Il ragazzo delle Caramelle

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"Dal momento in cui i nostri occhi si aprono e assistiamo al sole che si irradia sopra di noi, ci viene data una nuova opportunità di vivere la vita che vogliamo - diventare la persona che desideriamo essere.
Possiamo gettare via la nostra vecchia pelle e diventare gusci di noi stessi".

Non è così per Spencer. Non è così facile per Spencer.

"Diventare gusci di noi stessi"..Bah chi prendiamo in giro?

Spencer Ross è un ragazzo che sorride sempre con gli amici. È il più scherzoso e divertente di tutti. In classe e durante le pause ride. Ride ride e ride a più non posso. Ma appena varca la soglia di casa tutto cambia. Il ragazzo entra in casa con la consapevolezza che dopo tredici secondi esatti il suo compagno d'avventura, suo fratello Tom gli volerà addosso con poca delicatezza per abbracciarlo. Dopo 45 secondi, delle vocine ben distinte gli dicono le solite parole accoglienti "Ehi piccolo Spencer, prepari il pranzo perfavore?" . Così lui le ascolta con le gambe tremolanti e assieme a Tom fa come ordinato dalle voci. Poco dopo si chiude nel suo stanzino nero piccolo piccolo. Stringe a sé il suo migliore amico Jean che ricambia l'abbraccio calorosamente e poi prende delle caramelle bianche da un piccolo cofanetto bianco, ingoiandole per dormire in santa pace.

Sembra una storia troppo semplice dove si capisce subito che non è la vita perfetta. Ma il brutto, è che anche solo questa è un illusione.

Spencer non va a scuola, ma lavora in una tabaccheria in nero, in quel vicolo di drogati ignoto alle mappe. Quando torna a casa i suoi genitori lo coinvolgono in risse e litigi senza fine.
Più tardi gli tocca ripulire il pavimento intinto del suo sangue venoso, con Tom. Un manico di scopa. Una volta finito, lo chiudono in camera sua, e lui abbraccia il suo peluche scucito e pieno di macchioline nere e rosse. Si chiama Jean, e non è per nulla caloroso e morbido, perché al suo interno ci sono pacchetti di plastica ricolmi di erbe proibite.

Il ragazzo però arrivò al giorno conclusivo della sua vita.

Prese quelle che lui chiama caramelle, ma che in realtà sono sonniferi potenti. Ne prende una, due, tre..alla fine ne prende quindici. Quantità mortale, che lo ucciderà al suolo mentre stringe il cuore cuoricino innocuo, in quella buia stanza.

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