Capitolo 5

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Con il pollice fa il contorno del mio labbro inferiore e....

Sesshomaru:apri gli occhi, ti riporto a casa è tardi.

Apro gli occhi di scatto mi prende in braccio e voliamo di nuovo, adesso mi odierà per sempre.
Voliamo nel silenzio più glaciale, anche se sono tra le sue braccia è distante, freddo nulla a che vedere di qualche momento fa. Non so cosa mi sia presa, non so perché ho provato tutte quelle emozioni ma erano bellissime, ora ho rovinato tutto. Non mi guarda neanche, al andata lo faceva per vedere come stavo ma adesso niente. Sto per piangere ma non voglio mostrarmi debole di fronte a lui, mi sto morendo la guancia per non far uscire le lacrime.

Sesshomaru:siamo arrivati.

Purtroppo sì, mi mette giù sulla soglia della porta, non mi guarda, non mi rivolge la parola e sta per andarsene.

(Devo fare qualcosa e in fretta.)

"Aspetta!"

Non si volta.

"Mi dispiace se ho fatto qualcosa di sbagliato, non volevo offenderti in nessun modo."

Si ferma, mi avvicino a lui.

Sesshomaru:non mi hai offeso.

Gli metto la mano sulla spalla.

"Ne sei sicuro?"

Si volta a guardarmi.

:'(:'(:'(:'(:'(:'(:'(:'(:'(:'(:'(:'(:'(:'(:'(:'(:'(:'(:'(:'(:'(:'

Pov Sesshomaru

Mi giro a guardarla, ha gli occhi rossi avrà cercato di non piangere ormai la conosco bene ma ha provato invano perché vedo una lacrima scendergli sulla guancia. Non mi piace vederla così, mi odio perché è colpa mia e del mio pessimo carattere se lei è in questo stato. Mi avvicino a lei e le asciugo la lacrima con il pollice.

"Sì sono sicuro, non hai fatto nulla di male."

Metto la mano dietro la sua nuca e la avvicino a me per abbracciarla, sento ancora il profumo delle rose rimanendo così per svariato secondi, mi stacco le dò un bacio sulla fronte e faccio un passo indietro.

"Riposati, è stata una lunga giornata."

Rin:quando verrai a trovarmi?

"Non lo so."

Non le lascio il tempo di parlare che me ne vado subito via. Che serata! Sono successe tante cose in poco tempo, il fatto che se ne vuole andare, poi proprio con Kohaku, ci stavamo quasi per baciare, quelle emozioni che non provo da tanto tempo, per lei, per una mortale. Nah è solo la mia immaginazione, non sono vere, sì deve essere così. Lascio che il vento caldo del estate mi accarezzi il volto per schiarire le mie idee.
Sto ritornando a casa da Jaken spero che quell'idiota non cominci a farmi domande, già non lo sopporto quando
sono calmo ma adesso che sono nervoso gli potrei strappare le orecchie e fargliele ingoiare. Entrando a casa, eh si mi sono costruito una cosa tutta mia perché non mi andava più di dormire all'aperto e ho anche dei servitori, demoni lucertola ex guerrieri del esercito di Jake hanno voluto lavorare per me.

Servitore:buona sera e ben tornato mio signore.- dice facendo un'inchino.

"Dov'è Jaken?"

Servitore:lo troverà fuori, mio signore

"E Ah-un?"

Servitore:è andato a nutrirsi.

"Vado nelle mie stanze non voglio essere disturbato da nessuno."

Servitore:sì mio signore, le preparo un bagno caldo?

(Eh, non è una cattiva idea.)

"Va bene"

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Dopo aver fatto il bagno, più rilassato vado nel mio dormitorio, appena apro la porta sento una presenza nell'oscurità ho tutti i miei sensi in allerta, purtroppo la spada sta vicino al letto. La figura viene velocemente verso di me per attaccarmi riesco a schivare e vado dritto verso la mia spada, la impugno e attacco la figura ma riesce a diffendersi. Tra salti e acrobazie ci attacchiamo con le nostre armi e con i nostri poteri, è veloce, ha forza, sa come attaccare e diffendersi, la figura distrugge il muro per uscire, va fuori si ferma. Do uno sguardo veloce alla mia stanza che grazie alla luce della luna vedo che è completamente distrutta, esco, vedo nei suoi occhi dorati pura sfida, arriva Jaken tutto trafelato (ci mancava solo lui!) non riesce a credere quando vede una parte del muro a pezzi, sta per parlare ma...

"Stanne fuori, ci penso io."

La figura scappa nella foresta e mi fa segno di seguirlo, vuole giocare? Allora giochiamo! Lo seguo senza sta entrando nella foresta pensa che avrà più vantaggio, (illuso!) si mette a volteggiare sui rami è troppo veloce e lo perdo di vista.

(Merda!)

??:mi deludi, hai perso smalto.

"Io non uso certi trucchetti."

Chiudo gli occhi per individuare dov'è.

??:ma sono i trucchi a farti vincere.

(Parla così saprò dove sei)

??:davvero pensi che può funzionare?

(Continua a parlare)

??:ti facevo più intelligente.

Eccoti! Al terzo albero più avanti, faccio finta di andarmene.

??:serio?! Te ne vai?

Lascio che abassi la guardia, con un movimento rapido e fluido arrivo al albero, gli punto la spanda alla gola ma accorgendomi che tra la sua gola e la mia spada c'è il suo ventaglio.

Yuki:ciao Sesshomaru.

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Pov Rin

Sono passati una decina di giorni da quella famosa sera, sono nel mio letto non riesco a dormire, ormai non dormo più da quel fatto, manca un ora all'alba.
Sento qualcuno entrare nella mia stanza, metto lentamente la mano sotto il cuscino dove in via precauzionale ho un coltello non si sa mai di questi tempi. Sento i passi che si avvicina al letto, mi alzo di scatto, prendo per il colletto la persona e gli metto il coltello alla giugulare.

Kohaku:calma! Sono kohaku!

(Che ci fa qua? Non è neanche sorto il sole.)

"Che succede?"-chiedo preoccupata

Kohaku:niente tranquilla, volevo solo parlarti.

(A quest'ora?)

Kohaku:scusa ma puoi lasciare la presa o vuoi uccidermi?

"Scusami"- dico lasciandolo.

"Non avresti dovuto venire in quel modo in camera mia."

Kohaku:capisco la prossima volta ti sveglierò cantando, porto anche la chitarra.

"Molto divertente"

Kohaku:comunque la colazione è pronta, ti aspetto fuori.

Si avvia verso la porta ma prima di uscire mi dà un ultima occhiata ed esce.

(Di cosa vorrà parlarmi?)

Spazio d'autice

Che ne pensate di questo capitolo? Come al solito scrivete. Scopriremo nel prossimo capitolo di cosa vorrà parlare Kohaku.
Ciao a presto🖖

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