The Ellen Show
Jack's pov
Il sole filtra tra le fessure delle grandi tende bianche che coprono le finestre della mia camera da letto, svegliandomi improvvisamente. Giro la testa sul cuscino, facendo ricadere due riccioli sul viso, che mi coprono un occhio e guardo l'ora sulla sveglia. Sono solamente le otto e mezza. Decido di girarmi dall'altra parte, per ritornare a dormire, ma la porta della camera si spalanca, creando un rumore forte e fastidioso. Subito compare sulla soglia Zach, con uno sguardo arrabbiato e con gli occhi socchiusi rivolti verso di me.
"Ma è possibile che tu sia sempre l'ultimo? Cavolo Jack, sono le otto passate! Siamo in ritardo!" mi urla Zach addosso, venendo verso di me e togliendomi le coperte di dosso, lasciando di colpo al contatto con l'aria fredda della stanza.
"Scusa mi sono dimenticato...che dobbiamo fare?" rispondo con tono basso, non perché mi sento in colpa, solamente perché sono ancora mezzo addormentato.
"Abbiamo l'intervista in diretta all'Ellen Show! Sbrigati a vestirti. Ti aspettiamo giù." mi informa il mio migliore amico, prima di scomparire dietro la porta.
In meno di dieci minuti mi alzo dal letto, mi lavo il viso e mi vesto, semplicemente con un paio di jeans chiari larghi, le mie adorate vans, i calzini alti della band, bianchi e neri, una felpa di supreme nera e il mio solito cappellino nero, tenuto indietro, lasciando così il ciuffo fuori.
Quando scendo le scale del nostro immenso appartamento, trovo tutti i ragazzi della band sulla soglia della porta principale, con le mani conserte e uno sguardo poco simpatico.
"Eddai ragazzi, è la prima volta che faccio tardi, non prendetevela. Pensate che Zach fa sempre così!" rispondo ai miei amici, unendo le mani in segno di scusa.
"Ma hey!" risponde Zach, sentendosi preso in causa.
"È vero Zach. Non possiamo dargli torto" interviene Jonah, in mia difesa, creando anche una risata di gruppo, allietando la situazione tesa.
Poi riprende.
"Non siamo arrabbiati perché tu sei in ritardo Jack, ce la siamo presa perché non ci hai raccontato della famosa ragazza di cui hai scritto sul tuo instagram!"
Ero così impegnato a pensare a lei e a tutto quello successo la sera precedente che mi sono scordato di raccontare tutto ai miei migliori amici. Che idiota.
"Scusate ragazzi! Ero soprappensiero ieri sera e.." rispondo, grattandomi il ciuffo, prima di essere bloccato da Daniel.
"Ci racconterai tutto in macchina, mentre andiamo! Siamo curiosi di sapere eh."
Sorrido e loro vengono verso di me, circondandomi e stringendomi tra le braccia, creando un abbraccio, affettuoso, di gruppo.
"Siamo felici per te Jack!" sussurra Corbyn, prima di staccarsi dall'abbraccio e farci segno dell'ora. Siamo in super ritardo.
Dopo circa un'oretta di viaggio in auto, passando il mio tempo a dormire sulla spalla di Zach, arriviamo finalmente allo "Studio 11" degli "NBC Studios" di Burbank, in California. Quando scendiamo dall'auto, una grande insegna blu, illuminata, dello show richiama la nostra attenzione e l'enorme edificio ci lascia senza parole. Una guardia di sicurezza posta all'ingresso principale parla con il nostro manager, prima di aprirci la porta e farci accomodare dentro lo studio.
Passiamo un'ora e mezza nella sala trucco e nel camerino, prima di andare nello stanza esatta dove avverrà l'intervista con Ellen DeGeneris.
Siamo tutti abbastanza in ansia, come per ogni intervista, ma soprattutto per questa, perché sarà in diretta e se ci sono intoppi, i giornali si divertiranno a crearci su una storia e a rovinare la nostra immagine. La cosa che più ci preoccupa sono le domande scomode, perché non possiamo rifiutarci di rispondere, sennò pensano che nascondiamo qualcosa, e potrebbe portarci alla rovina. Fortunatamente però, conosciamo già Ellen e non crediamo che voglia metterci in difficoltà.Lo show inizia e dopo alcuni minuti di presentazione e di discorsi vari di Ellen, veniamo chiamati e facciamo il nostro ingresso nella sala.
Appena entriamo il pubblico si alza in piedi, iniziano ad applaudire fortemente e ad urlare i nostri nomi. Quanto amo questi momenti.
Salutiamo Ellen e ci accomodiamo sul divanetto bianco di fronte a lei."Allora, Why don't we, sono estremamente felice di avervi qui nel mio show! È la prima volta che vi ospito e non vedo l'ora di conoscervi e di sapere tutto di voi!" ci informa Ellen con il suo solito sorriso smagliante e incitando il pubblico ad applaudire per la nostra presenza.
"Siamo davvero felici di essere qui e non potremmo mai ringraziarti abbastanza per averci accolto nel tuo studio" risponde Jonah educatamente, sfoggiando il suo sorriso ammagliatore.
"Siete qui per parlare del vostro nuovo album, 8 letters e del tour europeo che state per cominciare, ma prima di tutto vorrei far chiarimento su una questione che mi appassiona molto e che mi rende molto curiosa" risponde Ellen, guardandosi attorno con uno sguardo provocatorio, prima di puntare un dito verso di me.
"Jack..." inizia con tono basso.
"Hai creato molto scalpore con la tua ultima storia su instagram, parlando di una ragazza..."
Subito, il pubblico, prettamente femminile, sentendo quelle parole, inizia ad urlare eccitato e curioso. Io invece, sprofondo nel mio più totale imbarazzo.
"Cosa ci puoi dire di lei? Perché hai così bisogno di trovarla?" chiude il discorso la presentatrice.
Tutti i ragazzi della band si girano per guardarmi, il pubblico è fermo, immobile, pronto ad ascoltare le mie affermazioni e tutto lo studio è in completo silenzio. Non voglio immaginare le persone che ci stanno guardando da casa. Magari lei sta guardando. Cristo.
"Beh, Ellen, la scorsa sera io e i ragazzi abbiamo avuto l'occasione di cantare qualche nostro pezzo ad un ballo di fine anno. Devo ammettere che l'idea non mi aveva fatto impazzire ma ci sono andato lo stesso, anche perché Daniel e Zach non vedevano l'ora!"
Mi fermo un attimo per riprendere fiato e poi riprendo.
"Dopo la nostra esibizione sono uscito fuori, dalla palestra di questa scuola, e ho incontrato questa splendida ragazza. Purtroppo, come ho già scritto su instagram, non so nulla di lei. Il ballo era in maschera quindi non ho nemmeno avuto l'occasione di ammirare bene il suo viso, ma i suoi grandi occhi verdi e i capelli dorati li ho visti benissimo. Non posso dire di essere innamorato di questa ragazza, perché non la conosco, ma sono curioso di rivederla e poterci scambiare qualche parola, perché mi ha colpito dritto al cuore" rispondo, finendo il discorso sulla ragazza misteriosa e non volendo aggiungere nessun altro particolare, per non violare la mia privacy e quella della ragazza.
"Una storia come nelle favole, no?
Pensa se lei ti sta guardando, cosa le diresti in questo preciso momento?" Mi domanda Ellen, facendomi segno di rivolgere il mio sguardo sulla telecamera."Le direi di farsi trovare."
"Principessa, se mi stai guardando, se hai letto la mia storia su instagram, ti prego contattami, ho bisogno di vederti una seconda volta.
Ti giuro che non smetterò di cercare finché non ti avrò trovata, anche se mi toccherà girare tutto il mondo. Quanto dovrò aspettare prima di poterti stringere tra le mie braccia ?" domando prima di abbassare gli occhi, verso il pavimento, cercando di trattenere le lacrime.
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A cinderella story ||Why don't we
RomanceVestito perfetto, capelli perfetti, famiglia perfetta, vita perfetta. Ella Johnson é un chiaro esempio di ragazza timida e studiosa. È una di quelle ragazze che chiede sempre il permesso prima di fare qualsiasi cosa. Ha sempre avuto paura di dare...