|capitolo 16|

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"Perché preferisco litigare con te che ridere con chiunque altro."

|Lili|

prendo una bottiglia d'acqua al distributore e la porto alle labbra iniziando a bere

non ci credo, non ci credo che io a lui non piaccia. Quello che ho provato io sembrava che lo provasse anche lui, se non fosse così allora sono davvero stupida ad averlo solo pensato

prendo un respiro profondo ed entro di nuovo nella stanza
"Cole"
dico piano e lentamente, lui alza il busto e apre lentamente gli occhi
"lili, mi dispiace..."
sussurra e mi si scioglie il cuore, sembra un cane bastonato...

"so che non è facile Cole, so che è brutto. Cioè posso capire, non sono nella tua situazione ma cerco di provarci..."

mi avvicino e stringo di nuovo la sua mano
"ti chiedo ancora scusa per ciò che ti ho detto, non sono in me. Questa situazione mi sta distruggendo, tu sei venuta qui presumo senza preavviso solo per essermi vicina ed io ti tratto così? Scusami, scusami scusami scusami"
solleva la mia mano legata alla sua e lascia degli umidi baci su di essa formando un piccolo cuoricino immaginario

"non fa niente, si sa gli amici si aiutano sempre nonostante tutto"
annuisce mi lascia un ultimo bacio per poi appoggiare di nuovo la mano sul letto

"tra 1 ora posso uscire e sono cieco. Questa volta definitivamente..."
appoggio l'altra mano sulla sua guancia
"non importa, andrá tutto bene"
annuisce e si fa cullare dalle mie carezze

***
"ok un ultimo gradino..."
lo prendo sotto braccio e lo aiuto ad entrare in casa, la sua casa spettacolare nella quale vive con Dylan e la ragazza di quast'ultimo che non ho ancora avuto il piacere di incontrare

"passami le chiavi per favore"
dico dolcemente e lui infila la mano nella tasca sinistra provocando un leggero tintinnio dovuto dalle chiavi di metallo

"ecco"
le afferro ed apro la porta rimanendo stupita dall'arredamento e dalla cura della casa, se solo lui vedesse dove abito io...

"andiamo in camera, lì"
mi indica un corridoio che percorriamo a braccetto

"la porta con scritto -Torna più tardi, sei indesiderato- è la mia camera"

scoppio a ridere e apro la porta
"hai 27 anni caro mio..."

"ma tu come fai a sapere la mia età?"
lo guardo male pur consapevole del fatto che lui non possa vedermi
"sei un personaggio famoso, se scrivo solo il tuo nome esce tutta la tua vita..."

"giusto!"
sorride ed io faccio lo stesso
"vieni distenditi"

sistemo le coperte e lo aiuto a sdraiarsi sul materasso
"vieni anche tu"
resto ferma per qualche secondo e lo guardo
"no, forse è meglio di no Cole"

alza il busto e si appoggia sui gomiti
"perché?"
"uff e va bene"

sorride e appoggia di nuovo la testa sul cuscino, mi sdraio accanto a lui e mi ritrovo tra le sue braccia mentre osserviamo il soffitto.
"Cole, se ci tieni tanto a riacquistare la vista, perché non cioè beh ecco...."

mi mordo un unghia in preda al panico
"non ti operi?"

respira rumorosamente
"perché ci sono troppe complicazioni, sono terrorizzato Lili"

"hai ragione scusami"
si gira verso il mio viso che è rivolto verso il soffitto, sento il fiato sul collo e deglutisco a fatica tipo 2 volte al secondo

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