Capitolo II-11 Luglio 1789, Versailles

12 0 0
                                    

Era il primo mattino dell'11 Luglio, Ginevra era nel suo letto, dormiva. Nessuno era venuto a svegliarla. Il suo sonno era tranquillo, come quello di un bambino. Le botte che aveva preso la sera prima la facevano ancora un po' rossa in viso, anche se sembrava solo il il rossore delle sue guance ormai. Gli occhi leggermente gonfi a causa del pianto della sera precedente. Erano già le otto quando si alzò dal letto, da sola, con le tende della stanza aperte. La luce che filtrava dalle finestre del palazzo di Versailles. Tutti gli atri, tutte le stanze di Versailles erano illuminate dalla luce solare. Dimenticatasi di tutta la rabbia del padre a causa del suo comportamento, si sedette sul letto ancora sotto le coperte. I suoi capelli completamente spettinati, sembravano una fiamma che divampava sulla testa dell'ancora mezza addormentata Ginevra di Borbone.

Si alzò finalmente da quell'abbraccio di seta sedendosi sullo sgabello in velluto della sua toeletta, schiena perfettamente eretta. Allungò il braccio per prendere il pettine con quella mano che sembrava fatta di seta bianca, più che velluto. Avrebbe dovuto pettinarsi da sola, chissà quando sarebbe arrivata la Madrina. Le voleva bene ma era molto lenta, non che la biasimasse; era anziana. Prima che potesse raggiungere la spazzola, sentì bussare alla porta. La Madrina era già arrivata. <<Mademoiselle Ginevra, sono io la vostra madrina.>> disse la voce, fuori dalla porta, una voce di anziana inconfondibile. Sì era lei. Ginevra inspirò. Era il momento. Espirò e deglutì. Si doveva preparare mentalmente per far cominciare veramente la giornata, si preparò per dare il comando che ha usato per anni proprio a questo scopo. Girò la testa verso la porta dietro di lei, per quanto potesse, e rispose alla Madrina <<Avanti.>> 

La porta si spalancò e tre persone entrarono, due cameriere e la madrina. Ginevra si girò verso lo specchio e la madrina prese la spazzola per pettinarla. L'anziana sistemò i capelli di Ginevra dietro la sua schiena e mise le setole della spazzola in mezzo alla fiamma rossa. Mentre i suoi capelli venivano pettinati, Ginevra si guardò i lineamenti del viso. Non sembrava se stessa. La madrina notò la cosa e disse <<Mademoiselle, cosa è successo? Ancora vostro padre?>> Ginevra sospirò e, mentre le cameriere preparavano il vestito, non disse nulla. L'anziana, con un po' di difficoltà, mise il suo mento sulla spalla sinistra della ragazza. La guardò negli occhi attraverso il riflesso dello specchio <<Guardatevi... quegli occhi verdi sono bellissimi... ma quell'espressione non vi si addice.>> Le cameriere si trovarono d'accordo con la madrina, il che fece sorridere Ginevra.

qualche minuto dopo smise di pettinarla e la madrina disse alla ragazza di alzarsi. <<Siete bellissima, Mademoiselle.>> Ginevra si limitò ad un'accenno della testa, non aveva detto una parola da quando le tre erano entrate. Forse stava facendo mutismo selettivo o non aveva niente da dire. Si mise in piedi davanti allo specchio, ancora in veste da notte. Le due cameriere, Odette e Claire, la svestirono per metterle la sottoveste così per poi metterle il corsetto. Il corsetto era stretto ma non era scomodo, inoltre era molto aperto e il tessuto era molto leggero, copriva certo ma non la faceva sudare. Le cameriere cominciarono a stringere il manto bianco pieno di fiori sui fianchi della signorina. strinsero i lacci sempre di più fino a fare in modo che non si sfilasse. Ginevra aveva difficoltà a respirare ma non era niente, poteva sopportare. << Mi potete enunciare gli impegni della giornata, madrina?>> Ella si chinò in riverenza mentre Odette e Claire mettevano il vestito alla signorina, Un bellissimo abito azzurro con decorazioni gialle molto complesse sulla gonna, tutte rigorosamente fatte a mano. la scollatura a U faceva leggermente intravedere il petto ma non troppo, poiché molto di esso era coperto dai fronzoli gialli e azzurri sulla stessa. Le maniche erano strette sulla piega del gomito con due fiocchi piccoli e anch'essi gialli. La parte finale delle maniche erano larghe e avevano dei pizzi come decorazione. Un fiocco sulla scollatura con un bel po' di nastro in eccesso che le ricadeva con le estremità sulla gonna del vestito. Infine le cameriere le misero un pendente con una croce al collo.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 04, 2021 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Questo Amore MaledettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora