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𝐌𝐞 𝐭𝐨𝐨 - 𝐌𝐚𝐲𝐥𝐨𝐫-

Brian's POV

"Allora, avete capito il piano?" chiedo io.

"Si Bri io ho capito" dice Freddie.

Freddie è un ragazzo molto particolare, ci conosciamo dalle elementari e da allora siamo inseparabili.

Non è altissimo, ha quattro incisivi in più e per questo ha una voce spettacolare,ha la pelle un po' scura, capelli che gli arrivano alle spalle di un nero tendente al viola e degli occhi marroni che ti rapiscono subito.

"I-io no, s-scusa" dice John.

Io e John ci conosciamo solo da due anni.

È il più piccolo, è molto ma molto timido, infatti si fida solo di Freddie.

Ha il viso da bambino, capelli rossi, mossi, molto lunghi e alto quanto Fred.

"Oh ma quanto ti ci vuole a capire! Non ti ho mica chiesto di dirmi tutta la divina commedia!" gli urlo in faccia.

Ah, mi sono dimenticato di dire che si spaventa facilmente.

Molto facilmente.

"S-scusa" dice prima di iniziare a piangere.

Faccio una faccia scocciata, mentre Freddie, come ogni volta, cerca di consolarlo.

Solo lui ci riesce.

"Ditemi quando avete finito eh"

"S-si, mamma mia Brian" dice John

"Allora, vi ripeto il piano ok?"

Annuiscono.

"Ora, noi entreremo in quella casa, John, tu fai da palo, mentre io e Freddie, andiamo dal figlio Di Taylor, mi sembra si chiami Roger, lo rapiamo e poi chiediamo il riscatto. Ok?"

"Si, va bene Bri" dice Freddie.

"O-ok, ma perché devo fare per forza il palo?"

"Ehm, motivi vari"

"Tipo?"

"Uf, perché sei il più piccolo. Semplice"

"Ah, grazie Brian, ti voglio bene anche io" ricambio con un sorriso.

"Forza, muoviamoci" interviene Freddie.

Sembra molto infastidito dal sorriso che ho rivolto a John.

Dopo chiariremo alcune cose.

Riusciamo ad entrare nella villa molto facilmente.

John, come previsto, rimane vicino alla porta di ingresso.

Io e Freddie invece, entriamo dentro questa maestosa casa, che vista da dentro è ancora più bella e più grande.

"Dove credi possa essere?"
Mi chiede il corvino.

"Chi?" dico confuso.

"Ma. Brian, ti sei drogato nel traggito dalla macchina a qui? No perché mi sembra proprio di sì."

"Scusa, mi ero solo incantato."

"Sisi, ok, comunque, sai dove si trova il ragazzino?"

"Dovrebbe essere in camera sua."
Gli rispondo e inizio a salire la grandissima scalinata in marmo.

Appena le scale sono finite, mi ritrovo di fronte ad un corridoio con tantissime porte.

E ora?

Da dove incomincio?

Sinceramente, però, mi attira l'ultima porta, quella in fondo al corridoio.