Capitolo 5

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                                                Mᴇʀᴄᴏʟᴇᴅɪ, 07:00

Driiiin  driiiin driiiiin...
Nooo,che palle...

La sveglia incomincia a fare baccano così,cercando di spegnerla,la buttai a terra facendola smettere. Mi preparai e poi andai in cucina a fare colazione con tutti gli altri.
Sapete quella sensazione quando appena sveglia sapete che sarà una giornata no? Ecco oggi la stessa cosa con me.
Dopo colazione prendemmo gli zaini e ci incaminammo verso scuola. Arriviamo proprio nel momento in cui suonò la campanella così ci dirigemmo subito in classe, oggi abbiamo come prima ora geografia,che tortura. E pensare che a quella sto pure antipatica.

Prof: vediamo... Oggi interrogo! Caruso,alla cattedra,subito!
E:ok ma che si dia una calmata sta qua già sto nervosa di mio,poi ci si mette pure lei...
Sussurrai a Chiara prima di alzarmi.
...
L' interrogazione andò bene devo dire.
Prof: allora,sei stata molto brava,un' esibizione meritevole un nove ma visto che è la prima interrogazione cerco di mantenermi bassa. Poi se continui così si vedrà.
Andai al mio posto e quando stetti di spalle alla prof. incominciai a farli il verso fino a quando non mi sedetti.
E:ma guarda sta qua,ieri mi sono impegnata tanto per sta materia e lei se ne esce così, ma vava.
Dissi a bassa voce a Chiara che le feci scappare una piccola risata sia a lei che a Lorenzo e il suo compagno di banco, Andrea.
E: prof, posso andare in bagno?
P: cosa deve fare in bagno signorina?
E: bah non saprei,vuole che spieghi a lei e a tutta la classe il procedimento?
Partì una risata generale. Non disse niente anche se lo so che dentro di lei vorrebbe gridare così forte da sfondarmi i timpani. Mi lasciò andare in bagno ma quando feci per tornare in classe senti qualcosa afferrarmi il braccio.
Mt:ehi,ehi,ehi, dove penso di andare?
E:in classe,mi pare ovvio.
Dissi sicura,anche se dentro di me avevo leggermente paura.
Lui fece una piccola risata ma poi diventò subito serio. Bipolarismo?
Mt: non fare la simpatica con me,Emma.
Mi mise una mano sotto il mento per incastrare il suo sguardo nel mio.
Mt: ci si vede in giro,dolcezza.
Disse per poi darmi un bacio in guancia.
Ma fanculo va, la prossima volta ti do un calcio nelle palle così forte che non ti alzi da terra fino a dicembre.
Torno in classe e cercai di stare attenta alla lezione.
                                                  
                                                  Mᴇʀᴄᴏʟᴇᴅɪ,10.00

Finalmente è ricreazione,grazie al cielo. Non ce la facevo più ad ascoltare le spiegazioni di aritmetica. Ci sedemmo al solito tavolo è cominciammo a mangiare parlando del più e del meno.
Mt: bene,bene,bene, ecco qua il bel gruppetto del mio amore.
G: Matteo, che vuoi?
Mt:tranquilla bambola, non ce l'ho con te,volevo dare solo questo foglietto a questa bella rosa.
Mi diede un foglietto giallo piegato.
Mt: ci si vede.
Detto ciò,se ne andò.
Aprii il foglietto.

Dopo le lezioni vieni sul retro della scuola.
                               Ciao bellezza, a dopo.

E: ma col cazzo.
L: cosa c'è scritto?
E:leggi.
Dopo aver letto da preoccupato diventò subito serio.
L: se lo scorda che tu ci vada.
M: che illuso, secondo lui veramente ci andrai,pff.
C:che sfacciato!
G: che stronzo.
C:fanculo a lui!
G:coglione.
E: ok,vabbene abbiamo capito.
Suonò la campanella e tutti tornano nelle rispettive classi.

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                                                  Mᴇʀᴄᴏʟᴇᴅɪ, 14.15
Tornammo finalmente a casa dopo un lunghissima giornata di scuola. Abbiamo mangiato e dopo un po' Giulia,Mattia e Chiara sono andati al lavoro. Oggi devo studiare per bene storia,domani mi interroga,che sbatti. Ero in cucina con Lore a studiare quando mi arrivò una notifica da instagram.

Matteo_tamburini vuole inviarti un messaggio.
Oh no,cosa vuole ancora?

"Oɢɢɪ ɴᴏɴ sᴇɪ ᴠᴇɴᴜᴛᴀ ᴅᴏᴘᴏ ʟᴀ sᴄᴜᴏʟᴀ, ᴀᴛᴛᴇɴᴛᴀ ᴀ ɢᴜᴀʀᴅᴀʀᴛɪ ᴀʟʟᴇ sᴘᴀʟʟᴇ ʙᴀᴍʙᴏʟɪɴᴀ."

Lessi il messaggio ma non rispondetti.
L: chi era?
Chiese Lorenzo vedendo come avevo cambiato espressione dopo che lessi il messaggio.
E:n-no nessuno.
Lorenzo mi guardò storto e mi prese il cellulare di mano. Vide il messaggio e subito diventò serio.
L: giuro che gli spacco la faccia a quel coglione. Ma cosa vuole da te?
E: io... n-non lo so.
Lorenzo si mette le scarpe e prese le chiavi della moto.
E:ehi,dove vai?
L: sta tranquilla.
E: non combinerai una delle tue vero?
L: tu tranquillizzati.
Mi diede un bacio sulla fronte e poi se ne andò.
E: chissà cosa vuol fare.
Sussurrai a me stessa.
Tornai a studiare, spero che non combini niente.
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                                                Mᴇʀᴄᴏʟᴇᴅɪ, 16.00

Dopo un'ora sentii la porta di entrata,segno che qualcuno entrò in casa.
E: Lorenzo,sei tu?
L: sì.
Lorenzo fece il suo ingresso in cucina e quando lo vidi presi un colpo.
E: ma come ti sei ridotto?
Gridai. Aveva il labbro spaccato e le nocche sanguinanti.  Poggiai le mani sul suo viso per vedere se ha qualche livido ma per fortuna no.
L: ehi,tranquilla. Non è niente.
E: sei andato a picchiarlo vero?
L: sì,vedrai che non ti darà più fastidio quel idiota.
Lo abbracciai.
E: ti ringrazio tanto,ma sappi che sei stupido.
L: può darsi,ma nessuno si deve permettere a darti fastidio o solo toccarti.

Lo abbracciai di nuovo e gli diedi un bacio in guancia.
E: dai vieni.
Lo presi per mano e arrivammo fino al bagno. Presi del disinfettante e lo versai su un dischetto per poi disifettarli le ferite alle nocche.
L: ahia,fa male.
E: così impari.
L: sappi che non mi pento di quello che ho fatto.
Lo guardai in modo rimprevolevole ma lui era totalmente indifferente.
E: sei incredibile.
L: grazie, me lo dicono in tante.
Mi stetti zitta. Finii di disifettarli le ferite delle mani e poi mi bagnai una mano per lavarli il sangue ormai asciutto del labbro.
L: grazie mamma.
Disse ridacchiando.
Aprì l'acqua del lavandino per poi schizzarlo.
L:ehi, stupida.
Mi schizzó pure lui.
E: ok dai basta.
Dissi ridacchiando e lui mi seguì. Ci guardano per due secondi e ci abbracciammo.
E: ora tu devi finire i compiti quindi muovi il culo fino in cucina. Su, muoviti.
Lo aiutai a finire i compiti ( lo feci copiare tutto da me, che pigro eh?) e rientrarono anche i nostri amici a casa dal lavoro.
C: ma cosa hai combinato sta volta rimbambito?
Chiese Chiara dopo aver visto come le sue mani erano conciate dalle ferite.
L: quello che dovevo.
Disse vago.
E: tu non dovevi proprio niente, se continuavo a ignorarlo non sarebbe successo niente.
L: sì certo, sai di cosa è capace quello.
M: ma di cosa state parlando?
E: beh LORENZO ha visto che Matteo mi mandava messaggi e io lo ignoravo da persona INTELLIGENTE ma lui se n'è andato e dopo un' ora tornò a casa mal ridotto segno che è andato a cercarlo per picchiarlo.
G: Lore.
L: che c'è?
C: sei stupido.
L: sarei pure stupido,ma nessuno le deve dare fastidio tranne me.
M: sei incredibile, però hai ragione e non mi dispiace che gli hai spaccato la faccia.
G: ora sei d'accordo con lui?
M: in un certo senso sì.
E: ma guarda te sti qua. Vabbè,non ne parliamo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 24, 2020 ⏰

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