Stella entrò nell'ufficio del preside.
«Benvenuta alla Raimon Junior High, signorina Drake. Immagino che lei sia già al corrente del fatto che la seconda squadra di calcio è appena stata annientata da un solo individuo. Ora le chiedo: perché mai non li ha aiutati invece di giocare con l'imperiale? Per di più, come se foste amici?» volle sapere da lei il preside non appena si fu seduta su una delle sedie davanti alla sua scrivania.
«Erano a terra per quattro graffi! Lei crede che si meritino di essere aiutati o di essere chiamati calciatori?»
«Non faccia l'impertinente, Drake, o sarò costretto a punirla.»
«Mi scusi. Solo non ho ritenuto necessario dare il mio aiuto a quei ragazzi e mi pento di aver giocato con chi li aveva feriti.» mentì lei stringendo i pugni per la rabbia.
«Lo spero bene, ora vada o farà tardi a lezione. La sua classe è la 2°C.» la congedò il preside.
Non appena stette per uscire dalla stanza il preside la minacciò raccomandandole di mettersi la divisa della scuola, o sarebbe stato costretto a prendere provvedimenti.
Potete punirmi quanto vi pare, non ho praticamente più nulla che mi leghi alla vita, mi rimane solo la vendetta.
Si diresse verso la classe cercando di calmarsi e di far sbollire la rabbia. Quando entrò salutò il professore con un semplice e veloce "buongiorno." Lui le disse di andare al banco libero in fondo alla classe.
I bei ricordi di quando accanto a lei sedeva Elyn le tornarono alla mente, distraendola.
«Signorina Drake!» la chiamò il prof per la terza volta. Lei si riscosse guardando l'insegnante. «Cosa stavo dicendo?» le chiese.
Stella girò lo sguardo verso la lavagna sperando di trovarci scritto qualcosa, ma ovviamente non fu così.
«Non lo so, professore.» ammise.
«Per questa volta farò finta di niente, ma la prossima non lo tollererò.» l'avvertì l'insegnante, infuriato.
Il resto della lezione passò senza inconvenienti.Quando l'ultima campanella suonò segnando la fine delle lezioni Stella si precipitò fuori dalla scuola rifugiandosi in un angolo vicino al campo da calcio. Tirò un pugno carico di frustrazione al muro dietro di sé.
Non sono passati neanche due giorni da quando sono arrivata e già voglio andarmene.
Vide un pallone al centro del campo, probabilmente dimenticato lì quando l'imperiale aveva attaccato la seconda squadra. Corse a prenderlo cominciando a tirarlo rabbiosamente sulla traversa.
«Tu! Tu sei la ragazza di questa mattina!» urlò qualcuno alle sue spalle. Stella si girò di scatto riprendendo il pallone. La squadra della Raimon al completo era dietro di lei e tutti avevano in volto espressioni molto arrabbiate.
«Esatto, sono io, che volete da me?»
«Vogliamo dimostrarti che non siamo dei dilettanti.» le rispose uno dei giocatori di cui non conosceva il nome.
«Immagino che vorrete anche una scommessa.»
«Proprio così, se ci sconfiggi, potrai usare il campo ogni volta che vuoi come se fossi un membro della squadra, ma se perdi, giocherai, ti allenerai con noi e sarai sotto il mio comando.» disse il capitano.
«Non sono un'idiota, la tua scommessa non è equa! Tuttavia la accetterò comunque, dopotutto non posso tirarmi indietro contro dei dilettanti come voi.»
«Bene.» le rispose lui cercando di ignorare l'ultima, oltraggiosa, frase della ragazza.«Se ti rubiamo il pallone hai perso; segna un Goal e vincerai.»
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FantasyStella Drake è una ragazza indipendente e apparentemente sicura di sé, ma il suo terribile passato la tormenta riuscendo, a volte, a fuoriuscire, sotto forma di lacrime, dalla barriera di ghiaccio che è riuscita a costruire intorno al suo cuore. Ne...