Non può finire così!

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"Su, ragazza! Sveglia!" A farmi abbandonare di colpo il mio bel letto caldo è la mia cara amica Alyssa.
"Ma sei impazzita?! Cosa ti passa per la testa?" Impreco rialzandomi da terra, dopo che lei mi ci ha scaraventato tirandomi per un piede.
"È stato esilarante!" Dice mentre continua a ridere, tenendosi la pancia.
Io, senza dire niente, raggiungo il bagno e chiudo la porta.
"Dai Kate, non te la sarai mica presa sul serio!" Interviene la mia coinquilina sbattendo le nocche sulla porta in legno.
Capisco che si è appoggiata alla porta quando la sento sospirare, ed è lì, in quel momento che spalanco la porta e si ritrova in un attimo anche lei con il sedere a terra.
"Ok, l'ho ammetto, me la sono cercata..." si limita a dire mentre si rialza da terra, mettendo un mano sul cuore, come in un giuramento.
"Che si fa oggi?" Chiede lei.
"Niente, ci godiamo la libertà!" Le rispondo spalancando le braccia verso il salone.
"Tutta vita, insomma. Ti sei svegliata a mezzogiorno ma ti rendi conto?!" Mi spiega, come se io non lo sapessi già "nel frattempo io sono uscita a fare una passeggiata, ho fatto colazione al bar qui sotto e sono passata a prendere anche il pranzo..."
"Ok, brava." Rispondo mentre fisso il televisore, spento
"Ah, non c'è di che, comunque." Sospira mentre si dirige verso la cucina.

"Oddio! Grazie grazie, ti amo!" Le dico mentre mi porge il piatto con una pietanza messicana, di cui non ricordo mai l'impronunciabile nome, ma che adoro.
"Sì sì, ma solo quando ti fa comodo..." commenta mettendo in bocca una forchettata di cibo.
"Shopping dopo?" Propone speranzosa dopo aver ingoiato.
"No, sul serio ho voglia di rilassarmi."
"Ok come ti pare..." sussurra, quasi delusa.
"Rimani a casa stasera?" Le domando.
"Be' a questo punto penso proprio di sì; ti farò compagnia, per evitarti di deprimerti completamente."
"Non ce n'è bisogno" dico, mentre lei mi guarda con sguardo interrogativo, e forse anche un po' triste "cioè non per qualcosa, anzi; però viene Alex, quel ragazzo, ricordi?"
"Ahhh, allora ok." Si lascia sfuggire un sospiro, dopo avermi fatto un occhiolino.
"Ha detto che gli piacciono molto i film."
"Sì, farò finta si crederci." Conclude, accendendo la TV.
"Comunque mi sono appena ricordata di avere per stasera un impegno improrogabile..." dice sorridendo.
"No, guarda che puoi rimanere, anzi mi fai quasi un favore."
"No no, sarò occupata. Voi divertitevi, però." Aggiunge, facendo l'ennesimo occhiolino da quando le ho comunicato che Alex sarebbe venuto a guardare un film qui stasera.
Riesce a pensare sempre male!

Il pomeriggio l'ho trascorso guardando programmi televisivi e giocando con il cellulare; verso le diciotto Alyssa è uscita, dicendomi che sarebbe andata a casa di una sua compagna di corso e che, sempre con lei, sarebbe uscita per locali più tardi.
Mentre la mia amica si gode i suoi ventidue anni, io sono qui a non fare niente, e il vero problema è che forse lo preferisco.
C'è molto silenzio nell'appartamento, e ho modo di riflettere - anche sulle cose più banali. Quando controllo l'ora noto che sono quasi le diciannove. Mi alzo e mi trascino in bagno dove mi pettino e mi sciacquo il viso e le mani; poi passo a dare una riordinata rapidissima al salone e, nel frattempo, rifletto se tenere o meno i vestiti che indosso: un pantalone grigio della tuta e una felpa oversize blu notte; non è un pigiama, ma è  comunque una tenuta da casa. Di solito non mi interessa particolarmente come mi vesto, ma forse non è il caso di accogliere ospiti in un quasi-pigiama. Sì, mi cambio.
Indosso velocemente un jeans e una maglietta a maniche lunghe nera. No, mi ricambio. Non faccio in tempo ad aprire l'armadio che suonano alla porta. È arrivato!
"Ciao!" Mi saluta appena apro la porta e ricambio il saluto sorridendo.
"Accomodati" dico spostandomi per farlo entrare.
Appena entro lo scruto da testa a piedi: non lo avevo mai visto così. Indossa una felpa nera e il pantalone grigio di una tuta. È ufficiale: era meglio se non mi cambiavo.
"Ma... tu guardi la TV vestita così?" Mi domanda dopo qualche minuto in cui io fissavo lui e lui fissava me.
"No, infatti. Vado a cambiarmi." Vado velocemente in camera e mi rimetto quello che portavo prima.
Come rientro in salone noto che si è tolto le scarpe ed è completamente sdraiato sul mio divano.
"Sul serio?!" Esclamo dopo essermi avvicinata.
"C'è posto in fondo." Mi informa, come se non lo avessi già notato.
"Sì, ma non ho intenzione di avere i tuoi piedi vicini!" Dico, per poi aggiungere:"e poi, sinceramente, non trovo giusto che tu a casa MIA debba stare sdraiato comodamente mentre io seduta." A tutto ciò risponde con una scrollata di spalle.
"Ma chi me l'ha fatto fare!" Sospiro avvicinandomi alla cucina.
"Ho portato la pizza!" Urla dal salone e, solo in quel momento, noto le pizze sul tavolino. Le prendo e le porto sul divano, insieme a due bicchieri e a una bottiglia di Coca-Cola.
"Grazie." Dico sedendomi in fondo, con la gamba troppo vicina ai sui piedi.
Lui mi sorride.
"Si mangiaaa!" Esclama aprendo un cartone della pizza e finendo in 0,5 secondi una fetta di margherita.

"Allora... che si fa?" Domando quando Alex torna dopo aver buttato i cartoni nella pattumiera.
"Ho portato un po' di film, sono nello zaino." Mi informa e io mi alzo per andare a prenderli.
"Dunque, cosa abbiamo qui?" Dico studiano uno ad uno le trame dei film che ho tra le mani.
"Dear Jhon, sul serio?"
"Perché, è brutto? Io non l'ho mai visto." Mi spiega, probabilmente ignaro di ciò che parla il film.
"No, assolutamente."
"Allora guardiamolo!" Propone prendendomi il DVD dalle mani e inserendolo nel lettore.
"Ok" sussurro, preparandomi mentalmente al pianto che arriverà a breve.
"Che genere è?"
"Secondo te un film che si chiama Dear John di cosa potrebbe trattare?"
"È romantico?!" Quasi urla, come se fino a quel momento non avesse realizzato.
Sbuffa sonoramente buttandosi svogliatamente sul divano.
"Sarà noiosissimo." Conclude il suo monologo appoggiando la testa sul cuscino.

"Emozionante, come sempre" sospiro alla fine, con le lacrime che mi solcano le guance.
Mi giro verso Alex che penso stia dormendo, visto che è rimasto in silenzio per tutto il tempo. E invece no.
Sono sconvolta.
Ha le lacrime agli occhi. Sta piangendo in silenzio, ma ogni tanto si sente qualche singhiozzo. E io lo fisso.
Lo devo ammettere: è carino, anzi è proprio bello!
"E poi?" Esclama sedendosi all'improvviso, risvegliandomi dai miei pensieri e facendo diventare le mie guance rossissime - menomale che siamo al buio.
"Che cosa?"
"Non può finire così!"
"Ma non era noiosissimo questo film?" Dico imitando la sua voce.
"Sì, ovvio" sussurra facendo un colpo di tosse sulla fine.
"Bene... un altro film o andiamo a dormire?" Domando stiracchiandomi.
"E che maratona è guardando solo un film?" Dice sbadigliando.
"Va bene mettiamo qualcos'altro" concludo appoggiandomi meglio allo schienale.
"Che metto?" Mi domanda.
"Fai tu" Sono stanchissima e le palpebre si chiudono prima che io possa fare qualunque cosa per impedirlo.




Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
Grazie per la lettura❣️.
Baci, F.💋

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