Festa a sorpresa

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Ormai manca meno di un mese alla fine della scuola, un mese soltanto e ancora non ho detto ad Alex che presto sicuramente andrò via. Non so quanto ci vorrà, ma ovviamente me ne andrò perché i medici dell'ospedale mi hanno avvertita del netto miglioramento di papà, non so se sia del tutto pronto per tornare a casa ma è migliorato quindi significa che potrò tornare io.
Devo dirlo ad Alex ma non ne ho il coraggio.
Preferisco pensare ai miei ultimi giorni qui.
I manifesti del ballo di fine anno già tappezzano le pareti; ci sarà anche un tema, ovvero "la notte degli Oscar", questo vuol dire che chi vorrà potrà travestirsi da attore o attrice che ha vinto l'Oscar. Chissà quante Meryl Streep e Jack Nicholson ci saranno in pista!
Le cheerleaders sono già in fermento e le ragazze fanno congetture su quali ragazzi dovranno sedurre per farsi invitare.
Alcune ragazze del primo anno, hanno puntato Alex, ma sfortunatamente per loro, la fortunata sarò io.
《Quest'anno sono fortunata, Logan era il miglior ragazzo che mi potesse capitare》dice trasognata Janet.
Ultimamente è stressata per la gravidanza e sta iniziando ad ingrassare perciò si lamenta tutto il tempo del fatto che i vestiti le vadano stretti, e non ha più voglia di yogurt alla banana. Inoltre spera che nessuno lo noti; l'ho rassicurata sul fatto che sembra semplicemente che abbia preso peso. La pancia non è ancora così rotonda da credere che sia incinta.
《Dovrò comprarne uno di almeno una taglia in più e sfigurerò per la foto》sbuffa riferendosi al vestito per il ballo.
Capisco che non deve essere semplice e lo sarà ancora meno quando nascerà il piccolo. Lei e Logan non vogliono sapere il sesso, anzi, lui avrebbe voluto ma spera che sia maschio perché ovviamente "una femmina darà più problemi, inoltre so che piangono di più", e perché "un padre deve tenere alla larga possibili spasimanti pronti a rubarti le attenzioni della bambina": testuali parole!
Almeno sembra aver preso seriamente il ruolo di padre.
Al tavolo notiamo lui, Alex e Liam  intenti a confabulare.
Chissà quale catastrofe mondiale staranno progettando!
《Cosa avete da nascondere?》domanda Janet, interrompendoli.
《Oggi è il compleanno di Cole e volevamo organizzargli una festa, ne stiamo parlando prima che arrivi per metterci d'accordo》risponde Liam.
《Già, ma non troviamo nulla da fare》fa eco Logan sbuffando.
E inizia ad elencare tutte le cose che hanno già fatto negli anni precedenti, tra cui anche una serata al casinò, ma essendo ancora minorenni, finirono col farsi gettare fuori.
Io penso a qualcosa.
《Prima di tutto, dobbiamo invitare un bel pò di gente》inizio.
《Wow, senza di te non ci saremmo mai arrivati amore!》risponde sornione Alex e io gli tappo la bocca.
《Prima pensiamo agli invitati》continuo. Logan e Liam avvertiranno i suoi compagni di corso e i loro, Alex domanderà a qualche altra loro conoscenza in comune.
《Voglio invitare anche David》dico e Alex quasi salta dalla sedia.
《È necessario? Non è nostro amico》.
《Però mio si, poi potrebbe spargere la voce. Cerca di essere comprensivo》insisto e lui prorompe in uno sbuffo sonoro.
《Perfetto, così ci ritroveremo non uno ma un intero gruppo di nerd affettati》.
《Ti proibisco di aggiungere altro, altrimenti mi darò all'astinenza》.
Lui spalanca gli occhi.
《Puoi invitare chi vuoi piccola, anche il preside se ti fa piacere》cambia espressione in un sorriso enorme.
Bene, minacciare Alex di astinenza è l'arma giusta per convincerlo a fare tutto ciò che voglio.
È dal giorno dopo il concerto che penso a come ripagare il favore, perciò ho comprato in segreto due biglietti per la partita dei Los Angeles Chargers che si terrà il mese prossimo. Ho pagato una fortuna ma sono stati soldi ben spesi. Non so quanto tempo ancora ci rimane, ma conto di rimanere qui almeno fino al mese prossimo.
《Cosa regalerete a Cole?》.
Vogliono comprargli un casco nuovo e una nuova uniforme per giocare, compresi guantoni e scarpe.
《La sua ormai è troppo vecchia》dichiara Logan.
Io e Janet partecipiamo al regalo.
《Okay, ci rimane da pensare il posto, l'ora e cosa fare》dico.
Praticamente tutto in realtà.
Logan mette a disposizione casa sua, i suoi partiranno per il weekend.
Io e Janet andremo a comprare il regalo oggi pomeriggio, mentre i ragazzi spargeranno la voce.
《Shh》intimo quando vedo Cole dirigersi al tavolo.
《Sembrate sconvolti》constata.
Noi cerchiamo di sembrare disinvolti.
Dopo scuola mi fermo in cortile con David per parlargli della festa.
《Lo so che te l'ho detto con poco preavviso, ma ci terrei che tu partecipassi. Puoi portare anche i tuoi amici》.
Sembra riluttante, credo più per colpa dei trascorsi con Alex, ma alla fine riesco a convincerlo; sono brava nel persuadere le persone.
Alex mi fissa da lontano, senza quasi neanche battere ciglio, come per non perdersi nessun mio movimento.
Rido della sua espressione, sembra un mastino.
《Dovevi invitarlo per forza?》ricomincia. Non vedo cosa ci sia di male.
Mi informa che ci sarà anche Olivia e lo guardo subito con disappunto.
《Non l'ho invitata io, Cole la conosce. E fino a prova contraria, anche tu hai invitato David sapendo che non mi faceva piacere》.
Okay siamo pari!
Non voglio sprecare tempo a battibeccare. Non so nemmeno quanto tempo ci rimane insieme e ormai questo pensiero è un tarlo.
L'equipe medica dell'ospedale mi ha mandato una seconda lettera per avvertirmi del miglioramento di papà e io gliel'ho addirittura nascosta, quando avrei dovuto cogliere l'occasione per dirglielo.
In realtà credo che se lo aspetti, ma non voglio che venga colto di sorpresa. Si merita di saperlo. Tutti sappiamo che la mia vita non è qui. Il problema è che non voglio rovinare il tempo che ci resta.
Ci ho riflettuto e la nostra unica speranza è una relazione a distanza.
Devo dirglielo quanto prima anche se non penso sarò mai pronta.
Non sono pronta a lasciarlo andare.
Se gli dicessi che ci rimane poco, sprecheremmo i nostri ultimi giorni insieme. Sarà di sicuro influenzato dal fatto che da un momento all'altro me ne andrò.
Perché dovrò farlo, non posso abbandonare mio padre.
New York è la nostra casa.
Devo rinunciare per forza a qualcuno che amo.
《A che pensi?》.
《A che cosa indossare》mento.
《Non qualcosa per cui poi dovrei prendere a pugni chiunque ti guardi il culo》.
《Allora credo proprio che prenderai a pugni molta gente》ribadisco.
Dopo l'incidente, Megan ha vietato ad Alex di usare la moto, infatti gli nasconde le chiavi, che però lui riesce sempre a trovare, infatti, dopo essere uscita di casa presto stamattina, siamo sgattaiolati via con essa.
È peggio di una guardia carceraria ma non posso darle tutti i torti.
Una volta a casa, aiuto Alex a sistemare camera sua, dato che lui e le pulizie non vanno d'accordo.
Mentre piego le sue maglie per metterle nell'armadio, mi lancia un cuscino dritto in faccia.
《Sei impazzito!》grido; non sono veramente arrabbiata.
Prendo subito il cuscino che mi ha lanciato e di conseguenza glielo tiro addosso.
《Sei vendicativa》risponde.
Ovviamente!
Non si arrende, mi prende in braccio su una spalla e mi solletica. Quante volte ancora potremo farlo prima di andarmene? No, non devo pensarci per forza adesso.
Gli lancio addosso le sue maglie, che avevo appena sistemato.
《Mi fai davvero paura》ridacchia.
Alla fine mi libero dalla sua presa.
Mi lascio ricadere sul suo letto e lui viene accanto a me.
Affondo le mani nei suoi capelli, che ha fatto ricrescere copiosamente per colpa della ferita; non vuole che si veda e non lo biasimo. Ogni tanto ripenso a quei momenti in cui ho creduto di perderlo per sempre.
Se fosse successo veramente me ne sarei dovuta andare senza neanche poterlo salutare. Avrei convissuto con questo peso.
《Sam, so quando menti.
Mi dici che cosa ti preoccupa?》insiste. Come posso mentirgli proprio ora quando sono stata la prima a chiedergli sincerità.
Come posso farlo guardandolo negli occhi. Devo dirglielo.
Sto per rispondergli quando mi blocco.
Non posso rischiare di perderlo.
Non voglio dargli grattacapi inutili.
《Ti sto solo guardando. Sei il fidanzato più bello del mondo》.
Lui ne sembra soddisfatto.
Mi domando se mi avrà creduta.
Mi bacia e d'improvviso mi assale l'eccitazione.
Lo voglio, adesso, per sempre.
Credo che non ne avrò mai abbastanza di lui.
Strano! Appena qualche mese fa, non avrei creduto di poter pensare una cosa del genere.
Mi poggio sulle sue gambe, i miei capelli gli ricadono sulle spalle. Li accarezza poi passa alle labbra.
Gli tolgo la maglietta, lui invece armeggia per slacciarmi il reggiseno, poi lo lancia al di là della stanza.
《Wow!》.
《Sono il migliore!》risponde sicuro.
Questo mi fa un pò ridere.
《Ti voglio》gli sussurro all'orecchio.
Lui mi sposta rapidamente dalle sue gambe e procede con me sotto di lui; vuole slacciarmi il pantalone.
Ha le mani sudate e i bottoni non lo aiutano.
Faccio al posto suo e velocemente faccio scendere il tessuto fino alle ginocchia poi lui me lo sfila completamente. In rispetto alla prima volta, ora sono molto più sciolta con lui.
Guardo i suoi tatuaggi, ogni volta mi fermo a scrutare ogni sua parte del corpo specialmente adesso perché voglio che ogni centimetro della sua pelle rimanga impresso nella mia mente.
Mi bacia il collo, le spalle e il seno.
Inizio a respirare affannosamente.
Gli stringo le braccia intorno al corpo.
Lui si toglie i pantaloni e finalmente sento i nostri corpi nudi a contatto.
Mi accarezza delicato il viso poi passa all'interno coscia.
Dei brividi percorrono il mio corpo.
Io apro leggermente le gambe e lascio che stuzzichi le mie parti più piacevoli a tratti lentamente e a tratti velocemente.
Caccio un gemito e lui sembra compiacersi.
Gli piace quando riesce a farmi piacere.
Io incrino la schiena e lui ritorna a baciarmi il collo, lo morde delicatamente e poi gioca con la lingua. Io lo bacio, voglio fare mie le sue labbra.
I nostri corpi e le nostre menti sono fatti per incastrarsi perfettamente.
Quando siamo nudi, sento come se ci fondessimo. Perché io e lui siamo un incastro perfetto.
Presto mi fa sua, non aspettavo altro.
Il calore sale.
Lui geme.
Entra ed esce con più frenesia e io involontariamente gli imprimo le mie unghie nella schiena. Non sembra sentire dolore, anzi gli piace.
Il suo pizzico di perversità mi eccita.
Voglio prendere l'iniziativa perciò risalgo sopra di lui.
È nudo sotto di me e mi piace.
Ricordo la nostra prima volta: per un secondo esitai, avevo paura e lui mi sembrava troppo per me, però poi lo accolsi in me e fu la cosa più giusta che potessi fare.
È stata la notte più bella della mia vita.
Mi muovo sopra di lui e lui mi stringe i fianchi.
Gemiamo insieme.
Sento che sto per arrivare al culmine. 
Credo che fare l'amore con lui sia un'opera d'arte.
Gli bacio ogni centimetro di pelle mentre ci stringiamo le mani, come a non volerci più staccare.
Alex mi ha fatta sentire infinita, ma non posso che provare una punta di malinconia perché so che tutto questo prima o poi finirà.
Mi concentro sui nostri corpi stretti, avvinghiati.
Siamo sudati.
Mi sento viva. La mia mente si proietta immediatamente a me e lui sulla sua moto, con lui alla guida mentre io gli cingo i fianchi con le gambe.
Raggiungiamo il piacere insieme; mi piace sentire le nostre voci che si confondono chiamando l'uno il nome dell'altro in sintonia.
Mi sento appagata. Sono sua e comunque vada lo sarò per sempre. Alex rimarrà la persona più speciale che abbia mai conosciuto, colui di cui mi sono innamorata per la prima volta. Non posso pensare di sostituirlo con un altro.
Cado accanto a lui.
《Wow...sei stata fantastica》dice ansimando.
Perché ho l'impressione che questa sia stata la nostra ultima volta insieme? Mi sembra quasi un addio.
Probabilmente lo diventerebbe se gli raccontassi della lettera dell'ospedale.
Dopo un paio d'ore ci decidiamo a lasciare il suo letto. Jack ha fatto la guardia tutto il tempo, coccolandoci. Almeno a New York, avrò un ricordo tangibile di Alex.
Mi faccio rapidamente una doccia, devo andare a comprare il regalo per Cole e sono già in ritardo, ma quando sto per uscire di casa, Alex esce dalla stanza con solo i boxer indosso e suo padre è fermo in mezzo al corridoio, con lo sguardo rivolto verso le lenzuola sgualcite della camera di Alex. Ci guarda perplesso.
《Non faccio domande》alza le mani e chiude la porta della stanza.
Tutti e tre sorridiamo imbarazzati.
Mi sembra quasi irrispettoso approfittarmi della loro ospitalità in questo modo.
Più tardi Janet piomba letteralmente qui a casa perché non sa cosa indossare, perciò ha portato qualche vestito in una busta sperando gli dia qualche consiglio.
Più che altro le sta tutto stretto sui fianchi, infatti ha fatto modificare qualche vestito facendoselo allargare.
《Forse questo mi starà bene》dice e ne prende fuori uno nero di pizzo.
Se lo misura ed effettivamente la pancia non le si nota.
《Tra poco dovrai iniziare ad indossare quelli premaman》.
Lei sbuffa.
《Non mi ci far pensare, già mi sento una palla, figurarsi dal quinto mese in poi! Secondo te come starei con gli abiti premaman?》domanda.
《Come ogni donna incinta》
rispondo ridendo.
Alla fine opto per il vestito che mi ha regalato Alex. Ricordo che rimase con me per ore quel pomeriggio, solo per farmi contenta.
È un modo per ricordarmi che stiamo ancora insieme.
Quella è stata la nostra prima uscita e credo avesse lo scopo di avvicinarsi a me.
Janet cerca di farsi entrare dei tacchi, la gravidanza le ha fatto gonfiare leggermente le caviglie.
Intanto parliamo della festa.
《Alle nove dovrebbe arrivare il fattorino della pizza e alle nove e mezza i ragazzi che monteranno la consolle》.
È stata una fortuna all'ultimo minuto trovare chi venisse a montarci la consolle, la pista da bowling e l'apparecchiatura per il karaoke.
Dopo esserci agghindate per bene come se dovessimo essere ospiti della regina Elisabetta d'Inghilterra, Liam passa a prenderci. In effetti, non mi sento molto a mio agio, soprattutto per i tacchi a spillo su cui spero di non razzolare e per un attimo penso di correre dentro a cambiarmi.
《Sam, sai che adoro questo vestito ma sei un pò troppo in vista》sussurra Alex.
《Almeno dopo sarà più facile da togliere》rispondo allusiva, alche lui sembra immediatamente cambiare espressione.
Mentre Liam mette in moto, notiamo Megan correre nel vialetto per raggiungerci, ci raccomanda di non fare bravate e di non ubriacarci; è soprattutto rivolta ad Alex che sbuffa copiosamente.
《Al, tua mamma è diventata pazza》ammette Liam con gli occhi spalancati.
《Lo è sempre stata ma questa volta di più》ride.
Come biasimarla! Suo figlio le ha fatto passare le pene dell'inferno.
Arriviamo davanti la villa di Logan alle otto in punto. Non avevo mai visto casa sua ma di certo è invidiabile. Abita in un tranquillo quartiere residenziale con villette a schiera e giardini immensi.
Siamo i primi ad arrivare, quindi senza perdere tempo, posizioniamo le diciannove bottiglie di alcol che variano dalla vodka liscia al bourbon che abbiamo comprato una accanto all'altra sul tavolo, e mi viene da ridere al pensiero della raccomandazione di Megan.
Mi diverto a creare una torre con i bicchieri che tanto distruggeremo subito, poi io e Janet attacchiamo al muro un cartellone con scritto "buon compleanno", anzi, lei mi passa le puntine e io salgo sulla scala, dato che è meglio non faccia sforzi. 
Logan invece ha avuto il compito più difficile: convincere Cole a venire qui.
Intanto iniziano ad arrivare gli invitati, tra cui David, che però non ha portato nessun amico.
《Eccoti finalmente》lo rincorro.
È vestito elegantemente, con una camicia color crema e dei jeans neri.
Il suo colorito pallido risalta meno.
Mi porge un pacchetti regalo.
《Pensavo fosse giusto non presentarmi a mani vuote, è una sciocchezza》.
《Non dovevi》.
Apprezzo il pensiero, dopotutto credo che lui non sopporti nemmeno la metà delle persone presenti qui.
Guardo Alex, sta parlando con Olivia ma nel frattempo mi controlla da lontano con la coda dell'occhio.
Quella gatta morta non ha perso tempo!
Lo scopro però, venire verso di noi e spero non faccia una scenata.
Ci interrompe ma sembra piuttosto pacato, invita David a poggiare la giacca sull'appendiabiti poi per non farlo sentire fuori luogo lo prende con sé per sistemare le ultime cose.
Lo so che lo ha fatto soprattutto per allontanarlo da me, basta solo che in segreto non lo prenda a pugni.
Suona il campanello e in silenzio Alex guarda dallo spioncino per assicurarsi che non siano Logan e Cole; è il fattorino con le pizze.  Subito dopo arrivano i ragazzi che montano consolle e altro, alla perfezione; a lavoro finito ci spillano cinquanta dollari.
Cole dovrebbe arrivare a momenti, infatti qualcuno spegne la luce, così ci nascondiamo chi dietro la porta, chi dietro al divano o dietro mobili vari, e in silenzio aspettiamo che lui e Logan entrino dalla porta.
Dopo un paio di minuti, sentiamo la maniglia girare e appena entrano accendiamo la luce e gridiamo in coro un sonoro "sorpresa".
Lui è stupito.
《Wow! Grazie ragazzi, adesso capisco perché mi hai tenuto impegnato tutto il giorno》si rivolge a Logan.
Si guarda intorno per vedere la casa allestita e ride alla vista della mini pista da bowling.
《Siete fantastici》.
Tutti gli saltiamo in braccio fino a farlo cadere.
Velocemente si va a cambiare con dei vestiti puliti e qualcuno da il via ai festeggiamenti stappando una bottiglia di spumante quando ritorna.
Dalle casse bluetooth un nostro compagno di corso fa partire della musica remixata.
Alex inizia una sfida a bowling e mi diverto a guardarlo cercare di battere gli avversari; è davvero competitivo e lo diventa ancora di più quando David si unisce al gioco. Olivia con il suo animo da cheerleader fa il tifo per Alex mentre di nascosto le lancio occhiate truci.
In realtà, quasi tutti parteggiano per il quarterback della scuola ma alla fine, David lo batte, sebbene si stringono lo stesso la mano con grande sorpresa.
《L'ho lasciato vincere》dice togliendosi la giacca sicuro di sé.
È ancora più divertente perché non ammette di essere stato battuto.
Cole invece in cucina, sta sfidando alcuni suoi amici a chi beve più bicchieri in pochi minuti, è già mezzo ubriaco.
Barcolla ma è ancora in piedi.
Alex va ad assistere e probabilmente a partecipare e si esalta quando qualcuno propone un "non ho mai".
Io mi raccomando di non esagerare.
《Non preoccuparti, so badare a me stesso》.
Spero non siano le ultime parole prima di cadere in coma etilico.
La festa procede bene, David sembra divertirsi, Cole cade mezzo morente sul pavimento mentre alcune ragazze gli ballano intorno e Alex se la ride.
Janet è seduta sul divanetto in sala con aria stanca. Mi siedo accanto a lei.
《Vorrei poter mangiare qualcosa senza dover avere la nausea》dice stremata.
All'improvviso salta su:《guarda》. Mi fa vedere un articolo sul cellulare che parla dell'arresto di Derek e del suo amico per aver aggredito due ragazze come avevano fatto con noi; loro hanno avuto il coraggio di denunciarli.
《Bene, si meritano di marcire in prigione》dichiaro.
Una ragazza ci mette in mano due bicchieri di alcol, io assaggio ma è davvero troppo forte. Credo sia vodka liscia.
Logan si precipita verso di noi e toglie il bicchiere dalle mani di Janet alla velocità della luce.
《Tu non puoi bere》gli ricorda ma la cosa che fa più ridere è che anche lui è un tantino brillo.
《Infatti non stavo bevendo》sbuffa lei.
Lui le mima il gesto del "ti tengo d'occhio" poi ingerisce anche quello che c'è nel suo bicchiere.
Ridiamo.
《Logan sarà un bravo papà》ammetto, Janet è contenta di potermi dare ragione. Peccato che non lo constaterò mai.
Improvvisamente mi assale l'angoscia, ci sono giorni in cui vorrei piangere, perché ormai mi sono affezionata a questa vita e alle persone che ne fanno parte e che per poco ne faranno ancora.
Sospiro così forte che mi potrebbero aver sentito anche a chilometri di distanza.
Ho bisogno di una boccata d'aria, mi alzo per dirigermi fuori in giardino.
Sta piovendo ma lo ignoro.
《Che ti è preso Sam? Ti sei incupita tutto d'un tratto》. Scopro che Janet mi ha seguita.
Faccio un respiro, come a voler prendere coraggio e sputare tutto fuori. A qualcuno dovrò pur dirlo.
《Tra poco dovrò andarmene》incomincio.
Lei non sembra battere ciglio, ce lo aspettavamo tutti del resto, solo che per Alex sarà difficile da accettare.
《Lo so perché fortunatamente mio padre sta migliorando.
Solo che non vedrò più nessuno di voi, non rivedrò Alex, non ci sarò per la scelta del college, per la nascita del bambino e per tutte le altre cose. E la cosa che più mi uccide è che non so ancora come dirlo ad Alex perché vedere il suo sguardo quando gli dirò "devo andarmene per sempre" mi divorerà dentro. Non voglio lasciarlo, non voglio vederlo ricadere nello sconforto; lui con me è cambiato e sapere che questo lo farà soffrire...beh, è disarmante.
Ho paura possa perdersi senza di me.
Questa sarà un'altra serie di legami che dovrò lasciarmi alle spalle. A New York ritroverò la mia vecchia routine, il problema è che anche questa mi piaceva, mi ero abituata e non lo avrei mai creduto》.
Il senso di solitudine mi divorerà.
Forse mi ero abituata anche troppo.
Mi piaceva svegliarmi con la consapevolezza di un nuovo giorno insieme ad Alex e che la sera ci saremmo ritrovati, accoccolati nel letto. Seppur papà mi è mancato come l'aria, non avrei mai pensato di voler rimanere qui.
《Non avrei mai dovuto innamorarmi di lui, non dovevo lasciare che accadesse, sapevo che prima o poi avrei dovuto lasciarlo. Forse avrei dovuto cogliere l'occasione quando ho saputo della scommessa.
Lui è stato l'errore più bello che abbia commesso, peccato che debba finire e lui neanche lo sa》a queste parole asciugo una lacrima, il sapore salato è il sapore amaro dell'ennesima volta in cui dovrò dire addio ad una parte della mia vita.
Lei mi ha ascoltata fin ora, senza dirmi nulla, poi mi abbraccia.
《Mi mancherai tantissimo, tu sei stata la prima persona vera e gentile che ho incontrato Sam, ma tuo padre potrebbe bussare alla porta da un giorno all'altro. Devi dirglielo》.
È così facile parlare.
Come faccio a lasciarlo per la seconda volta e questa volta per sempre sapendo che non è voluto da me?
《Dirmi cosa?》.
Alex è dietro di noi.
Mi viene un tonfo al cuore.
Ha un'espressione interrogativa.
Janet ci lascia da soli.
Il suo viso è illuminato dal lampione in giardino e con il cappotto si protegge dalla pioggia.
《Avevo bisogno di aria, lì dentro c'è puzza di fumo》.
《Piove Sam, rientriamo》dice.
È così difficile.
"Diglielo"dice la mente.
"Amalo e basta" dice invece il cuore.
《Tu vai, io aspetto ancora un pò》rispondo e mi volto. Non voglio rischiare di guardarlo negli occhi e perdermici di nuovo oppure scoppiare a piangere.
Mi passano davanti agli occhi tutti i nostri momenti insieme come a volerli riordinare nella mente, dal nostro primo incontro ad ora.
Lui era così perfetto nelle sue imperfezioni. Mi sono innamorata di lui quando ho capito che eravamo fatti per completarci. Io acqua e lui fuoco.
Sento che con la sua giacca ci ripara entrambi dalla pioggia, poggiandomela sulle spalle.
《Non vai dentro?》.
《Aspetto con te》risponde.
La sua vicinanza in questo momento è fondamentale ma mi rende anche più difficile pensare a quando arriverà il fatidico momento dell'addio.
《So che qualcosa ti assilla Sam, ormai ho imparato a capirti, solo che non so ancora cosa. Quando vorrai dirmelo io ci sono》confessa.
Non potevo evitare che sospettasse; è il momento giusto per dirgli tutto eppure non lo faccio. Non posso rovinargli la festa.
Penso che se continuerò ad accampare scuse il momento giusto non arriverà mai.
So che quando lo verrà a sapere si arrabbierà di più e sarà troppo tardi e che comunque finiremo per discuterne, ma non ora. Devo accontentarmi di stare bene adesso, perché è il presente e devo pensare a noi in questo momento, perché preferisco godermi questi momenti così come sono che rovinarci questi giorni insieme da una cosa che non si può evitare.
Lo bacio perché non posso fare altro.
Lui sembra essere preso alla sprovvista.
Rimaniamo così, sotto la pioggia, non curandoci del freddo. L'acqua che cade su di noi e il lampione che illumina i suoi lineamenti rende tutto più romantico.
È come se il cuore si stesse aprendo e stesse facendo entrare il suo amore.
Con Alex mi sento capita.
Vorrei che la mia vita non fosse stata stravolta, perché mi ha costretto a dire addio e mi costringerà a farlo un'altra volta.
Sono stata divisa tra due mondi, tanto che a volte mi sono domandata chi fossi perché è stato come avere due vite, quella con la mia famiglia e quella con la famiglia di Alex che presto è diventata anche la mia.
Non mi pento di averlo conosciuto sebbene in circostanze del tutto tristi.
Ci stacchiamo.
Lui mi attira a sé per abbracciarmi.
Poggio la mia testa sul suo petto e sento il suo cuore battere e ad ogni battito anche il mio aumenta sempre di più il ritmo.
Quando Liam ci interrompe, rientriamo.
Alcuni invitati, membri della squadra, si stanno improvvisando cantanti; mentre David sta facendo una sfida con un Cole ubriaco alla playstation, collegando una chitarra giocattolo.
《Quello era il mio gioco preferito》si lamenta Logan e fa ridere tutti. Anche lui è più ubriaco di prima e Janet lo sta sorreggendo.
Almeno David si sta divertendo.
Ora che ci penso non ho toccato alcol.
Inizio a bere qualcosa e Alex mi raccomanda di fare attenzione.
《So badare a me stessa》rispondo proprio come aveva fatto lui.
Capisco che non abbia voglia di portarmi in braccio completamente ubriaca.
Sorrido al pensiero di quella prima notte, si prese cura di me sin da subito seppure mi avesse fatto credere indifferenza.
David viene verso di me.
《Bella festa, credevo peggio, però questa sfida l'ho persa》.
《L'importante è divertirsi》dico poi gli offro da bere ma lui declina l'offerta.
《Non bevo, sono astemio》.
Infondo anche David mi mancherà, con la sua semplicità e i suoi modi gentili. Lo abbraccio e sembra non capire, poi ricambia senza fare domande.
Voglio godermi la serata e provare a non pensare a quanto tempo ci vorrà prima che saluti tutti loro, perciò inizio a radunare gente e inizio a cantare qualche canzone stonata al karaoke mentre agito la testa a destra e sinistra.
La serata passa senza che io me ne accorga e alla fine cedo all'alcol ignorandone il sapore; mi gira leggermente la testa. Io e Janet ci sfidiamo a bowling, vince lei, poi contro una certa Jessica del corso di latino vinco io, improvvisando un balletto su Just Dance.
Alla fine Alex deve togliermi la bottiglia di mano.
Dopo aver cantato un orribile versione alcolica di "tanti auguri" e aver aperto i regali tra cui una confezione di profilattici, tutti gli invitati iniziano ad andare via.
《Cazzo, sono le tre del mattino》constata Liam.
《Siamo stati fortunati che i vicini non abbiano chiamato la polizia per disturbo della quiete pubblica》ridacchio biascicando per colpa dell'alcol. Non credevo di aver bevuto così tanto.
Sarebbe bizzarro che Alex andasse in galera per degli schiamazzi dopo essersela scampata con le gare.
《In questo periodo dell'anno sono quasi tutti in vacanza in Italia, rimangono solo i signori Wilson, ma sono una coppia di novelli sposi perciò fanno festa un giorno si e l'altro pure, loro non daranno problemi. Il vero problema saranno i miei》spiega Logan.
Io girovago per la stanza poi mi metto seduta sulla scalinata a chiocciola ad osservare gli altri sfrattare tutta la sporcizia.
《Mia mamma mi ucciderà》dice quest'ultimo con una nota di preoccupazione nella voce, anzi direi terrore.
Mi poggio al muro per non cadere e scoppio a ridere senza un motivo.
Alex mi guarda interrogativo.
《Hai bevuto come una spugna, cazzo devo riportarti a casa》. Mi aiuta a rialzarmi e io mi getto su di lui di proposito.
《Hai dei bellissimi capelli, anzi no, sei brutto e cattivo!》ammetto continuando a ridere mentre gli passo le mani nei capelli per arruffarglieli.
Lui cerca di legare i miei in una coda, effettivamente avevo il collo madido di sudore ma io scappo alla sua presa.
《Dai, sta ferma》mi richiama.
《Al, riportala a casa, qui finiamo noi》avverte Liam poi gli lancia qualcosa.
Lui mi solleva come se pesassi nulla e mi porta fuori.
Io continuo a sghignazzare e agitarmi.
《Sei fortissimo amore, sollevami così anche domani e dopodomani》non so quello che sto dicendo e lui mi posiziona sui sedili posteriori dell'auto.
《Che stai facendo, rubi una macchina? Questa non è tua...sei un ladro. Già, lo sei, hai rubato anche il mio cuore》.
Lui sorride.
Sulle prime non capisco perché.
Poi mi rendo conto che gli ho detto che mi ha rubato il cuore.
Che frase sciocca.
《Non rubo niente》mi punta le chiavi dell'auto accanto al viso.
《Non ho rubato un'auto, non sono ancora arrivato a quel punto》dichiara.
Io mi rannicchio nel sedile e apro tutto il finestrino per evitare di soccombere al caldo.
《Adesso cerca di stare calma》aggiunge poi mette in moto.
Guida piano, rispetta i semafori gialli e non è da lui, così lo incito ad andare più veloce ma lui mi ammansisce.
Ad ogni curva sento dei conati, così  mi stendo sui sedili cercando di non vomitare, non riconosco neanche di chi sia l'auto. 
La testa ora gira di più.
Dice qualche altra cosa ma tanto non riesco a sentirla perché in poco tempo crollo.....

ALEX
Entro in casa con Sam in braccio, è la seconda volta che si ritrova a dover smaltire la sbronza, ormai sono abituato a portarla in braccio su per le scale. In realtà, quando passiamo tutto il tempo insieme e si addormenta in macchina e poi mi tocca prenderla di peso e trasportarla fino nel suo letto, è il mio momento preferito della giornata.
Anche se sembra impossibile, quando dorme ha un'espressione talmente dolce e rilassata che mi dispiace svegliarla.
Ne ha passate talmente tante che sarebbe ingiusto toglierle anche l'unico momento che ha per non pensare a quello che le è successo. Inoltre, ho qualche minuto in più per contemplare la sua bellezza e quando dorme è la creatura più bella che abbia mai visto; è bella perfino da ubriaca, ed era bella perfino nel dolore.
Lei è pura poesia.
Potrei amare una persona più di così, più di quanto ami lei?
No.
Credo di sapere perché è così pensierosa da giorni, ma non sono capace di ammetterlo a me stesso e forse neanche lei.
Vorrei me lo dicesse così da potermene fare una ragione perché non voglio essere colto alla sprovvista ed essere costretto a dirle addio.
So che succederà, ne eravamo consapevoli dal primo momento in cui ha messo piede in casa, solo che non pensavo mi sarei innamorato della mia coinquilina inaspettata.
Se solo penso che dovrà andarsene, già ne sento la mancanza.
Sam era la mia cura ed ho paura che una volta che sarà lontana, io possa tornare ad autodistruggermi.
Sono migliorato soprattutto per lei, che era l'unica cosa sensata che avevo, perciò senza di lei, non avrò più nessuno per cui essere migliore.
Per un secondo, penso di andare con lei; una volta preso il diploma, potrei rifarmi una vita ovunque.
L'unico ostacolo è che lei starà con suo padre, si prenderà cura di lui e io non posso fungere da incomodo. Inoltre, il college mi ha già selezionato, e alla fine di questa estate, farò parte di una delle migliori università d'America.
In realtà, per lei potrei cambiare interamente il corso degli eventi, ma non so quanto lei sia disposta a cambiare per me.
Cosa farò a New York mentre lei tornerà alla sua vecchia vita?
Dio solo sa quanto mi mancherà.
Vorrei già gettare fuori il dolore ma mi trattengo.
Almeno fin quando lei sarà ancora con me.
La metto a letto e dopo averle infilato il pigiama le copro il corpo rannicchiato.
Senza accorgermene qualche lacrima finisce sulle lenzuola, ma che asciugo immediatamente.
Il proposito di essere forte non è del tutto riuscito.
Sto per andarmene, lei però sussurra qualcosa.
Un debole "rimani qui".
Un desiderio espresso nel sonno? L'effetto dell'alcol?
Non mi importa.
Non posso non accontentarla.
Rimango con lei tutta la notte cercando di non pensare al fatto che non potremmo più farlo.....

SAM
La luce fioca che penetra dalla finestra e che illumina debolmente la stanza, illumina i contorni del suo viso.
Abbiamo dormito insieme tutta la notte.
Non resisto e lo bacio.
Si sveglia sorridendomi; è così bello appena sveglio la mattina con il ciuffo spettinato, l'espressione assonnata.
Lo rendono così naturale, perfetto.....

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