2 Novembre
Devo partire a ora di pranzo, mi sveglio la mattina per salutare tutti e per salutare la città in se, in questi giorni mi sono sentito collegato ad essa come mai mi sono sentito collegato con qualcosa prima d'ora, per primo saluto i nuovi amici che mi ero fatto ma a cui non avevo dato neanche tanta importanza, dato che li ho visti a malapena 2-3 volte, mi aggiro per la città un'ultima volta e passo davanti al castello di Dracula, come se gli stessi dando un addio, come se fosse stato casa mia per anni, torno indietro e ovviamente come non potevo salutare il mio migliore vecchio amico, becco Konstantin seduto sulla solita sedia a guardare la medesima vita quotidiana presente attorno a lui; la gente che passa, gli uccelli che gli volano sopra, come un vecchietto che scruta con attenzione il solito cantiere stando lì per ore, vado da lui per salutarlo e riesce a scorgermi da lontano con un sorriso a 32 denti, mi siedo con lui e gli comunico che devo partire tra un po' per tornare a casa, lui si rattrista, ma subito dopo torna a sorridere alzando le spalle con uno sguardo prettamente innocente e lì capisco che sono stato l'unico suo amico in tanti anni della sua vita, mentre lo saluto mi si stringe il cuore e torno in hotel, preparo la valigia e vado in aeroporto lasciando alle spalle un'avventura stupenda con l'ansia che avevo appena arrivato, stavolta quest'ansia era più che motivata.
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Un viaggio in Romania
ContoQueste sono pagine che ho scritto nel mio diario durante il mio viaggio in Romania, spero vi piaccia come l'ho scritta e spero anche che voi riusciate ad immedesimarvi in tutto il viaggio. Scriverò ancora magari, chissà.