|| One~||

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Terza persona

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Terza persona...

"CHANGBIN VIENI DAI! TI BAGNERAI TUTTO, FORZA"

Gridò la povera donna che ormai era sulla trentina mentre guardava suo figlio stare sotto ad una pioggia torrenziale...

Non voleva ritornare a casa sua, Changbin amava troppo sentire la sensazione delle gocce fredde passare per tutto il suo corpo...

Era completamente bagnato dalla testa ai piedi ma non aveva intenzione di andare dalla madre, voleva godersi ancora per un po' la sensazione di libertà, di vita che non sentiva mai quando era a casa...

Lui si sentiva così vuoto, a 12 anni, sentiva di non avere un posto, un sogno, una vita e questa sensazione non lo lasciava mai, a scuola lo faceva sentire invisibile, a disagio...

Questa sensazione spariva solo e soltanto quando era sotto la pioggia, come se fosse parte integrante di lui...


Questi ricordi giravano per la mente di Seo Changbin che in questo momento stava guardando la strada inondata dalla pioggia che continuava a venire giù dal cielo grigio

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Questi ricordi giravano per la mente di Seo Changbin che in questo momento stava guardando la strada inondata dalla pioggia che continuava a venire giù dal cielo grigio...

Amava vedere le goccioline picchiettare contro il vetro della sua finestra di quella piccola e fredda stanza.

Erano passati più o meno cinque o sei anni da quei ricordi e Changbin non aveva perso l'abitudine, continuava a ballare sotto la pioggia come aveva sempre fatto da quel momento che ormai era troppo lontano ma che continuava a vivere vivido nella sua mente...

Era tutto silenzioso, Changbin voleva sentire il suono della pioggia... non lo poteva definire rumore, anzi lo definiva proprio con il termine opposto...

Lui lo definiva musica, una musica che lo rilassante, curativa, intima per il suo cuore vuoto che si riempiva di una strana sensazione di felicità solo quando che pioveva...

Era tentato di andare di fuori, di sentire ancora una volta, quella tenera sensazione delle gocce che gli passavano per tutto il corpo...

Non gli importava il rischio di ammalarsi, voleva sentirsi di nuovo vivo...

Voleva dimenticare l'ennesima giornata vuota e grigia che stava passando, voleva scordarsi del vuoto, del dolore e del peso sul suo petto...

Fin da quando aveva rivelato hai suoi genitori di essere Omosessuale, la sua famiglia si era divisa e spaccata a metà suo padre lo appoggiava la sua omosessualità al contrario della madre che invece era completamente contraria ad essa...

Ricordava bene quel giorno, lo ricordava perfettamente, ricordava la faccia schifata della donna che per 17 anni della sua vita aveva chiamato "Mamma", ricordava le grida nei giorni successivi e ricordava anche lo schiaffo sulla guancia, ogni insulto e derisione da parte di quella che sarebbe dovuta essere sua madre, ricordava ogni lacrima versata per colpa sua, ma la cosa che gli faceva ancora più male era che nel suo cuore c'era ancora la possibilità che un giorno quella donna sarebbe tornata a chiedergli scusa, che prima o poi l'avrebbe appoggiato come faceva in passato... quanto si sbagliava

Non si era nemmeno accorto che calde lacrime erano iniziate a scendere per il suo viso... Cosi presenla sua felpa con 5 o 6 taglie di piu e la mise e poi usci dalla casa ...voleva rilassarsi.

Corse giù per le scale e appena usci inizio a sentire quella sensazione splendida... sorrise

Come ogni volta ballava ballava e ballava, fregandosene delle persone che lo guardavano male..

Amava e odiava sentire i suoi vestiti bagnati...

Amava e odiava sentirsi bagnato fradicio...

Amava e odiava ogni sensazione che gli portava l'acqua fredda...

Così immerso nei suoi pensieri, non si accorse che la pioggia non lo stava più bagnando, alzò lo sguardo confuso vedeva che continuava a piovere ma si domandava perché, perché pioveva ma non sentiva più la pioggia bagnarlo...

Si girò e trovò davanti a lui un ragazzo, saltò leggermente per lo spavento scivolando, chiuse gli occhi aspettando di sentire il duro suolo colpirlo ma non accadde, aprì gli occhi e notò che il ragazzo stringeva i suoi fianchi e lo spingeva contro il suo petto...

"Perché stai sotto la pioggia senza ombrello?"

Disse lo sconosciuto al maggiore mentre l'altro lo guardava ammaliato...

Aveva una voce molto bella, calma e rilassante quasi quanto le gocce che passano sul mio corpo, pensó il maggiore mentre rimaneva attaccato al petto dello sconosciuto...

" E-emh... I-io... N-niente non ho l'ombrello"

Mentí Changbin

"Allora prendi il mio! Ne ho due"

Disse lo sconosciuto passando gli l'ombrello blu... che Changbin prese e aprì riparandosi sotto ad esso

"Grazie- "

Si fermò notando che il ragazzo che gli aveva dato l'ombrello... Se ne era già andato, un senso di tristezza lo colpì, si era sentito bene a non essere invisibile per qualche istante...

"𝙲𝚑𝚒𝚜𝚜𝚊' 𝚌𝚘𝚖𝚎 𝚜𝚒 𝚌𝚑𝚒𝚊𝚖𝚊𝚟𝚊.."

Disse ad alta voce dando vita hai suoi pensieri... Si era già cambiato e ora si trovava sotto le coperte... Mentre pensava al bel faccino del ragazzo sconosciuto...

Pensando solo una cosa... Lo avrebbe voluto rivedere.

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Hʏᴜɴʙɪɴ -----➪  ||𝕭𝖑𝖚𝖊 𝖀𝖒𝖇𝖗𝖊𝖑𝖑𝖆||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora