A te, Amore

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Ciao Draco,

Ti ricordi di me?

Spero proprio di sì. Spero che non ti sia mai dimenticato di colui che un tempo chiamavi Amore.

Mi manchi. Mi manchi come l'aria. Mi manchi come il sole. Mi manca il tuo amore. Mi manchi tu.

Alcune volte mi chiedo se io ti manco. Sono passati tre mesi. Tre infiniti mesi. Ho contato le settimane, i giorni, le ore e i minuti da quando ci hanno diviso. Non ce la faccio più.

Quel dannato 2 maggio non mi hai voluto ascoltare. Dopo la Stanza delle Necessità ti avevo detto di metterti al sicuro. Ti avevo promesso che sarei tornato da te, ma tu non mi dai mai ascolto, bruttissima testa di pluffa!

Ti avevo giurato che sarei tornato vivo da te. Non sapevo come, ma l'avrei fatto. E tu sai che io mantengo sempre le promesse. Ma tu NO! Non mi hai dato ascolto neanche quella volta!

Sei venuto nel cortile quando Voldemort aveva annunciato la mia morte. Lì hai dovuto scegliere: salvare almeno tua madre o combattere per quello in cui credevo. Per quello in cui credevamo.

Eri lì, interdetto. Speravo che andassi da tua madre e scappaste insieme. Ma no, Neville doveva fare il suo discorso strappalacrime proprio in quel momento.

Quando ho capito che ti eri bloccato mi alzai. Sapevo che non ti saresti mosso di lì.

Sotto gli occhi increduli di tutti io e Voldemort ingaggiammo una furiosa lotta. Mi distrassi solo un secondo per vedere se te ne fossi andato. Se ti fossi messo in salvo.

Ma stavi correndo contro di me e in una frazione di secondo udii il Signore Oscuro lanciarmi un'Anatema che uccide.

Anche tu lo sentisti e ti lanciati davanti a me, per farmi da scudo. Ti sei accasciato a terra come una bambola di stacci.

Mentre cadevi mi parve di sentirti sussurrare un 'Ti amo, Harry."

Non ci vidi più dal dolore. Lanciai il primo incantesimo che mi venne in mente con una forza e una rabbia tale che distrusse il mio nemico.

Ma tu non c'eri più. Non potevamo gioire insieme. Non avremmo realizzato ciò che sognavamo di fare dopo la battaglia. Con te sono morto io. Con te è morto il mio mondo.

Mi sono accasciato su di te e ho pianto.

Hai sentito le mie lacrime disperate? Eri lì a guardarmi mentre non avevo più ragione di vivere?

Tra il fuggi fuggi generale dei Mangiamorte tua madre mi si è avvicinata e mi ha preso per le spalle.

Era l'unica che sapeva di noi. L'unica di cui ti fidavi. L'unica di cui ho imparato a fidarmi.

Hai sentito quando mi ha detto: "Ti amava, figliolo. Ti amava come non aveva mai fatto con nessuno. Era felice. Solo con te lo era."

Con quelle parole sono morto definitivamente. In quelle parole non c'era solo il conforto di una donna verso il compagno del defunto. C'era l'amore di una madre. L'amore che lei aveva per te e che ha imparato ad avere per me. C'erano le parole di una madre disperata, ma forte. C'era tutto ciò di cui avrei avuto bisogno da quando sono nato, delle parole dolci della madre che non ho mai avuto.

Sono morto dentro Draco, te ne rendi conto?

In questi tre mesi ho fatto un sacco di cose.

Ho salvato tua madre... mia madre... nostra madre da Azkaban. Era il minimo che potessi fare per lei per te.

Sono venuto tutti i giorni a trovarti. Mi hai visto? Eri lì? La cappella della tua famiglia è molto graziosa. In un angolo remoto del grande giardino della villa. È di marmo bianco, candido come la neve. Tu sei al centro. Perché tu sei il più coraggioso di tutti. Tu sei la persona che più di tutte va ricordata. Tu sei il centro del mondo, del mio mondo. I posti accanto a te sono liberi. Ho già dato disposizione di seppellire tua madre alla tua sinistra, quando morirà a una veneranda età, mentre a destra vorrei essere seppellito io, se non ti dispiace.

Ho fatto quel viaggio in Italia che tanto avresti voluto fare con me. I luoghi erano belli, ma senza di te era tutto monotono e scolorito. Triste.

Ho pianto. Ho pianto tantissimo.

Sono diventato autolesionista. Ho sempre le maniche lunghe per non farlo notare a nessuno. Mi taglio sopra i polsi, per non far capire che ho preso questo vizio. Ho sempre una lametta e una garza nella tasca posteriore dei jeans, a cui ho applicato un incantesimo di espansione irriconoscibile. Nessuno lo ha ancora notato che mi taglio.

Nessuno capisce fino in fondo il mio dolore. Tutti mi credono forte. MA IO NON SONO FORTE! Non più. Non senza di te.

Ho quasi perso i miei amici, di nuovo. Mentre io ero disperato sul tuo cadavere e consolato da tua madre Ron si è arrabbiato con me perché non gli avessi detto che mi ero innamorato. Ma soprattutto era arrabbiato perché mi fossi innamorato di te. Come se tu non meritassi il mio amore.

Hermione lo ha seguito, anche se era infuriata con lui, perché si amano troppo per lasciarsi ora che si sono ritrovati.

Ginny non mi vuole neanche più vedere. Mi ha urlato che sono un frocio e che io non l'ho mai amata e che l'ho solo usata, quando sai benissimo anche tu che non ho mai fatto nulla del genere.

Ron ha tentato di riavvicinarsi, ma non è più lo stesso anche per la morte di Fred. Hermione tenta di trattarmi come se non fosse successo nulla, ma io ci sto peggio.

Con Narcissa invece ci facciamo forza a vicenda... o meglio, lei tenta di trasmettermi una forza che non ho più da mesi. Lei è una donna forte e meravigliosa. Io non sono più nulla.

Mi hanno proclamato eroe del mondo magico. Ma io non sono un eroe. Io ho fatto il mio dovere. Tu sei un eroe, perché mi hai salvato la vita.

Ora non ce la faccio veramente più. Mi sono stufato della gente che mi ferma per chiedere autografi, che mi sfiora come se fossi un Santo, che mi guarda con gratitudine e ammirazione sconfinata negli occhi. Sono stanco dei paparazzi che trovo dovunque vado. Sono stanco di stare al centro dell'attenzione.

Quello che amava essere ricoperto di attenzioni eri tu. Non io.

Sono stanco di tutto. Vorrei addormentarmi e non svegliarmi mai più. Vorrei rincontranti. Vorrei stringerti ancora tra le mie braccia.

Succederà presto. Molto presto.

Sì, hai capito bene. Non sto scherzando. Tra poco mi rincontrerai.

Ho scritto questa lettera per te, ma la lascerò qui, sulla scrivania, per far capire alla gente che non ci crede quanto era grande il nostro amore. La lascio qui, perché non potrei comunque portarmela dietro da morto.

Ho scritto un biglietto di scuse generali, molto sintetico, alle persone che mi hanno voluto bene, ma che non mi hanno seriamente mai amato.

Ho scritto una lettera di scuse a tua mamma. È il minimo che potessi fare. Mi ha tenuto in piedi quando io non riuscivo da solo. Mi ha sostenuto quando ne ho avuto più bisogno. Ma io non sono riuscito a fare neanche la metà di quello che lei ha fatto per me.

Ora arrivo anche io amore, vengo a trovarti.

Avverti la mia mamma e il mio papà. Chiama Sirius e il professor Lupin.

Chiamali e digli che sto arrivando. Digli che vi voglio tutti lì al mio arrivo.

Questa lettera sarà firmata con il sangue. Con il mio sangue, per mostrare quel legame indissolubile che è il nostro amore. E poi un taglio in più non fa la differenza.

Ti amo, stupido furetto.

Ti amo anche se sono arrabbiato con te.

Ti amo sopra ogni cosa, sopra tutti.

Aspettami lì, sto arrivando da te.

Per sempre,

Il tuo stupido Sfregiato.

Sono stanco  [DRARRY]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora