TAKING CARE-YOONKOOK

*5*

Quando le sue labbra iniziarono a muoversi,trascinandosi dietro le mie,persi il filo dei pensieri,la concentrazione,il bisogno di respirare.

Tutto quello che riuscivo a percepire erano le sue grandi mani attorno al mio viso,entrambe,a coppa,forse per trattenermi;il suo profumo ad inondare le narici assuefatte e la forte sensazione di calore che sembrava aumentare ogni secondo che passava.

Volevo prenderlo a pugni,urlargli contro,cacciarlo da quella casa e non rivederlo mai più.

Invece con il palmo della mano destra risalii il profilo del suo addome nudo,fino al collo,in una carezza possessiva ma delicata,con la lingua gli leccai il labbro inferiore lasciandomi sfuggire un gemito strozzato per il piacere e con la sinistra,lo strinsi a me istintivamente,perchè lo desideravo addosso.

'Che stai facendo?'

Mi ritrovai ad indietreggiare,spinto da lui che non mi lasciava un attimo,contro uno dei muri del salone. Il collo completamente esteso per andargli incontro e il corpo proteso in avanti,sempre per non perdere il contatto.

'Ti ucciderà. Lui non ti ama.'

La mia giacca sparì.

'Sei il più grande,hai delle responsabilità.'

Un brivido mi attraversò da capo a piedi quando le sue dita sfiorarono la pelle nuda della mia schiena. Socchiusi gli occhi e sospirai.

"J-Jung-" mi morsi la lingua per trattenere un mugolio,nel sentire quei denti sulla carne dietro l'orecchio e poi sotto,lungo il collo,la clavicola.

"Jungkook-ah..."

Quando passò a slacciarmi i bottoni della camicia,finalmente mi guardò negli occhi.

"Hyung...vuoi fermarmi vero?"

Inspirai. Espirai.Annuii.

"Perchè?"

Mi slacciò un altro bottone,facendomi inghiottire a vuoto.

'Riprenditi idiota. Sii razionale.'

"Fino a tre minuti fa stavi facendo la stessa cosa con quel Yugyeom. Pensi che l'abbia dimenticato?"

"Non significava niente."

"Nemmeno questo significa qualcosa per te."

Gli scacciai le mani ,ma lui allora le usò per bloccarmi i polsi e fissarli sopra la mia testa. Il viso ad un palmo dal mio,il suo fiato sulla pelle accaldata.

"Come puoi dire questo? Come puoi anche solo paragonare le due situazioni?"

"Io non trovo differenze! Avrai baciato anche lui in questo modo,lo avrai trascinato contro il muro,lo avrai toccato come stai facendo con me adesso e-"

Per l'ennesima volta mi zittì sfruttando lo stesso,irresistibile stratagemma da cui non avevo scampo:le sue labbra.

Morbide,dolci,audacie possessive. Come lui.

Perchè diavolo ero così debole?

Il cervello mi ordinava di farmi valere,di combattere per il mio orgoglio ferito,per la mia dignità brutalmente calpestata. Tutto giusto,per carità. Ero d'accordo.

Peccato che non c'era verso di riprendere il controllo del mio corpo,perso in balia del tornado Jungkook. Lo avevo desiderato per troppo tempo,per tropp ianni,soffocando tutto in un angolino della mente e del cuore.