11. La partita del cuore - parte 2

47.7K 1.5K 124
                                    

Marco è tornato indietro per scusarsi. Lui l'ha fatto, ma quella che doveva scusarsi ero io. Non sono brava a parlare dei miei sentimenti e, ora come ora, sono pure parecchio confusi. Sto bene con lui, ma è amore? Non so dare una risposta a questa domanda. Sono stata davvero innamorata soltanto una volta in tutta la mia vita ed è stato un totale disastro, devo andare con i piedi di piombo. Non riesco a capire se sono innamorata o se sono soltanto attratta da lui, forse un giorno lo capirò. Non ho alcuna intenzione di prendermi gioco di lui, non se lo merita. Mando un messaggio a Luca per dirgli dell'invito alla partita e mi risponde mezzo minuto dopo con entusiasmo.

"Uomini muscolosi praticamente nudi che sguazzano nell'acqua? Passo a prenderti fra dieci minuti! Cerca di essere pronta!".

Sembrava una minaccia, in effetti, detto da lui, poteva anche esserla. Mando un messaggio anche a Stella e Marica, entrambe mi rispondono che aspettano il nostro arrivo sotto casa. Lorenzo sarà felice di avere un po' di carne fresca da valutare, non ha idea di quello che gli aspetta con Luca in agguato. Quando si fissa su una cosa, va avanti a stuzzicare finché non ottiene quello che vuole. Mi siedo sul divano, appoggio i gomiti sulle ginocchia, le dita tra i capelli. Ripenso a quello che è successo con Marco e sbuffo, non riesco a smettere di pensare a lui, non è normale. Dovrei cambiarmi, darmi una sistemata e, invece, sto qui a pensare a lui, come un'idiota. Il suono insistente del campanello mi fa alzare con un balzo, il cuore in gola. Perfetto! Ora non ho più nemmeno il tempo di sistemarmi il trucco.

Raggiungo Luca di corsa, non sopporta quando sono in ritardo e sinceramente non ho voglia di sentire le sue lamentele.

«Dobbiamo passare a prendere...», comincio, ma mi blocca immediatamente.

«Sì, lo so, mi ha mandato un messaggio Stella», dice lui con un sorriso che va da orecchio a orecchio.

«Noto con piacere che qualcuno qui è felice». Lo osservo a braccia conserte.

Lui annuisce con soddisfazione.

«Non vedo l'ora di beccare Lorenzo mezzo nudo. Deve essere una favola», commenta in un sospiro, lo sguardo sognante. Scuoto la testa. Non ho mai visto Luca così preso da qualcuno e il fatto che quel qualcuno sia etero, è parecchio preoccupante.

«Allora, tesorino mio, com'è andato il pranzo? La strega malvagia ha avvelenato il tuo bel principe?», chiede concentrato sulla strada.

«Avvelenato no, ma fatto incazzare parecchio sicuramente. Ha invitato Massimo, il pediatra, a pranzo», rispondo accigliata, al solo pensiero mi torna la nausea. Quell'uomo è disgustosamente orripilante.

«Che cosa ha fatto?!», sbotta inchiodando al semaforo, per poco non sbatto la testa contro il cruscotto.

«Sta attento!». Lo sgrido con una mano sul petto. Il cuore me lo sfonderà, ne sono certa.

«Vorresti dirmi che ha invitato un altro uomo a pranzo, sapendo che saresti andata con Marco?!». Ripete allibito.

«Già», borbotto.

«Marco non l'ha ucciso?», domanda corrugando la fronte.

«Poco ci mancava! L'ho portato via quasi di peso. Massimo è un cretino, arrogante, megalomane...». Riprendo fiato prima di continuare con aggettivi poco carini.

«Davvero un signore!», esclama lui divertito.

«Ha detto di amarmi», sussurro fissandomi le unghie.

Lo so che questa sparata non ha alcun senso con il discorso che stavamo intrattenendo, ma non potevo più tenermi quel peso dentro.

«Ma se ti ha visto oggi per la prima volta!», tuona il mio migliore amico.

Ti va di rischiare?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora