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<No ci stanno i banchi!>
Disse Francesco mentre andavamo verso l'aula magna.
<Wa fra,il test!>
Disse Vincenzo.
<Ma porca puttana>
Commenta Samuele mentre entriamo in aula magna.
<Allora. Sceglietevi un banco>
Disse la sorvegliante ed io mi catapultai subito vicino a Mario, al mio fianco avevo Alysia, mentre di fianco a Mario c'era George.
<Ma perché nessuno parla?>
Chiese Roberta a tutti quanti.
<Oh raga si son baggati>
<Error 404>
Disse Gianni ridendo e facendo ridere tutti.
<Signori, il preside del Collegio>
Disse il sorvegliante e tutti ci alzammo.
<Comodi>
Ci risedemmo e il preside cominciò a parlare, ma sinceramente non l'ho ascoltato molto.
<Oggi, come ormai è tradizione, dovrete sostenere una prova d'ingresso che è decisiva>
Guardai Mario facendo una faccia brutta e lui scoppiò a ridere silenziosamente.
<Solo chi supererà l'esame, indosserà la divisa del Collegio>
Poi disse hai nostri genitori di uscire.
<Mamma! Mi rimandano a casa subito>
Disse Roberta a sua mamma.
<Oh mà, ci vediamo a casa>
La salutai ridendo e lei era veramente furiosa quando facevo così.
D'altro canto mio padre invece mi stava sostenendo molto.
<Secondo voi, se io provo a copiare dal telefono son già fuori, vero?>
Chiese Alysia a me e Alex che si era girato per parlare.
<Sisi>
Rispose Alex rigirandosi.
<Amica, già ci avevo pensato io!>
Lei scoppiò a ridere alla mia affermazione e poi io sentì la discussione che stava facendo Mario a George.
<Io prima faccio la mia poi se è facile ti aiuto>
Diceva Mario a George.
<Non tanto perché io qualcosa la so>
Rispose George.
<Prima le leggi tutte, se le sai tutte le passi>
E poi s'intromise anche Vincenzo.
<Se sono difficili ci aiuti, se sono facili no, va bene?>
Mario annuì e poi si girò verso di me.
<Tu ci sei?>
Mi chiese già un po' stanco della situazione.
<Ti chiederò qualche consiglio, ma non tutte le domande, tranquillo>
Gli sorrisi e lo fece anche lui.
Poi il prof Maggi cominciò a dettare le domande.
Per fortuna riesco a farle tutte, anche grazie a qualche consiglio da parte di Mario.
Appena il tempo finì, i prof andarono a correggere i compiti e noi invece ci confrontammo.
<Ho sbagliato tutto>
Disse Mariana.
<No ma che dici dai>
Dissi dandole un piccolo abbraccio.
Poi andammo a sederci ognuno al suo posto e appena i prof e il preside rientrarono, quest'ultimo cominciò a dire chi era stato ammesso e chi no.
<Robbiano, lei è ammesso>
Nicolò è dentro.
<Brondin, ammessa>
Anche Martina era dentro.
<Crispino, ammesso>
Anche Vincenzo si era salvato, quindi di conseguenza ci saremo dovuti essere salvati anche io, George e Mario.
<Djordjevic, non ammesso>
Li rimanemmo tutti un po' di merda.
<Lei se lo aspettava signor Djordjevic?>
<No, ho cercato di dare il massimo, io ci tengo tanto.>
<Purtroppo la prova non è stata superata>
Poi chiama Alysia e anche lei è ammessa
<Signorina Ferrari>
Guardai il preside fisso negli occhi e trattenni il respiro.
<Ammessa>
E finalmente buttai fuori tutta l'aria facendo un sorriso di sollievo
<Tricca, ammesso>
Mi girai verso Mario e gli cercai il cinque che mi diede subito sorridendo.
<Montuori, ammesso>
Anche Gabriele aveva passato il test.
<Aresta>
Mariana alzò la mano.
<Lei nel gruppo delle signorine è risultata la migliore>
<La ringrazio>
Mi girai verso di lei e gli feci un grosso sorriso che lei ricambiò.
Anche Maggy, Francesco, Gianni, Giulio, Roberta  e Claudia furono ammessi.
<Matera, non ammessa>
Benedetta era fuori anche lei.
<Ciupilan, non ammesso>
<No...>
Si sentì qualche lamento da parte nostra
<Signorina Piccione, non ha superato la prova, non è ammessa>
Povera Sara, dio stava facendo una strage.
<Fazzi, non ammesso>
Mi misi le mani alla bocca, Samuele non ammesso? Non ci potevo credere.
<Gli ammessi ora possono alzarsi e andare in cortile a salutare i genitori, gli altri rimangono qua.
Mi alzai e andai da Samuele e lo abbracciai. Senza dire una parola.
<Ed io ora come faccio?>
Gli chiesi guardandolo negli occhi e tenendo le mie mani sulle sue guance.
<Tu non farti sospendere. Non fare scenate>
Aggiunse lui tenendomi le mani.
<E soprattutto non farmi diventare un cervo>
<Ma che fai scherzi?>
Dissi ridacchiando per poi dargli un bacio sulle labbra. Poi raggiunsi Mario che stava parlando con Sara.
<No però sta cosa non è giusta, hanno ammesso certe capre>
E Mario aveva ragione. Non potevo dargli torto.

Spazio Autrice
Ed ecco il secondo capitolo!Come sempre lasciate una stella e un commento se volete.
E se volete lasciatemi anche un consiglio!❤️
Grazie e ci vediamo domani!
Buonanotte❤️

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