[COMPLETA]
Quel romanzetto rosa era decisamente un capolavoro. Jisung aveva versato tutte le sue lacrime su quelle pagine, aveva sofferto con Minho e aveva giurato che, se mai avesse trovato una persona così, l'avrebbe amata incondizionatamente.
Di...
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Jisung aveva preso le chiavi di casa, indossato alla bell e meglio il giubbino, aveva una scarpa ancora in mano ma stava già aprendo la porta per uscire. Si trovò sua sorella proprio davanti, mentre cercava di prendere quanto più fiato possibile.
<<Dove vai?>> gli chiese Jinah, corrucciandosi nel vedere il fratello in quelle condizioni.
<<Non ho tempo...ti spiego dopo.>> gridò correndo giù per le scale.
<<Cosa dico a mamma?>> chiese la ragazza, ma Jisung era già arrivato nell'atrio e non le rispose.
Ripescò il cellulare dalla tasca, mentre correva in direzione della casa di Felix e Changbin. Chiamò l'amico, osservando la strada a destra e sinistra, sperando di scorgere una famigliare chioma corvina.
<<Quando l'hai visto l'ultima volta?>> gli domandò agitato.
Anche Felix, dall'altro capo, stava correndo. Jisung lo sentiva prendere respiri profondi.
<<Quando sono tornato a casa era nella sua camera, mezz'ora fa sono andato a chiamarlo per la cena e lui non c'era. Non l'abbiamo nemmeno sentito uscire.>>
<<Questo succede se ci lasci tipi strambi mai visti prima in casa. Io non lo voglio sulla coscienza, cazzo!>> sbraitò Changbin, rubando il cellulare al fidanzato.
<<Binnie, calmati, Dio!- Felix si riprese l'apparecchio- Vai a dare un'occhiata in quel locale, per favore?>>
Jisung continuò a correre, girando verso destra e urtando, per la fretta, un ragazzo che stava tranquillamente camminando sul marciapiede. Chiese scusa senza fermarsi, facendo un velocissimo inchino mentre cercava di pensare dove si fosse cacciato.
