PETER E WENDY, UNA FAVOLA CHE DIVENTA REALTÀ-Fan Fiction su ULTIMO E FEDERICA

CAPITOLO 1

FEDERICA

A Nantes, in Francia, le giornate passano veloci. Guardo l'orologio che ho sul posto, indica le 2:30. Sto camminando con le cuffiette nelle orecchie, lo faccio sempre, soprattutto quando torno dall'università.
Sono venuta qua in Francia per portare avanti i miei studi e poi perché la Francia con Parigi, lo sanno tutti che è la città dell'amore. Io però non amo nessuno, apparte i miei parenti e il mio cane Zoe. L'ultima relazione che ho avuto è stata tre anni fa, dopo quella rottura la mia vita e cambiata completamente. Adesso mi concentro solamente su me stessa, infatti faccio molta difficoltà a parlare di me ad altre persone. Non è questo il problema,ma, il vero problema sono i mei genitori. Praticannye ogni giorno mia mamma mi chiama e mi fa "Ma il fidanzatino non c'è ancora?" Come se avessi 10 anni. Mi da i nervi. Per fortuna la passione per i viaggi è sempre stata dentro di me (e per fortuna non anche in mia mamma).
Il primo vero viaggio che ho fatto è stato in prima media, quando sono andata con la scuola in settimana verde a Parigi, me ne sono subita innamorata. Eravamo andati là perché come seconda lingua facevo il francese e la scuola aveva abbastanza riserve per il viaggio. Quando partimmo mi misi vicino al finestrino, è un'abitudine che ho preso all'ora e che non ho più mollato. Ancora oggi quando devo prenotare un biglietto lo prendo sempre la del finestrino, passo ore e ore a guardare il paesaggio mentre ascolto musica o leggo.
Mi arriva un messagio da mia mamma che mi chiede com'è andata a scuola. Le manco tanto, lei è rimasta in Italia. Non voleva che me ne andassi, quando salì sull'aereo diretta a Parigi la vidi da lontano  che stava piangendo sulla spalla di mio papà. Anche stavo per tirare fuori un fazzoletto dalla borsa che mi ero portata dietro con le cose principali ma per fortuna mi sono trattenuta. Quando arrivai a Parigi sentii subito l'odore di rose e d'amore. È stato bellissimo. Ancora oggi quando annuso la rosa che c'è sul comodino del mio appartamento provo l'emozione di quel giorno.