Il giorno dopo, Raquel ha davvero trovato tutte le informazioni che cercavamo.
Davanti alle solite brioches, l'argomento è infatti il misterioso ragazzo moro (che ormai tanto misterioso non è):
«Si chiama Samuele Lombardi, è in quinta allo scientifico che si trova nella stessa struttura del nostro liceo, non è mai stato bocciato, ha un fratello minore di 10 anni e suo padre vive in Germania per lavoro ma lo viene a trovare una volta al mese.» Ci informa Raquel, fermandosi solo per sorseggiare il suo succo alla pesca. «A scuola è nella media, non è un secchione ma se la cava, ed è capitato che finisse nei guai per aver marinato la scuola. Non fa sport, ma si dice che la sua passione sia la musica e che la sua materia preferita sia chimica.»
Io e Stella ci guardiamo esterrefatte. «Come fai a sapere tutto questo!?» Le chiedo.
«Sono i trucchi del mestiere, tesoro.» Risponde lei, facendomi l'occhiolino.
«Perchè è entrato nella nostra classe ieri?» Chiedo, pensando di non averci fatto caso quando la classe ha iniziato a strillare.
Raquel sembra pensarci su qualche istante, per poi rispondere:«Mi sembra portasse i volantini per le adesioni ad una colletta su non mi ricordo cosa.»
«Credo per l'ambiente, qualcosa sull'utilizzo della plastica.» Aggiunge Stella.
Quindi questo Samuele è anche ecologista. Se Stella vuole avere qualche probabilità di uscirci, dovrà diminuire la quantità di cannucce di platisca che utilizza: una decina al giorno sono decisamente troppe.
La guardo e sorrido vedendo che sta appunto bevendo la sua spremuta con una cannuccia.
«Perchè ridi?» Mi chiede.
Scrollo la testa per allontanare la questione e lei si accontenta di quella risposta.Entrate in classe, ci precipitiamo davanti alla cattedra. La prof di filosofia, intenta a correggere delle verifiche prima dell'inizio della lezione, ci guarda particolarmente irritata.
«Scusi, ieri un ragazzo ha lasciato dei volantini, possiamo cercarli?» Chiede Raquel, calcando leggermente la parola ragazzo.
La prof mugula un sì, continuando a borbottare a quanto siano andate male le verifiche.
Io e le mie amiche ci immergiamo allora nei cassetti della cattedra, scoprendo fascicoli e carte che probabilmente sono lì dalla prima. La tentazione di togliere i bigliettini con i nostri nomi per i sorteggi è forte, ma dato che siamo delle brave ragazze decidiamo di evitare. Dopo qualche minuto di ricerche, allungate dalla curiosità, troviamo finalmente il mucchio di volantini. Esultiamo soddisfatte, facendoci guardare male dalla prof.
In quell'istante la campanella di inizio lezioni suona fastidiosamente come tutte le mattine.
Mentre ci avviamo trionfanti verso i nostri posti, Raquel sbircia sulla cattedra la sua verifica appena corretta: «Non ci credo. Un 4+ in filosofia. Mi alza la media! Sto diventando secchiona!». Bisbiglia contenta, ottenendo uno sguardo divertito da me e Stella.
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Le parole lontane
Teen FictionLucrezia, liceale con la classica vita da sedicenne, non avrebbe mai immaginato che un laboratorio dopo la scuola le avrebbe stravolto così tanto l'esistenza. Con un'amicizia che minaccia di finire per sempre e un nuovo amore iniziato per caso, si r...