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Passarono vari giorni e non ebbi più notizie di Bang Chan. Mi ero incontrato con suo padre, per decidere assieme la copertina della sua rivista e, per fortuna, il figlio non era in casa.

Afferrai il telefono, imperterrito a suonare, e notai che erano ancora le 6.40. La scritta "Mingi PD" aleggiava lo schermo. Che diamine voleva? Non gli bastava stressarmi tutta la notte, doveva interrompere anche il mio sonno?

«Pronto?» mugugnai, con la voce impostata dal sonno

«Yo, Lee, dormivi ancora? Ma non hai scuola?» Come diamine faceva ad essere così attivo così presto?

«Sai, solitamente, la mia sveglia suona tra venti fottutissimi minuti.» Mi permettevo ad essere così informale con lui, perché aveva compiuto la maggiore età da poco. Ci levavamo soltanto un anno, ma lui era già il proprietario di un posto del genere. Non mi ero mai interessato, ma, da quel che avevo capito, aveva abbastanza conoscenze.

«Su, avanti» Rise. Lo odiai. «Ricordi il tizio della cena?» Chiusi gli occhi. Certo che lo ricordavo. Lo invitai a continuare, limitandomi a emettere un verso «Questa sera passa a prenderti a casa sua. Alle 8 in punto, sii puntuale, questa volta. Credevi non mi mettesse al corrente dei tuoi venti minuti di ritardo, della volta scorsa?»

«Va bene» risposi, prima di chiudere la chiamata.

Bang Chan. Ed io. Di nuovo ad una cena di lavoro. Non ero pronto a rivederlo, mi sentivo così impotente, con lui.

Ormai il mio sonno era completamente rovinato. Decisi di alzarmi e prepararmi con estrema calma, per poi recarmi nella sala da pranzo.

«Buongiorno, tesoro. Così presto?» Chiese mia madre, ancora intenta a cucinare. Brontolai qualcosa di non comprensibile neanche a me stesso, e mi buttai su una sedia. Ero praticamente con un'ora e mezza di sonno, come sarei sopravvissuto a quella giornata?

«Hai fatto tardi stanotte» Più che una domanda, mio padre fece un'affermazione e, di certo, non potei ribattere. «Cerca di riposare oggi. Questa sera abbiamo una cena, devi essere impeccabile» Quelle parole furono come un secchio di acqua gelata addosso. Mi risvegliai completamente e guardai mio padre ad occhi sgranati. «Che c'è? Come se fosse la prima volta.»

Questo significava che la cena non sarebbe stata con i dipendenti dell'agenzia del padre di Bang Chan, ma con quelli di mio padre.
Che stupido, avrei dovuto pensarci prima. Ora quel biondo ossigenato era il vice direttore dell'azienda di mio padre, era naturale che ci fosse anche quest'ultimo.

Bang Chan, è già arrivato il momento di distruggermi? Perché lo stai facendo?

«Ah, e passa a prenderti il figlio del signor Bang.»

Stray Bitch •Chanlix•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora