, poi tornar qui a gettare un'occhiata!
Avvertenza: questa è la mia versione di Berserk a partire dal volume 40.
Sarah ----

Il grido dei capri espiatori non era altro che un ricordo che aveva lasciato spazio all'odore nauseabondo dei corpi in putrefazione, smembrati ed irriconoscibili. La luna scarlatta sembrava aver preso possessione del colore maledetto, diventando un immenso Behelit a cielo aperto. Desolazione era l'unica parola a poter descrivere pienamente la situazione: una sconfinata landa infertile a vita, cullata da solitudine e sconforto.

Tra i corpi dei membri della truppa del Falco, uno solo mancava all'appello. La sua era stata una morte miserabile, miserabile quanto la sua vigliacca esistenza. Aveva scelto la via del silenzio e dell'eroismo, credendo di morire con la coscienza pulita. Pensava di averla salvata dal rito sacrificale, pensava di averla sottratta al sabba dei demoni, pensava di essersi meritato un posto nei suoi ricordi, e invece... e invece l'aveva condannata e sottratta alla morte, l'unica salvezza.Il cuore di Judeau batteva ancora. Gli occhi socchiusi e le pupille dilatate coglievano i bagliori di ciò che lo circondava. Aveva visto Pippin camminare come una marionetta svuotata da ogni organo, e Corkus lasciarsi andare ad un abbraccio mortifero. Aveva sentito le grida di Guts che disperatamente chiamava Griffith. Ed aveva visto Casca, viva. In quel preciso istante ringraziò il Dio, o gli Dei, o forse il Demonio, per avergli offerto quell'ultima visione celeste prima del nulla eterno. La gratitudine provata si diluì al sangue che colava dalle sue ferite; il suo corpo si svuotò lentamente da ogni sentimento e si riempì d'odio e rabbia. In quel momento Judeau divento Guts ed urlò con lui. Gli occhi intorpiditi misero a fuoco il corpo nudo di Casca, vittima delle mani dell'entità malefica che voleva possederla. Nere come la notte, strinsero i suoi seni, carezzarono indifferentemente il suo ventre, scivolarono sulla sua intimità. Griffith, o meglio Phemt, lo sapeva perfettamente. Dall'alto della sua onniscienza, osservava Guts consumare la propria umanità, e Judeau consumato dalla propria umanità. Lui sapeva ed aspettava. La fece urlare come un povero animale, un oggetto che non aveva nessuna utilità se non quella di far soffrire Guts, l'uomo che lo aveva distolto dal suo sogno e che aveva rifiutato d'esser il suo sogno, e Judeau, l'unico a non averlo mai venerato come una divinità. Si addentrò tra le sue gambe e spinse con violenza una volta, ancora una volta, un'altra volta ancora. Le sue sgrida squarciavano i limiti della condizione umana, ma le orecchie di Phemt non sentiva null'altro se non il respiro annaspato di Judeau e il lacerarsi dei tenditi di Guts che si amputava in un gesto di infinita disperazione.
Judeau era lì, era vivo, osservava ed ascoltava, assisteva passivamente come un lettore impotente tra le pagine di un romanzo apocalittico.

•••

"Attaccheremo il regno del Re della Tempesta di Fiori. È un ordine."
"Ma Sir Griffith, non abbiamo ancora abbastanza informazioni sulla forza bellica del re Danaan, e ancor meno sul luogo esatto. Le nostre truppe devono ancora rimettersi dallo scon-... Sir Griffith, se posso esprimere la mia modesta opinione, forse sarebbe meglio..."
"È deciso", ribadì freddamente, "consigliere Aldous, vi prego di sedersi e prestar attenzione. In silenzio." Sir Griffith dirigeva la tavola rotonda che si teneva a Falconia. Le più alte cariche erano presenti, pronte a mobilitarsi al primo ordine emesso da Sir Griffith. Gli sguardi perplessi dei consiglieri s'incrociavano e si scontravano a quelli più eccitati ed impazienti dei generali. Alle spalle di Sir Griffith, giaceva nella penombra Zodd l'immortale nella sua forma meno bestiale, pronto a castigare chiunque si mettesse tra Griffith ed il suo sogno. Locus, Ivrine, e Grunbeld sedevano con le braccia incrociate, impassibili di fronte a qualsiasi reazione, fedeli più che mai al loro unico Signore.
"Abbiate fiducia. Abbiamo al nostro fianco qualcuno degno di fiducia, qualcuno che non deluderà le nostre aspettative." Un leggero borbottio si levò a tavola. I presenti parlavano tra di loro, confabulavano rannicchiati contro il tavolo con la minaccia di Zodd che li schiacciava fino a diventar gobbi. I sospetti iniziarono ad impadronirsi dei loro cuori accecati. "Uno sconosciuto?" si chiedevano alcuni di loro. "O forse un traditore?" affermavano altri. "Chi è mai potuto entrare nelle grazie di Sir Griffith?" si chiedevano i più gelosi, coloro che desideravano essere al fianco di una figura così lucente più di qualsiasi altra cosa al mondo non per amore, non per nobiltà d'animo, ma per ingordigia.

La porta della sala si aprì. La figura di un uomo dal corpo gracile, piuttosto basso, fece il primo passo. Venne divorato dagli occhi invidiosi, gelosi, affamati o semplicemente umani. Dei lunghi capelli biondi incorniciavano il suo viso grazioso e dai tratti fini. Le labbra erano piene e la pelle chiara era imporporata dalle poche lentiggini che cascavano dal naso leggermente all'insù. I suoi occhi, verdi e profondi, si posarono su ogni singolo presente senza dire una parola, dal consigliere Aldous al comandante Everard. La sua bellezza androgina avrebbe fatto invidia a tutte le donne di corte, forse anche alla principessa e futura regina Charlotte e, sicuramente, avrebbe corrotto anche gli uomini.
"Lui sarà la mia voce, da adesso in poi. Così come avete obbedito Zodd, Locus, Ivrine, Grunbeld e Rakshas, farete anche con lui." I borbottii vennero messi a tacere. "Non siate vittime delle apparenze; saprà portarvi alla vittoria. Alla nostra vittoria. La nostra e di nessun altro, miei fedeli. Non permetterò a nessuno di rovinare la nostra Falconia, abbiate fiducia." Tutti si alzarono, senza nessuna eccezione, e si inchinarono di fronte all'arrivo del giovano uomo.

"Lasciate che vi presenti Judeau."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 23, 2019 ⏰

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