Capitolo 6

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Pov Rin

Abbiamo fatto colazione fuori casa per non svegliare Kaede, aveva già preparato tutto. Una volta finito di mangiare siamo saliti in groppa a Kirara mettendoci uno di fronte all'altro. Non ha ancora detto nulla aspetto che inizi lui a parlare.

Kahaku:da quando hai un coltello sotto il cuscino?

"Precauzione."

Kahaku:capisco.

"Volevi veramente parlare di questo?"

Kahaku:no, che hai?

"Nulla."

Alza un sopracciglio, odio quando sono prevedibile in più non so mentire. La mia voglia di rispondere alle sue domande sono pari a quelle di un bradipo.

"Grazie ma non ho voglio di parlare in questo momento, sono stanca e ho sonno."

Kohaku:si vede. Non penso che tu sia stanca perché ti ho svegliata a quest'ora. Fammi indovinare...è successo qualcosa con Sesshomaru?

"primo:da quando lo chiami per nome?
Secondo:che ti fa pensare che sia successo qualcosa?"

Kohaku:primo:lo chiamo per nome quando lui non c'è.
Secondo:non sei più tu da quella sera, non dormi da giorni, hai delle occhiaie come un panda, hai la testa fra le nuvole, quando ti ho parlato del mio ultimo viaggio annui e rispondevi a monosillabi e, sembri un morto vivente.

Metto il broncio e incrocio le braccia al petto, lo odio, lo odio, lo odio!!! Mi conosce troppo bene uffa!!

Kohaku:non sono solo io che mi preoccupo per te.

"Davvero?"

Annuisce.

(Bene se ne sono accorti tutti del mio pessimo umore! Devo fare assolutamente un corso di recitazione! )

Sospiro, non posso non sorridere al fatto che si preoccupino per me, vuol dire che mi vogliono bene.

Kohaku:tutti ti vogliono un gran bene, lo sai vero?

"Che fai mi leggi nel pensiero?"

Kohaku:no, l'ho capito dal tuo sorriso.

Ho già detto che lo odio? Metto di nuovo il broncio e lui scoppia a ridere. Non mi piace quando qualcuno mi capisce cosi bene con uno sguardo, lui insieme ad Ayaka è una di quelle poche persone. In fondo sono felice e fortunata ad avere persone del genere al mio fianco. Mi prende le mani tra le sue, sono calde e morbide.

Kohaku:va bene, capisco, non vuoi parlarmi ma sappi che puoi sempre contare su di me.

A queste parole mi sciolgo, forse ha ragione, parlarne mi farebbe bene non ho detto a nessuno ciò che è successo. Appoggio la testa sulla sua spalla e sofio dolcemente.

"Da dove posso cominciare..."

Kohaku:dall'inizio.

Alzo la testa, lo guardo negli occhi e ciò che vedo è un mix di preoccupazione e dolcezza, gli dico tutto, mi ascolta attentamente senza mai interrompermi.

"Ho finito, sei la prima persona a cui l'ho raccontato."

(Devo dire che mi sento più leggera.)

Kohaku:devi stare tranquilla non credo che si aspettasse una serata così.... particolare. Forse è più confuso di te, dagli tempo e si farà rivedere.

"Grazie."

Mi sorride, all'improvviso sento del calore sulla mia pelle volto la testa e, vedo il sole sorgere il sole e pian piano con i suoi raggi illuminare tutto il paesaggio. Amo vedere l'alba mi dà l'idea di un nuovo inizio e di nuove speranze.

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