La musica rimbomba nelle mie orecchie, ho bevuto solo qualche drink ma non sono ubriaca anzi capisco e intendo tutto.
Sono felice.
Quella felicità che arriva quando meno te l'aspetti e scappa dalle tue mani immediatamente.
La serata sta passando molto bene tra risate, giochi e balli. È una delle feste più belle a cui io abbia mai partecipato.
È da un po' che devo andare in bagno così mi addentro nella massa di persone per cercare un gabinetto in questa enorme casa.
Mi avvio al piano superiore, provo ad aprire svariate porte fino a quando non lo trovo.
Entro e trovo lui.《Sei uno schianto》
Arrossisco.
Dovrei esserci abituata a questi complimenti ma non riuscirò mai a crederci al cento per cento.Quello che accade però succede troppo in fretta.
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Ho passato una nottataccia. Dopo l'incubo non ho chiuso più occhio per paura di rivederlo.
Al solo pensiero mi vengono i brividi.Sono le quattordici e quarantacinque, fra un quarto d'ora devo essere a casa di Marcela per le ripetizioni.
La voglia è pari a...
Non esiste, ecco. Tutto quello c'è stato è insormontabile.
L'idea di entrare dinuovo in quella casa mi mette i brividi.
Ricordi su ricordi raffiorirebbero.Prima di suonare il campanello mi arriva un messaggio da Ander.
"In bocca al lupo! Non farti sopraffare dai ricordi, se hai bisogno chiamami. Ciao amica!"
"Grazie per tutto Ander, un bacio"
《Che fai? Stai ferma sulla porta senza suonare?》
《Senti stavo per farlo, problemi?》
《No nessuno》Mi passa avanti e bussa alla porta. Marcela apre subito.
《Amore!》lo bacia.
Sembra che gli stia facendo una visita alla bocca con quella lingua.《Sentite vorrei studiare, dopo potrete fare tutto ciò che volete》dico con disprezzo.
《Sei per caso gelosa gatta morta?》
《Tu sarai invece una zoccola di prima categoria!》
《Alba non insultare la mia ragazza, non è rispettoso nei suoi confronti 》
《Cosa?》Se qualcuno potesse immortalare la mia faccia in questo momento si spaventerebbe: credo che mi sia caduta la mascella, il fumo mi stia uscendo dalle orecchie e che dai miei occhi escano fulmini che manderebbero a fuoco i due soggetti davanti a me.
《Sentito? Piantala di insultarmi carina》
Se sopravvivo a questo pomeriggio, giuro che vado in Italia e bacio il papa per il miracolo.
Entro in casa sorpassando miss vipera e vado in salone. Mi siedo e aspetto i due piccioncini.
Entrano nella stanza mano nella mano e Francisco ha un segno sul collo che prima non aveva: un succhiotto.Ma che siamo cani che dobbiamo segnare il territorio?
Il mio tutor mi guarda per cercare di capire le mie emozioni ma io non ne faccio trapelare mezza.
Avevo intuito fin da subito che ragazzo era e che per lui sono stata solo un semplice passatempo.Dopo due ore di ripetizioni, decido di andare al bagno.
《Tanto la sai la strada no?》mi chiede Marcela.Non la considero di striscio, lo fa apposta per mettermi in difficoltà.
Salgo al piano superiore, percorro il corridoio e, prima di entrare nella toilette, mi fermo davanti ad una porta.La sua porta.
Il mio cervello è in panico, una parte dice di aprirla l'altra dice di no.
La frazione della mia coscienza autolesionista vince e decido di entrare.
Con cautela e in religioso silenzio, si para davanti a me la stanza che mi ricordavo.
Sempre ordinata, con gli stessi mobili, gli stessi premi, le stesse foto.
Mi avvicino a una cornice sul comodino vicino al letto e la prendo in mano.
Siamo io e lui una delle prime volte che siamo usciti. Un suo amico ci aveva scattato questa foto senza avvisarci mentre lui ci stava abbracciando da dietro. Quando l'ha vista, ha deciso di stamparla subito.
Noto che per terra, tra il comodino e il letto, c'è una lettera che gli avevo scritto quando abbiamo festeggiato sei mesi.
Con mani tremolanti la apro.
Le frasi scritte su quel foglio, ormai ingiallito per il tempo passato, con la mia penna preferita, quella nera stilografica che uso solo per cose importanti, inizio a vederle sfocate.
La testa mi gira, il respiro diventa sempre più corto.Se non esco da questa stanza potrei sentirmi male.
Sento un rumore di tacchi salire le scale e la voce di Francisco che rimbomba nel corridoio.
Devo uscire da qui, solo che appena faccio un passo e la porta si apre, il buio mi circonda.
*ho messo nel box come ho immaginato la foto tra alba e lui*
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ALL'ALBA SORGERÒ
Roman d'amourMa se l'alba dovesse sorgere, un cuore potrebbe sciogliersi? Ognuno di noi ha un passato. Un passato da cui scappare. Un passato che ti ha distrutto e che potrebbe rifarlo appena ne ha l'occasione. Alba Cooper è una ragazza che è stata spezzata lett...