II

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Passo. Dopo. Passo.

ATTENZIONE: SCENDERE DAL BUS IN 20 SECONDI IN MODO LINEARE. RIPETO "SCENDERE DAL BUS IN 20 SECONDI IN MODO LINEARE"

Martina: <<"Stavolta sei fortunato, la prossima volta la fantastica Martina scatenerà la sua furia su di te!">> disse sventolando una mano all'aria e sistemandosi i capelli con fare altezzoso.

Erick: <<"Vedremo!">> dissi io mentre lei si allontanava.

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La città dove quel bus arrivò era davvero impressionante. Vi erano diverse decorazioni tra cui piante, fontane e cartelli, le strade erano illuminate da lanterne apparentemente fluttuanti e le case erano in  uno stile rustico dando l'aspetto di vivere in uno di quei paesini di montagna.

Nel frattempo le stelle e la luna danzavano nel cielo, creando un gioco di luci e costellazioni affascinante; talvolta era possibile vedere anche delle stelle cadenti. Tuttavia non c'era nulla di vero in quel cielo meraviglioso, le stelle e la luna erano ormai coperte dallo smog; e per far sì che questo spettacolo avvenisse, all'interno degli scudi era compreso un proiettore per il giorno e la notte.

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Cole: <<"Hey ma come è possibile? Dopo la guerra le stelle e la luna dovrebbero essere tutte coperte dallo smog e tutto il resto.">> disse Cole facendo una smorfia incuriosita.

???: <<"Visto che genialità?! È un sistema impientato negli scudi, viene praticamente trasmesso un cielo stellato come lo sfondo di un computer!">> intervenì una ragazza con una coda di cavallo di colore castano, e degli occhialoni che ricoprivano gran parte della faccia.

Io: <<"Wow, grazie per l'informazione! Come ti chiami?">> dissi cercando di fare amicizia con quella ragazza abbastanza esaltata.

Angel: <<Sono Angel, piacere! Sono appassionata della tecnologia inventata da Williamson!>> esclamò con faccia entusiasta.

Io: <<"Piacere Angel, io sono Erick! Lei è Ai e lui si chiama Cole.">> dissi, indicando i miei due amici.

Ai: <<Hey, piacere sono Ai.">> sussurrò timidamente la ragazza sforzando un sorriso.

Cole: <<"Piacere, mi chiamo Cole!">> Cole si presentò stringendo energicamente la mano di Angel.

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Poi all'improvviso un rumore di trombetta fece sobbalzare tutti, una voce rauca e seria esclamò 'SULL'ATTENTI! IN LINEA!'
tutti si misero in linea, e cominciarono a presentarsi. Poi ad ognuno di loro venne impiantato un piccolo GPS nel polso per rintracciarli in caso si perdessero; infine vennero smistati nei loro dormitori che si trovavano in un luogo piuttosto vicino.

...

Io: <<"Quindi Cole, Ai, da quale isola arrivate?">> chiesi incuriosito mentre in gruppo arrivavamo ai nostri alloggi.

Ai: <<"Io vengo dall'isola Oppa, casa mia è molto vicina al grande muro; non è granché, ma è casa.">> disse Ai, nascondendo il volto tra le sue mani.

Cole: <<"L'isola Oppa è magnifica! Ci sono andato in vacanza con i miei cugini quest'estate, ho visitato la capitale e una piccola città che si chiamava Iac, se non sbaglio. Io comunque sono dell'isola Manic.">>

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