All'aeroporto ci vennero a prendere mia nonna Abigail e Samantha che dopo aver fatto il "quarto grado" a Pierre ci portarono a casa. La casa di mia nonna era situata in un bel quartiere nella periferia di Los Angeles, dove la comunità è viva e si conosce sin dall'infanzia. La sua casa era molto ampia tanto che nel seminterrato era stato ricavato un appartamento,dove alloggiavano i parenti quando venivano a farle visita.
L'esterno della casa era ricoperto interamente di legno bianco,vi era un bel porticato sotto al quale era stato collocato un salottino da esterni in vimini e una sedia a dondolo.
A differenza delle altre case del vicinato, la sua era posta in una posizione che le permetteva di essere circondata da un enorme spazio verde,soprattutto dietro. Circa duecento metri dopo il terreno di sua pertinenza c' era un piccolo bosco che nascondeva un grazioso laghetto.
Quel luogo così carico di ricordi per me,purtroppo da ora in poi sarà sempre ricoperto da un velo di tristezza. Anzi quel bel periodo che li passammo ,l'ultimo periodo felice della mia insulsa e breve vita,ora mi sembra il dipinto di un cielo sereno prima dell'arrivo di un uragano.La mattina seguente ci alzammo tardi e salimmo di sopra per fare il brunch con mia nonna, i miei zii e Samatha
-Buongiorno!-esclamò la nonna pimpante, appoggiando sul tavolo dei sandwich al salmone.
-Ciao Lena, tesoro è bello averti qui!-dissero gli zii venendomi ad abbracciare.
-Oh cugina come ci si sente da laureate eh!?-disse Samantha stritolandomi.
-Bene...-risposi soffocando. -Lui è Pierre.-spiegai,poi Pierre fece un cenno di saluto con la mano.
-Pierre... E' un nome straniero giusto? Ah chiamami pure Marshall!- disse lo zio versandosi una tazza di caffè.
-Si,ho origini francesi signor...Marshall.-rispose lui.
-Che cosa fate ancora tutti con i piatti vuoti!?-disse nonna Abbey portando sulla tavola magistralmente apparecchiata,un vassoio di dolcetti e una brocca colma di succo.
-Pierre che cosa fai nella vita?-domandò zia Carol.
-Lavoro con mio zio...In borsa.-rispose lui mentre imburrava una fetta di pane.
-Oh allora lavoriamo nello stesso campo giovanotto! Solo che io sono nel campo delle assicurazioni.-esclamò zio Marshall.
-Perdona mio marito che è così vanitoso...-disse zia Carol dando un colpetto sull'avambraccio di suo marito.
Pur essendo una colazione informale, mia zia non aveva perso l'occasione per sfoggiare bel paio di tacchi vertiginosi e di stirarsi alla perfezione i capelli.-A proposito di lavoro, quest'anno vorrei proporti io qualcosa per il tuo impiego estivo...Al mio studio serve qualche sostituta segretaria che possa sostituire le due che hanno le ferie.- esordì Sam a bocca piena.
-Sembra interessante...- risposi.
Ogni anno quando andavo lì cercavo sempre un piccolo lavoretto,non tanto per necessità ma più per fare qualcosa di utile e dare una mano alla comunità-Comunque stasera venite a cena da me e vi spiego tutto nei dettagli.-concluse Sam.
- Scusa la mia curiosità,ma hai qualche passione oltre al lavoro, che ne so sport?-chiese zio Marshall.
-Ehm... sì direi che lo sport mi piace abbastanza in particolare il tennis.- spiegò lui
- Te lo chiedo perché noi ogni anno il quattro di luglio organizziamo una partita di football,magari quest'anno potresti giocare anche tu.- continuò zio Marshall servendosi un Brownie.
-Mi sembra un ottima idea-disse Pierre poco convinto.
Dopo poco tutti ebbero finito di mangiare e se ne andarono, rimanemmo solo noi due la nonna e Sam a sparecchiare.
Osservai Pierre pensieroso mentre stava impilando i piatti da lavare e lo rassicurai:
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Cuore o Testa
ActionMaddalena Richmond,per tutti Lena,è americana da parte di madre e italiana da parte di padre. Vive con la sua famiglia in una pittoresca cittadina di montagna,la sua pelle è candida come la neve e i suoi capelli sono neri come la notte. Lena ha una...