La mietitura

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Mi sveglio di colpo, a causa di un incubo: io che venivo estratta alla mietitura. Mi strofino gli occhi, cercando di calmarmi e cercando mia sorella Katniss con lo sguardo. Lei ha compiuto 19 e quindi non corre più il rischio di essere estratta, mentre io, avendo solo 15 anni, non sono completamente al sicuro.
Katniss si sveglia quasi subito e, con dolcezza, mi tranquillizza ed inzia a cantare a voce bassa, cullandomi con le note di quella ninna nanna.
Dopo un po' mi addormento di nuovo, ma stavolta in un sonno senza incubi.
Dopo un po' (non so di preciso quanto) vengo svegliata dalla voce di mia madre. Lei, dopo la morte di mio padre, è come svanita, anche se per fortuna ultimamente si sta riprendendo.
Mia madre mi fa vestire con un vecchio abito di Katniss e mi pettina i capelli.
Quando mia sorella torna dal suo giro nei boschi con Gale, mi guarda sorridendo e sistemandomi la camicia nella gonna, poi si veste ed anche lei si lascia pettinate i capelli da nostra madre.

Alle due in punto ci rechiamo in piazza, dove verranno estratti i tributi di quest'anno.
Dopo un po' arriva Effie Trinket, la donna con i vestiti e i capelli più colorati che io abbia mai visto, la quale esclama con una vocina stridula: "Felici Hunger Games e possa la fortuna sempre essere a vostro favore!".
Dopodiché il sindaco del distretto 12 legge lo stesso discorso di ogni anno e poi guardiamo il filmato. Il filmato racconta dei giorni bui, della nascita degli Hunger Games e della gratitudine che dobbiamo avere nei confronti di Capitol City. Sinceramente non ho mai dato retta a queste cose: credono davvero che grazie ad un filmato apprezzeremo la città che ogni anno ci porta via due vite innocenti?

Una volta finito il filmato, Effie esclama: "Prima le ragazze!" per poi avvicinarsi alla boccia di vetro contenente i nomi.
Io inizio a tremare, ma cerco di calmarmi pensando che il mio nome compare solo 4 volte.
Poi Effie legge ad alta voce il nome contenuto nel biglietto che ha appena pescato: "Primrose Everdeen".
Il mondo intorno a me sembra fermarmi. Sono stata estratta. Non può essere. Sto ancora sognando, tutto questo è solo un brutto incubo vero?
All'improvviso una voce mi riporta alla realtà, era mia sorella: "Mi offro volontaria come tributo".
Ma sapevamo entrambe che non glielo avrebbero mai permesso a causa della sua età. Katniss tenta di correre verso il palco al mio posto, ma due guardie la fermano e sento Gale che cerca di farla ragionare.
"Peggiorerai solo le cose credimi." sussurra il ragazzo.
Sono sempre stati ottimi amici e, cosa più importante, Katniss si fida di lui perciò decide di dargli ascolto e tornarsene in disparte.

"Venga pure sul palco signorina" dice Effie con un lieve sorriso sul volto. Quindi mi faccio coraggio ed inizio a camminare. I piedi sembravano sempre più pesanti, ma mi ritrovai comunque su quella piccola struttura di legno che il distretto 12 usava come palco per la mietitura.
La mia mente era vuota ma allo stesso tempo piena di pensieri.
E adesso?
Sarei morta?
Magari ho una possibilità di vincere.
No, ma che dico, non avrò speranza di battere nessuno in quell'area.
Quindi che si fa? Non mi resta che aspettare di morire?

Mi stavo ancora perdendo nei miei pensieri quando mi accorgo che Effie aveva già annunciato il tributo maschio si era appena fermato accanto a me. Un certo Peeta Mellark. Mi sembrava di averlo visto nella piccola pasticceria del distretto, quando io e Katniss ci fermavamo davanti alla vetrina per guardare quelle torte così belle e colorate, pur sapendo che non ci saremmo mai potute permettere di comprarne una.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 18 ⏰

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