<LEI>
Decisi di avvicinarmi cautamente, sedendomi sulla poltrona a fianco a lei. Guardai attentamente il suo disegno, ma non capii cosa fosse ritratto, né quale fosse il significato.
-" cosa rappresenta?"- Chiesi
Lei alzò gli occhi e con voce fredda disse:
-"Niente domande. Questa è la regola per chi vuole guardare"
Annuii. Nessuno mi aveva mai zittito, ma in quel momento non ci diedi peso. Ogni sera andavo in quel locale ma non più per le ragazze, non più per l' alcool ma per vederla disegnare. Era bellissima anche se non indossava vestiti aderenti, era bella perché non aveva bisogno delle attenzioni degli altri per stare bene con se stessa, era pura.
Io, invece avevo bisogno di lei , della ragazza silenziosa per sentirmi bene. Ma questo non glielo dissi, non ne ebbi modo.
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" LA RAGAZZA SILENZIOSA"
Short StoryTRATTO DALLA STORIA "Tu hai paura di me?" chiesi con un nodo in gola e una punta di esitazione nella voce. Lei mi guardò, mi sorrise e mi disse " no ti hanno già ferito"