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Terza persona.... Changbin era di nuovo lì, sotto il famosissimo ombrello blu ma, sta volta non era solo...
Davanti a lui c'era il ragazzo che aveva girato nella testa di Bin per tutto il tempo e che aveva aspettato di rincontrare per quasi un mese...
Alla fine, nonostante l'attesa, il filo rosso del destino lì aveva fatti rincontrare proprio nello stesso posto dove si erano incontrati la prima volta, ma stavolta, era Hyunjin che si trovava sotto la pioggia senza ombrello
"Cosa ci trovi di tanto bello?"
Chiese Hyunjin tremando per il freddo, lui non era abituato a quella sensazione...
"Cosa intendi?"
Rispose il ragazzo leggermente confuso, mentre lo guardava con la testa spostata a un lato, mostrando la sua confusione...
"Cosa ci trovi di tanto bello nella pioggia?"
Chiese di nuovo Hyunjin più sicuro di se mentre Changbin si avvicinava a lui coprendolo con il suo ombrello
"Sai cosa ci trovo di bello? -l'altro scosse la testa in simbolo di negazione- ci trovo la bellezza, la pace, l'intimità e molto altro..."
Changbin era molto sensibile e Hyunjin lo aveva capito subito e così lo abbracciò, senza pensare alle possibili conseguenze del proprio atto...
Atto che, però, venne ben accettato dal maggiore che ricambió, nascondendosi te le braccia muscolose del ragazzo
"Mi chiamo Hwang Hyunjin... tu?"
il maggiore, che ora si trovava schiacciato contro il petto del ragazzo, alzó leggermente lo sguardo e apri la bocca..
"S-Seo Changbin..."
disse leggermente tremando mentre sentiva il freddo corpo del minore attaccato al suo ancora caldo...
"V-vai a casa e porta questo con te Hyunjin"
Disse Il maggiore porgendogli l'ombrello che venne subito prese dalle mani di Hyunjin, e fu allora che il maggiore si fece lasciare dalla presa sui suoi fianchi e si allontanò fino a che non ci fu più copertura sulla sua testa, e si iniziò a bagnare... sorrise.
Un sorriso puro che il minore sentí nel suo cuore tanto da fargli perdere un battito... Era bellissimo
"Mi insegnerai cosa è per te la pioggia?"
Chiese Hyunjin a Bin che sorrise subito al ascoltare la richiesta del ragazzo, con lentezza annuì, semplicemente annuì per poi iniziare a fare giravolte su se stesso con lentezza, come se la canzone che formavano le gocce questa volta fosse una canzone lenta, d'amore...
Questa azione fecd sorridere di più il minore che chiuse quasi subito l'ombrello e accompagnò il maggiore nella sua danza sotto la pioggia, prendendogli i fianchi, muovendosi con leggerezza e lentezza, seguendo il ritmo del più basso.
Ballarono per minimo due ore, fregandosene delle persone che lì guardavano male, erano pazzi, matti, impazziti per la mente delle altre persone ma per loro era rilassante, intimo e curatore...
Dopo quelle due ore così intense, si scambiarono i numeri e si diedero appuntamento, alla stessa ora, nello stesso posto per potersi rivedere senza dover aspettare un altro mese...
Prima di allontanarsi l'uno dall'altro si sorrisero, si abbracciarono con delicatezza come se avessero paura di farsi male e poi, si allontanano l'uno dall'altro dividendosi...
Quel posto ora, era il loro posto...
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