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Dopo il tragitto in  macchina finalmente arrivarono  a casa di Adrien; le aprì la portiera e insieme si recarono verso l'entrata di casa. Una volta entrati Marinette rimase senza fiato da com'era enorme... ed erano solo nell'atrio. Adrien la stava osservando per tutto il tempo: ogni sua espressione, per lui, era perfetta e dentro di lui sentiva una sensazione stupenda... sentiva il bisogno di baciarla, ma non ci fece caso e proseguì il tour della casa. "Cavolo Adrien, hai una casa gigantesca; io mi perderei ogni due per tre" entrambi scoppiarono a ridere; "Bene Mari, è l'una, direi di mettere qualcosa nello stomaco che dici?" "Concordo, però ti aiuto a cucinare" "Ne sarei onorato". Dato che avevano voglia di dolce, optarono per preparare delle crepes alla Nutella; Adrien si occupava di preparare tutti gli ingredienti e pesarli, mentre Marinette mescolava il tutto, facendo a cambio con lui ogni tanto. Vederla così concentrata lo fece imbambolare per qualche minuto; in quel momento capì che non poteva più negarlo a se stesso: era innamorato di lei, però non sapeva se il suo amore fosse corrisposto quindi si limitò, per il momento a non dire nulla a Marinette, però iniziò a tastare il terreno per vedere come reagiva. Intanto lei non poteva immaginare cosa gli frullasse in testa ma Adrien fece una cosa che non dimenticherà: lui arrivò da dietro e l'abbracciò, spingendo  il bacino verso di lei. Subito sentì una fitta nello stomaco che le annebbiò la ragione: era partita. Sentiva una sensazione strana ma allo stesso tempo bellissima nelle parti intime... che poi si irradiò in tutto il corpo, fino ad arrivare al cervello e questo le fece scappare un mugolio di piacere. Ovviamente Adrien se ne accorse e istintivamente l'abbracciò più forte, facendosi scappare un sorriso; forse era un pensiero avventato ma si stava convincendo che Marinette fosse innamorata di lui... e non aveva torto. Anche lei ormai doveva smettere di mentire a sé stessa; era palese che fosse innamorata di lui ma entrambi non proferirono parola. Tuttavia quel silenzio era più che sufficiente per intendersi. Dopo aver mangiato, i due decisero di andare a fare una galoppata nei boschi e ci rimasero per tutto il pomeriggio; i loro capelli erano accarezzati dal vento e appena uno dei due si girava verso l'altro ogni cosa spariva... in quel momento c'erano solo loro due.                                                                                                                        Ormai erano le 7 di sera ma, visto che il giorno dopo era sabato e la scuola era chiusa, decisero di prendersela con calma e passare del tempo insieme; i due erano distesi sul prato, rilassandosi con il suono della brezza che accompagnava ogni sera il paesaggio della Camargue. In quel momento Marinette decise di avvicinarsi ad Adrien: voleva risentire quella sensazione che solo i suoi abbracci le sapevano dare. Lui l'accolse tra le sue braccia, baciandole la fronte; a quel gesto lei non riuscì a rimanere immobile e si accoccolò ancora di più: sentiva il suo battito, era tranquillo e le trasmetteva calma, sentiva il suo profumo che come sempre le mandava in tilt il cervello e sentiva le sue mani calde sul suo corpo. Tempo 5 minuti e si addormentò serenamente, sotto gli occhi vigili e innamorati di Adrien che cercava di non muovere un muscolo per evitare di svegliare quell'angelo dormiente.

Oltre le apparenzeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora