Riflesso incondizionato di uno sguardo
dissolto, vacuo, perduto,
sfumato tra le infinite fronde
della mortale Selva.Intreccio di rami
nudi, spogli, oscuri.Sottili steli sul suolo
infecondo, duro, inumano.Vento freddo, impetuoso che mi trascina via,
consumando quella logora anima mia,
nel corpo, nella mente, nella psiche.Il rivolo della Desolazione tange il mio cuore,
l'Abbandono mi accoglie tra le sue dolci braccia,
il Vuoto posa un casto bacio sulle mie labbra,
la Morte consola la mia eterna dannazione.Del corpo esanime rimane una gabbia
dorata, una prigione di carne e sofferenza
lasciata al degrado dello spirito,
alla sua totale assenzaDella mente rimane un filo indistricato,
groviglio di tetre paure, mortali timori.Lo stesso nastro con cui il destino tesse
la sua tela, con i colori della Fine.La stessa tela che straccia, rovina, strappa:
i mille coriandoli di un'anima alla deriva.Anima,
in perpetuo alla deriva,
per sempre perduta.Cocci taglienti a serbarne l'unico ricordo,
insanguinato dalla malvagità del Fato crudele.Ed ecco che si sollevano dal baratro oscuro
gli angeli della Morte, in un tetro trionfo di sangue
e sangue.
Una pioggia cremisi, di nere piume simili ai fiori del male.Ed ecco che tendono le braccia delicate, striate del delicato
segno di ogni vita che hanno rubato.Ed ecco che sorridono un dolce ghigno, il ritratto della mortale
perfezione. Pelle cerea, occhi d'ebano.
Volti marmorei, cuori di pietra.Si allungano verso ciò che di me rimane:
polvere leggera, cenere oscura.
Fievole ombra di chi son stata,
l'imitazione perfetta della creatura più imperfetta.Le ali candide della speranza
strappate violentemente,
insozzate di sangue,
corrotte dall'impurezza,
violate dal vuoto che avverto nel mio
spettrale cuore,
ormai etereo, intangibile.Brucia la mia ultima volontà.
Cenere sono stata.
A cenere faccio ritorno.
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A ogni scoccar di Mezzanotte
PuisiLascio che il vento imperioso disperda ciò che di me rimane. Debole e fievole, il soffio di vita abbandona l'anima oscura mia, reciso dalla lama tagliente dal duro Destino. Essenza in frantumi, come sottile lastra di vetro. Nube densa e opaca oscur...