Leggete lo spazio autrice per favore!❤️
BONNIE'S POV.
L'incontro con Harry mi aveva scombussolata, cosa intendeva dire con"la prossima volta non ti lascerò andare"?. Devo stare lontana da lui, me lo aveva detto anche Vanessa, ma era più forte di me, speravo in un angolo del mio cuore che ci rivedessimo.
A distogliermi dai miei pensieri fu Vanessa.
"Hey Bonnie ci sei? Mi sembri andata in un altro mondo" mi disse toccandomi la spalla.
"Si ci sono, stavo pensando a come hai detto? Styles?" Le dissi cercando di non sembrare troppo interessata quanto ero in realtà.
"Si Bonnie stagli lontana non è il genere di ragazzo che ama, sfrutta solo per il sesso e poi non guarda più in faccia a nessuno, è pericoloso e soprattutto fa in modo che lui stia lontano da te" mi disse con l'espressione più seria che gli abbia mai visto fare.
Infondo mi voleva bene era una delle vere poche amiche che avevo, perché avrebbe dovuto ingannarmi?.
"Ok. Hai ragione ma possiamo tornare a casa? Sono davvero molto stanca e devo andare da mia zia Rosy per badare al piccolo Matt."
Mi dispiaceva mentirle, anche se eravamo amiche inseparabili mi vergognavo troppo a dirle che dovevo andare a lavoro, insomma è vero vivevamo insieme dato che l'unica cosa che avevo davvero ereditato era la casa. Ma cosa avrebbe pensato di me? Avrebbe continuato ad essere mia amica? Meglio continuare a mentirle o essere sincere anche per il mio inaccettabile segreto? Ok per il momento avrei continuato a dirle che avevo soldi grazie alla presunta eredità poi vedrò.
"Certo, ma non capisco perché fai così tardi, potresti far venire il bambino a casa da noi così ti aiuterei anch'io e sarebbe meno faticoso."
Mi disse con fare ovvio.
Oh cazzo.. e ora cosa le rispondo? Pensa Bonnie pensa!
"Il fatto è che mia zia Rosy é un po' strana anche io l'ho proposto, ma ha rifiutato." Le dissi cercando di essere il più convincente possibile, ma chi volevo prendere in giro.. non convincevo nemmeno me.
"Ok, anche se non capisco il motivo sinceramente." Mi disse guardandomi stranita.
Arrivammo fino alla nostra, o meglio sua auto e partimmo verso casa.
Per tutto il viaggio nessuno parlò, l'unico rumore che si sentiva era la radio che trasmetteva"Uncover" di Zara Larsson.
Impiegammo davvero poco per arrivare a casa, è appena varcata la porta gettai i miei nuovi acquisti sul divano e andai in bagno per farmi una doccia prima di andare a lavorare.
Era la cosa che più odiavo fare, ma avevo un assoluto bisogno di soldi. Mi svestii completamente e dopo aver regolato la temperatura aspettai pochi secondi per abbandonarmi al getto sperando che con l'acqua scorressero via anche tutti i miei problemi.
Passati dieci minuti buoni decisi di uscire dal box doccia per andare a vestirmi.
Ovviamente mi sarei cambiata li dato che altrimenti Vanessa si sarebbe insospettita.
Indossai dei blu jeans con un maglio vino bianco, che si intonava a i miei occhi blu e i capelli neri, indossai infine le mie converse bianche e una volta preso il cellulare scesi.
"Vanessa io vado ci vediamo domani torna tardi!."le urlai dalle scale sperando che quella ragazza pazza quasi quanto me riuscisse a sentirmi.
"Ok, ma non pensi che o tuoi zii si approfittino un po troppo di te? Insomma sei li quattro volte alla settimana!" Mi disse cercando di capire.
Ok ero nei guai ora cosa le rispondevo, stava iniziando ad insospettirsi, è come darle torto?
"Già ma loro oltre te sono la mia unica figlia quindi voglio averli come amici" le dissi incrociando le dita sperando che ci avrebbe creduto.
"Certo, va pure e non stancarti troppo."
Mi disse.
In quel momento mi sentivo sollevata per aver concluso quella conversazione e allo stesso tempo una merda per doverle mentire ogni fottutissima volta.
Una volta uscita di casa infilai le cuffie e inizia a camminare dato che il mio posto di lavoro non era molto lontano.
Dopo circa dieci minuti arrivai a destinazione e subito le luci accecanti dell'insegna mi si proiettarono negli occhi.
Sex on the night scriveva l'insegna.
Dopo averla fissata per qualche minuto mi decisi ad entrare. Quel locale era gestito da un vero maiale, si chiamava Mark, era un uomo sulla cinquantina che puzzava perennemente di fumo.
Una volta entrata dirigendomi verso i camerini una mano unta e sudata mi blocca, subito dopo un nauseante odore di fumo mi invase le narici, come si dice parli del diavolo e spuntano le corna.
"Hey bambolina stasera toccherà a te occuparti di una visita speciale." Mi disse Mark con quell'alito disgustoso che aveva solo odore di fumo.
"Mark avevamo pattuito che io non avrei mai dovuto fare visite speciali."
Dissi io allarmata, insomma anche se ero una ballerina non ero di certo una delle sue puttane, infatti ero ancora vergine e volevo continuare ad esserlo fino a quando non avrei deciso io il momento adatto per non esserlo più.
"Vedi bambolina il fatto è che o stasera fai una visita speciale o puoi dire addio al lavoro e sappiamo entrambi che hai un necessario bisogno di quei soldi." Mi disse con un ghigno che faceva intravedere i suoi denti ingialliti. Fottuto Mark fottuto locale fottuto mondo!!.
"Ok ma solo una Mark" gli dissi con tono autoritario.
"Ok bambolina questa volta te lo concedo, ora va a prepararti." Mi disse lasciandomi e andandosene. Bene ora ci mancavano solo le visite speciali!SPAZIO AUTRICE
Bene siamo arrivati al terzo capitolo della storia spero vi stia piacendo!😊
Ci tenevo a ringraziare @babybechy grazie sono contentissima che ti piaccia la mia storia ma ti devo dire che non è solo opera mia infatti chiaraheroland mi aiuta a scriverla.
Un ringraziamento particolare all'autore ci Amore odio è un paio di converse adoro la tua storia
E infine a Manuele una mia carissima amica❤️ Anna ti voglio bene.
Al prossimo capitolo❤️
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Lap Dance
Teen FictionBonnie è una ragazza di 17 anni uguale a tutte le altre. Apparte per il fatto che ha perso i genitori da quando era piccola. Per permettersi quel poco che ha lavora in uno strep club. A lei non è mai piaciuto il suo lavoro ma farebbe qualsiasi cosa...