Chapter 2

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"La vera tomba dei morti è il cuore dei vivi" ~Jean Cocteau

18/11/2013 10:30

Era già la terza ora è già non né potevo più ;«Ada, che ore sono?» domandai alla mia vicina di banco, una ragazza alta 1,82 con capelli biondi e gli occhi azzurri ;«Sono i 30 ancora 10 minuti» rispose riappoggiando la testa sul banco ;«Okay grazie» ritornando con l'attenzione al prof, ma qualcuno interruppe quel flusso di parole che, dopo due ore ,non avevano più un significato.
«Avanti» proferì il professore ;«Salve Professore perdoni l'interruzione ma Milena Leone deve uscire»disse la Bidella in modo gentile ;«Okay adesso arriva» in tutto ciò io non sapevo minimamente niente, nonostante ciò iniziai a raccogliere le mie cose dirigendomi verso la porta salutando tutti i presenti e richiudendola alle mie spalle ;«Prego mi segua» disse la bidella avviandosi verso le scale che conducevano al piano terra.
Dopo qualche minuto arrivai a destinazione, dove si staglia, davanti alla segreteria, un uomo sulla cinquantina, capelli grigi quasi bianchi che riconobbi come mio zio Maurizio ;«Zio che ci fai tu qui?»chiesi avvicinandomi all'uomo ;«Mi pare ovvio sono venuto a prenderti» rispose con un sorriso solare ;«Come a prendermi? Scusami ma mi pare bizzarro il tuo essere qui, dato che mi sarebbero venuti a prendere i miei genitori oppure mia sorella dopo la fine delle lezioni... scusa ma non capisco...» detto ciò il maggiore si irrigidì ed il sorriso si muto in un sorriso triste e malinconico ;«È successo una cosa hai tuoi genitori e a tua sorella» ;«Cosa è successo?» chiesi in un sussurro ;«Hanno avuto un incidente d'auto adesso sono in ospedale» rispose ed in quel momento mi cadde il mondo addosso ;«Stai scherzando spero?!» dissi incredula ;«Mi piacerebbe che fosse uno scherzo, adesso ti porto da loro. Su andiamo» proferì avviandosi all'uscita con me alle calcagna.
Una volta arrivati in auto nessuno di noi due osò proferire parola.
Arrivati dinanzi alla struttura ospedaliera mi feci scortare da mio zio fino al reparto di terapia intensiva ;«Eccoci arrivati» disse per poi lasciarmi entrare nel reparto.
Vi erano molteplici posti letto occupati, feci scorrere lo sguardo ovunque fino a quando non individuai alcuni dei miei parenti, a quel punto mi diressi da loro ;«Mamma»dissi in un sospiro , l'immagine che mi si profilò davanti mi svuoto l'anima, una delle persone più importanti della mia vita in bilico tra la vita e la morte, una visione difficile da sostenere ;« Milena ecc-» ;«Com'è successo?» affermai interrompendo mia nonna ;«Un incidente in auto ...un camion li ha travolti» ;«Potete lasciarmi da sola con la mamma?» a tale domanda non vi fu una vera e propria risposta solo il rumore dei loro passi che si allontanavano e il rumore della porta che si apriva e si chiudeva ;«Mamma non lasciarmi ti prego non lasciarmi» dissi tra le lacrime, che avevo lasciato libere di scorrere sul mio viso come le goccioline di pioggia su di un vetro, ed il volto rivolto verso il basso mentre le stringevo la mano destra ;«M-Milena» all'udire la sua voce rauca alzai la testa di scatto ;«Mamma!» ;«Milena ascoltami bene devi essere forte anche senza la mia presenza» disse in un sussurro ;«Ma cosa dici tu ci sarai ancora per tanto tempo. Non puoi arrenderti all'idea di lasciare questo mondo!» affermai decisa ;«Milena ma io non ti abbandonerò mai io ti guarderò da lassù... ed ora mai non c'è più niente da fare» disse in tono amorevole e rassegnato ;«Non puoi farlo!NON MI PUOI ABBANDONARE!» dissi arrabbiata e tra le lacrime ;«Ricordati questo: ti voglio bene e te ne verrò per l'eternità ed un giorno ci rincontreremo tutti insieme...Capito?» disse con gli occhi semi chiusi ;«Si Mamma, ho capito...ma tu tienimi il posto quando poi sarà il mio turno, va bene?» dissi tra le lacrime ed uno dei miei sorrisi a 32 denti più sincero di sempre ;«Non preoccuparti, te lo terrò»disse con il sorriso ;«A dopo Mamma» ;«A dopo Polpetta» fu in quel preciso istante che un delle persone più importanti della mia vita mi abbandono chiudendo gli occhi per sempre ;«Mamma? Mamma?! MAMMA!» urlai disperata, i medici ed infermiere arrivarono in pochi secondi ;«PREPARATE IL DEFIBRILLATORE E SOMMINISTRATE ALLA PAZIENTE 1 ml DI ADRENALINA» ordino il medico ha gli infermieri ;«Signorina deve uscire» disse un infermiere sulla cinquantina.
Una volta uscita dal reparto, in un momento di lucidità riflettei sulle parole di mia madre,"Ricordati questo: ti voglio bene e te ne verrò per l'eternità ed un giorno ci rincontreremo tutti insieme...Capito?",soffermai qualche secondo su quel "tutti insieme" che non avena richiamato la mia attenzione fino a quel momento ed solo allora collegai.
«Dove sono papà e la sorellona?».

New Life~ Park JiminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora