CAPITOLO 2

83 3 0
                                    


DRIN-DRIN
Maledetta sveglia.
Non è una delle mie giornate migliori.
Non so perché.
Mi sono svegliata con la luna storta.
Vabbé pazienza, quelli che mi stanno intorno se ne faranno una ragione.
Non finisco nemmeno di truccarmi che il clacson squillante di jake suona.
Scendo di corsa le scale saluto mia mamma ed esco dal portico ma con mia disgrazia inciampo al secondo gradino e Grace scoppia in una fragorosa risata accompagnata da jake.
Grace è la mia migliore amica nonché sorella di jake.
È così che ho conosciuto jake.
Io: idioti che non siete altro aiutatemi no?
Jake: eh dai elis che ci vorrà mai ad alzarti.
Mi alzo entro in macchina e faccio la linguaccia a tutti e due sopratutto a sto coglione di Jake, avrebbe potuto aiutarmi.
Arriviamo a scuola e scendo senza neanche salutarli.
Jake: Elisabeth non sarai mica incazzata vero?
Lo sento urlare da lontano.
Mentre cammino a testa bassa e a dir poco arrabbiata sbatto contro qualcosa di duro o meglio qualcuno...
Ethan: attenta a dove vai, ah sei tu Elisabeth.
Io: attento a dove vai tu piuttosto.
Mi guarda con aria di sfida, io amo le sfide.
Ethan: sbaglio o sei tu quella furiosa e con una ferita sul gomito?
Io: gne gne.
Gli faccio la linguaccia, ok sembro proprio una bambina dell'asilo.
Lui fa un sorriso malizioso.
Ethan: non mi stuzzicare emilton.
Vuole giocare? Giochiamo.
Io: in che senso Jefferson?
Chiedo mordendomi il labbro.
Cosa? Ma io non ho mai fatto ste cose.
Ethan: la mia pazienza e il buon senso verso le ragazze ha un limite emilton.
Risponde con un sorriso sghembo.
Io: ti eccito Jefferson?
È rimasto di sasso, infatti ha gli occhi spalancati rosso in viso e non risponde.
Lui in imbarazzo? Quella dovrei essere io, infatti si ricompone immediatamente.
Si avvicina al mio orecchio.
Ethan: sai non mi sembrava che quando facevo commenti sulle tue labbra ti infastidissi o tanto meno che fossi calma quindi quella eccitata sei tu emilton non io.
Sussurra al mio orecchio.
Ora sono io quella rossa in viso e quella rimasta a bocca aperta.
Io: n-non è così, t-tu non sai di cosa parli.
Eppure poco prima con quella sua voce roca e sexy mi ha provocato un Brivido lungo la schiena e le farfalle nello stomaco.
Io farfalle nello stomaco?
Che mi sta succedendo per diamine!
Per diamine?
E da quando parlo così?
Dovrei smetterla.
Ethan: a che pensi?
Io: a te
Sono cogliona.
Ma che cazzo dico?
Ethan: emilton spero pensieri erotici almeno.
Io: i-io, senti devo andare.
Me ne vado senza salutarlo e lui sogghigna, lo faccio ridere io con un calcio nelle palle.
Grace: STAVI PARLANDO CON ETHAN JEFFERSON
Urla saltellando.
Io: abbassa la voce Grace.
Dico severa, ma che sono sua madre?
E lei si ferma subito.
Grace: scusa non me ne sono resa conto.
Io: tranquilla scusami tu, ho esagerato
Sorride subito.
Grace: allooora, come lo conosci?
Chiede felice e impaziente allo stesso tempo.
Io: è il babysitter di mio fratello.
Grace: oddiooo, ti piace!
Pf ma che dice.
Io: sai che non sono il tipo.
Grace: oh certo che lo so amica mia, ma lui ti attira lo stesso e scommetto anche che non sai cosa ti succede in sua presenza, poco fa eri un pomodoro e tu con nessun maschio sei così.
Cazzo ci ha azzeccato!
Ma sono sicura che a me non piace.
Io: può darsi che ogni tanto mi capita di arrossire, ma solo perché ci sa fare, Ma a me non piace.
Dico frustrata e lei alza le mani in segno di resa.
Raggiungiamo Nicole in classe, non è venuta a scuola la prima settimana perché non si sentiva bene e mi è mancata.
Nicole: eeeelis, mi sei mancata.
Mi viene incontro ed io allargo le braccia.
Io: anche tu Nicole!
Ci diamo un abbraccio che sembra durare ore ma in realtà termina al suono della campanella.
Ci sediamo io con Grace e Nicole con una di cui non so nemmeno il nome.
Oggi grace e Jake mi danno un passaggio quindi vado nel giardinetto della scuola e mi metto bella comoda su un muretto tanto loro prima di uscire si fermano sempre a parlare con dei loro amici.
Ethan: emilton!
Io: ciao
Rispondo secca.
Ethan: sei ancora scossa per sta mattina?
Io: io? AH AH AH per niente.
Faccio una risata finta.
Ethan: devo andare a casa tua vuoi un passaggio?
Io: no già me lo da Jake.
Sembra seccato al suono di questa affermazione, boh cavoli suoi.
Ethan: beh allora ciao.
Ma che aveva? Mah questo è strano.
Lo vedo avvicinarsi ad una ragazza e inizia a baciarla e con la coda dell'occhio mi guarda, qualcosa dentro di me si è rotto, è in frantumi non so perché, del resto non siamo niente non siamo nemmeno amici e quello stupido discorso chissà a quante lo avrà fatto quindi fanculo lui e fanculo quella che noto poco dopo piangere.
Nonostante tutto non sembra tanto male quindi mi avvicino a lei.
Da vicino noto che è davvero bella, ha le lentiggini, i capelli castano chiaro e gli occhi di un blu scuro ma affascinante.
Io: ehm ciao mi chiamo Elisabeth, perché piangi?
?? : ciao mi chiamo R-Rossen.
Scoppia di nuovo a piangere e poi continua.
Rossen: non so se hai visto quel ragazzo che mi stava baciando.
Oh si se l'ho visto!
Rossen: però dopo avermi baciata ha detto che gli piace già una ragazza e che non avrebbe dovuto farlo.
Ho una morsa allo stomaco, pensare che gli piace un'altra e un po' come aver ricevuto un pugno dritto allo stomaco.
O al cuore?
Non lo so.
Torno subito in me.
Io: brutto razza di idiota appena torno a casa lo disintegro.
Rossen: siete fratelli?
Chiede sbalordita e forse un pizzico sollevata.
Io: ehm no, fa il babysitter a mio fratello e dopo ciò che ti ha fatto lo odio ancora di più.
Rossen: oh non ti preoccupare ora mi passa.
Io: lo spero davvero per te, non piangere per uno come lui.
Per un puttaniere per l'esaltezza.
Anche se lui tanto puttaniere non è però vabbé.
Rossen: lo terrò a mente, comunque ci sentiamo è arrivata mia madre.
Io: d'accordo ciao!
Mi fa un cenno con la mano per salutarmi e mi avvio verso casa dato che quei due non si sono ancora decisi ad uscire da quella dannata scuola ed io ho pure fame e comunque appena torno a casa lo strozzo a quello spezza cuori.


il babysitter di mio fratello Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora