PETER E WENDY, UNA FAVOLA CHE DIVENTA REALTÀ-Fan Fiction su ULTIMO E FEDERICA

CAPITOLO 3

Federica
Il suo sguardo ha qualcosa di familiare, i nostri occhi si incrociano e per qualche istante sento che intorno a me tutto il mondo si è fermato, i suoi grandi occhi marroni sembrano che vogliono dirmi qualcosa, ma cosa? Dopo qualche secondo mi porto dietro all'orecchio una ciocca di capelli biondi e distolgo lo sguardo. Lo faccio sempre quando sono in imbarazzo. Per l'intera serata, tra un bicchiere e l'altro non vedo più quel ragazzo pieno di lentiggini, sembra che si sia polverizzato. Non so se tutto questo interesse da arte mia sia veramente un bene, non mi sono mai comportata così.
Quando torno in Italia cerco di dare semrpe nell'occhio, non voglio conoscere persone né tanto meno fare strani incontri. Ho sempr imparato a non legarmi troppo alle persone perché più persone entrano nella tua vita, più dopo è semplice che escano, poi sono sempre stata contro alle relazioni a distanza, infatti se dovrei "innanorami", termine che utilizzo molto raramente e a cui do molto peso, di qualcuno qua in Italia so già che non potrebbe funzionare perché la mia vita e in Francia e se non è disposto a trasferirsi da me non voglio metere in pausa la mia vita per lui.

Sento un colpetto sulla spalla, mi giro e lo rivedo. Sembra imbarazzato ma non lo vuole far vedere <Niccolò, piacere> mi stende la mano e io gliela stringo con delicatezza.
<Federica. Sono felice di fare la tua conoscenza, tutti mi parlano di te qui!>
<Ah perfetto, speravo di potere conoscere qualcuno che non aveva mai sentito nulla di me.>
<Ok, allora facciamo che io non so chi sei, va bene? Non sei il cantante Ultimo amato da tutti e che fa bellissimi testi. Sei solo un ragazzo normale che è venuto qua per divertirsi con gli amici.> Non ci credo che sto "flirtando" con lui. Ho bevuto troppo, di sicuro.
<Grazie... ma quindi tu da dove vieni? Perché non ti ho mai visto qua con noi.>
<No, si, cioè, un po'.> faccio un respiro e poi continuo per non sembrare patetica. <Sono nata a Roma ma adesso vivo a Nantes. Vengo in Italia solo per le feste e per  qualche situazione speciale per vedere i miei e già che c'ero e mi ha invitato Luca sono venuta.>
<Perfetto, vien...> inizia a chiedermi, credo, ma poi parte la musica così mi tende una mano in segno di ballare. Io accetto volentieri, poi non c'è neanche una serenata, anzi, una di quelle canzoni divertenti da ballare in gruppo.
Poi nel momento preciso in cui mi ritrovo vicino a Niccolò parte  Ovunque ti sia è indovinate di chi è?
Dalle prime note alle ultime tu si sono messi a coppie è abbiamo ballato. È stato bello, imbarazzante, divertente ma soprattutto emozionante.

E finì così che io e Niccolò abbiamo parlato tutta la serata, ci siamo conosciuti meglio ed è un ragazzo veramente simpatico e come posso negarlo neanche troppo brutto.