Capitolo 7

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-Ciao Marinette, come stai?- chiese Adrien, salutando la compagna con un sorriso smagliante, deciso a dirle tutto.

-Bene, Adrien, anche se sto cercando Papillon per farmi akumizzare in modo da distruggere quell'orribile Chat Noir che mi ha spezzato il cuore sabato notte- rispose lei, sorridente, con sguardo omicida.

-Non ce n'è bisogno, sono io Chat Noir, e possiamo stare insieme in questa forma- provò a rassicurarla lui, sussurrandole all'orecchio.

Lei lo spinse via.

-Non mi interessa. Hai avuto la tua occasione e ormai è finita! Anzi...- lo gettò a terra e gli prese il miraculous dal dito, senza che Adrien riuscisse a fare nulla -Adesso sarò io Chat Noir! Sarò sicuramente una supereoina migliore di te perché tu sei davvero una brutta persona spezzacuori che non merita di essere un supereroe-

Adrien non poteva che darle ragione.

-Sei troppo duro con te stesso- commentò Plagg, volteggiando mangiando camembert intorno ad Adrien che giocava con le bambole, sdraiato sulla sdraio mezza rotta di Marinette che aveva tenuto in camera.

Era domenica mattina, e Adrien, tanto per cambiare, non aveva dormito, ed era rimasto tutto il tempo sulla sdraio a detestarsi e a detestare Papillon per la situazione in cui si ritrovava.

Innamorato di una ragazza alla quale non riusciva ad avvicinarsi senza metterla in pericolo.

Se solo si fosse reso conto di quello che provava quando lei era ancora innamorata di lui come Adrien, e non come Chat Noir, invece ora era stato costretto a lasciarla e non aveva la più pallida idea di come riconquistarla.

-Plagg, cosa devo fare?!- Adrien si seppellì il volto tra le mani, melodrammatico, ma il kwami non aveva per lui parole di conforto.

-Mangia il formaggio, il formaggio è meglio di ogni ragazza- gli suggerì, divorando il pezzo che aveva in mano in un sol boccone.

-Ok, ricordami di non chiederti mai più consiglio su queste cose- Adrien si alzò e gettò da un lato le bambole, con sempre meno idee su come risolvere la situazione.

-Come posso essere stato così stupido da non pensarci prima?!- si maledisse, buttandosi sul letto e seppellendo il volto nel cuscino.

Dopotutto era ovvio, no?! La base di essere un supereroe era che non poteva avere una ragazza perché sennò l'avrebbe messa in pericolo, e l'ultima cosa che Chat Noir avrebbe voluto era che Marinette facesse la fine di Gwen Stacy.

Eppure se n'era reso pienamente conto solo quando Luka li aveva visti insieme ed era stato akumizzato.

Se Papillon lo avesse scoperto a sua volta?

Chat Noir non poteva pensarci.

Era un'ipotesi talmente orribile che gli straziava l'anima, ma era anche piuttosto probabile, perciò aveva dovuto prendere le distanze da lei.

Si girò in modo da osservare il soffitto con occhi vuoti, e si sfiorò le labbra, dove ancora riusciva a sentire il calore e il sapore della ragazza, se si concentrava.

Poi sospirò. Sospirava spesso dalla notte prima.

Plagg sembrò sul punto di dire qualcosa, ma la porta si aprì, e Natalie entrò per avvertirlo che aveva il pranzo con suo padre tra venti minuti.

Adrien sospirò, se n'era completamente dimenticato e non aveva molta voglia, al momento, anche se effettivamente avrebbe dovuto essere felice di passare finalmente un po' di tempo con suo padre.

-Non deve lavorare?- chiese, sorpreso. Gli ultimi due pranzi programmati erano stati posticipati a causa del suo lavoro, e Adrien sperò in cuor suo che anche quel giorno accadesse.

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