Capitolo tre

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Quella giornata era già iniziata male, davvero male.
Era in ritardo, davvero in ritardo.

Era dai tempi della scuola che non arrivava in ritardo a un qualsiasi appuntamento. Ed eccolo lì alla bella età di trent'anni,  si ritrovava a dover correre per i corridoi di casa sua, cercando di finire la sua colazione e di vestirsi contemporaneamente, cosi da non arrivare in ritardo al lavoro. 

Mentre si preparava il più in fretta possibile si maledì  mentalmente  di aver preso, la sera prima, quella maledetta pozione del sonno e di conseguenza non aver sentito la sveglia per aver sbagliato la dose.  Di solito si teneva a debita distanza da qualsiasi  cosa avesse a che fare con le pozioni in generale, purtroppo era da più di due settimane che non riusciva a dormire bene  e il suo lavoro ne risentiva parecchio. Era cosi irritato che per un nonnulla aveva violenti attacchi d'ira.

Questo era  uno dei motivi per li quale era stato costretto a prendersi un periodo di congedo a tempo in determinato dal lavoro sul campo. Avrebbe potuto restare in ufficio ma l'essere degradato da Auror attivo ad semplice scribacchino lo irritava ancora di più, tanto che già il primo giorno aveva "involontariamente" dato  fuoco a gli incartamenti di due casi quando la sua segretaria gli aveva rispediti in dietro per la terza volta perché non riusciva a capire la sua scrittura.

 Dopo quel episodio Shacklebolt gli aveva chiesto garbatamente di stare pure a casa in vacanza.

E  proprio quel giorno aveva ricevuto la lettera da parte di Silente nella quale gli chiedeva se volesse prendere, temporaneamente, la cattedra di Difesa Contro le Arti Oscure.

era sorprendente come quel vecchio sapesse sempre tutto di tutti, faceva anche un po inquietudine a dirla tutta, ma ormai ci aveva fatto  l'abitudine.

A dirla tutta all'inizio non sapeva se accettare o pure no, odiava il fatto di dover prendersi una vacanza  e dover restare a casa, ma odiava ancora di più il dover rincontrare l'unica persona che aveva evitato con cosi tanto impegno in tutti quei gli anni. Da quando aveva lasciato la scuola aveva fatto tutto quello che era in suo potere per evitare di dover vedere o anche trovarsi nello stesso  edificio con quella persona.

Aveva assunto pure una persona di fiducia per sapere sempre e comunque dove si trovasse e cosa stesse facendo, cosi da essere certo di non incontrarlo neanche per sbaglio. Ed ecco che tutti i suoi sforzi andavano in malora, certo avrebbe potuto rifiutare, Silente non gli avrebbe recriminato nulla con molta probabilità avrebbe sorriso e gli avrebbe offerto un dolcetto al limone per poi mandarlo a casa.

tutta via l'idea di dover fare la vita da casalingo lo mandava fuori di testa al solo pensiero, i suoi amici gli avrebbero detto che si meritava un vacanza dopo tutti quegli anni di stacanovismo acuto di cui aveva sofferto, tuttavia per lui  era una condanna ad un lenta ed inesorabile morte che lo avrebbe spedito dritto all'inferno.

quindi eccolo li a corre per non arrivare in ritardo al suo primo giorno come insegnante.

Dopo aver controllato di non aver dimenticato nulla si precipito fuori  da casa, si sarebbe smatealizzato  direttamente ad Hogsmeade per poi incaminarsi verso la scuola a piedi.

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