Fuga

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Se la meritava una cena? Le ore passavano e Sanem non si decideva. Era fortemente tentata di accettare, ma le sembrava di continuare a fare dei torti a Can. Proprio in quel momento arrivò un suo messaggio sul cellulare: "Cena dell'ultimo minuto questa sera...tu come stai?"

"Meglio amore! Ricordami di bere solo acqua la prossima volta! Dove vai a cena?" rispose Sanem.

"In un ristorante in centro...ci sentiamo più tardi! Ti amo!" concluse Can sempre per messaggi.

Considerato che anche Can non sarebbe stato a casa,si convinse ad accettare l'invito di Kemal. Si preparò,prese un taxi ed arrivò puntuale al ristorante. Si trovava in pieno centro ad Istanbul ed era abbastanza lussuoso,quindi si complimentò per la scelta dell'abito lungo,di seta rossa,che aveva preso in prestito da sua sorella Leyla. Chiese al ragazzo in reception di Kemal Kumar e fu accompagnata ad un tavolo dove seduto trovò non lui, bensì un'altra persona di sua conoscenza.

"Can?!" disse Sanem perplessa.

"Benvenuta amore! Che c'è,mi pari sorpresa...ti aspettavi di trovare qualcun altro?" le chiese Can con uno strano sorrisino stampato sul viso.

"Ecco, io veramente ..."

"Fammi indovinare: hai ricevuto un messaggio firmato Kemal con l'indirizzo di questo ristorante e l'orario della cena e hai pensato che avresti trovato lui ad attenderti" 

"Come fai a saperlo?" chiese Sanem sempre più confusa sedendosi di fronte a Can, temendo di ascoltare qualcosa che non le avrebbe fatto affatto piacere. 

"Ho organizzato tutto io! Come ho fatto anche prima di questa sera" le disse Can guardandola serio. 

"Che vuoi dire?"

"Mi fa piacere che tu non abbia capito nulla,era proprio quello che volevo"

"Che stai dicendo Can?"

"Che ho organizzato tutto dall'inizio Sanem: Kemal non è un regista,ma un poliziotto dei servizi segreti che ho ingaggiato per liberarmi di Fabbri! Si chiama Ilker Erdogar , Kemal Kumar è solo il suo nome di copertura!"

Sanem sgranò gli occhi.

"Un poliziotto? Quindi tu e lui non siete vecchi amici?"

"No, ho conosciuto Ilker solo poco tempo fa. Come hai potuto credere che permettessi ti riaccompagnasse a casa l'altra sera? È uno dei nostri momenti di intimità, so solo io quanto mi è costato! Ma il fatto che tu avessi bevuto poteva essere un modo per farti parlare più facilmente e Kemal è bravo a convincere le persone a parlare!"

Già, Kemal (o forse dovrei dire Ilker) è proprio bravo a far fare alle persone quello che non vogliono, o forse che vogliono ma non hanno il coraggio di fare, pensò Sanem.

"Can... tu sai tutto?"

"Sì Sanem, so del profumo e non potevo lasciartelo fare".

"Come lo hai capito?"

"Me lo ha detto Leyla ... ho dovuto quasi costringerla ma alla fine ha parlato"

"Leyla? Oh,bene! Quindi mi avete ingannata tutti ...da quanto va avanti questa storia?"

"Dalla sera del party per la serie in cui recita Osman"

"Era finto anche quello?"

"No, il party era vero, ma il regista non è Kemal ovviamente" 

"Ecco perché Leyla ha insistito tanto che andassi ...anche Osman sapeva tutto immagino"

"Ovviamente...lui doveva farti credere che Kemal fosse il regista"

Sanem non si sentiva affatto bene. Era impallidita,non sapeva più cosa chiedere, le sembrava di vivere un incubo. Perché tutti l'avevano tradita? 

"Sanem mi dispiace,ma dovevo farti capire cosa si prova a stare dall'altra parte, a fidarti di qualcuno e poi vedere che questo qualcuno gioca alle tue spalle. Io ho capito che senza di te non posso vivere, ma avevo bisogno che ti mettessi nei miei panni" le disse Can afferrando la mano della ragazza e stringendola tra le sue. 

"Can scusami: ho bisogno di andare un attimo in bagno"

"Vuoi che ti accompagni? Mi sembri molto scossa ..."

"No Can, vado sola! Come potrei non essere scossa dopo quello che mi hai appena raccontato?!"

Sanem si era innervosita, non credeva che Can sarebbe stato capace di arrivare a tanto. Ma una cosa era vera: adesso capiva come ci si sentiva a stare dall'altra parte e vedere sfumare la fiducia in qualcuno. Quando passò davanti alla reception il ragazzo di prima la fermò chiedendole se fosse lei la signorina Sanem e le consegnò una lettera, la seconda nella stessa giornata. Aveva quasi paura ad aprirla: avrebbe scoperto qualche altro inganno?

Andò in bagno ed aprì la busta

"Ciao Sanem,

se stai leggendo questa lettera vuol dire che hai accettato il mio finto invito e adesso sei a cena in compagnia di Can, che probabilmente ti avrà raccontato tutto dall'inizio. Io sono dovuto partire questo pomeriggio per il Brasile, mia madre abita lì e si è sentita poco bene quindi ho preso un periodo di aspettativa dal lavoro per starle vicino. Non era mia intenzione mentirti, ma era necessario al fine di incastrare quel Fabbri. Ci tengo a dirti però che il bacio non era nei piani, ovviamente Can non lo avrebbe mai permesso. Quindi lasciamo che questa cosa resti tra noi,ok? Puoi continuare ad incolpare il vino e me per essere stato insistente, ma credo che abbia reso meglio la figura del regista di successo,bello e dannato e che non deve chiedere mai. Non mi aspettavo però che tu mi baciassi e devo dire che lì mi hai sorpreso e non poco. Mi ha fatto davvero piacere conoscerti Sanem e spero che tu possa perdonare Can: anche se ti ha mentito so che ti ama molto e ti auguro tanta felicità con lui. Chissà, forse un giorno ci rivedremo. Buona fortuna per tutto.

Ilker Erdogan.

Sanem si guardò allo specchio: faceva male quel tradimento, un male cane. Aveva bisogno di aria e di stare sola. Se fosse uscita dal bagno e avesse preso l'uscita, Can l'avrebbe vista,quindi l'unica possibilità era ... la finestra! Ricordò quando vi era rimasta incastrata, non troppo tempo prima. Questa volta non sarebbe successo,la finestra era grande e più bassa. Si issò,si tolse le scarpe e ricadde nel giardino. Corse in direzione della strada, fermò un taxi e ...   

Fino a trovare paceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora