Dopo aver attraversato il bellissimo paesino dove viveva Pierre arriviammo in una grosso campo di lavanda...Era davvero meraviglioso...Il profumo era a dir poco sensazionale,in lontananza scorsi un antico casale.
-Non ti avevo detto che coltiva lavanda ??-domandó ironico
-No, non me lo avevi detto -risposi estasiata.
Percorremmo il lunghissimo sentiero sterrato finché dal casale in lontananza non uscí una bambina che ci corse subito in contro gridando:
-Snorky che bello che sei qui!!!Non potevi farmi regalo di compleanno migliore!!!Ti voglio bene!!!-disse la bimba saltando in braccio a Pierre.
Snorky... Come mai lo chiama così?
-Ciao Emera anche io sono contento di vederti...-risponde lui
-Chi è lei una tua amica?-domandó curiosa.
-No lei è Lena,per me è molto più che un'amica è la mia fidanzata...-rispose Pierre.
La bambina sta quasi per scoppiare a ridere poi io le dico chinandomi:
-Piacere io sono Lena-
-Io sono Emera ma tutti mi chiamano Em-Si presentò lei.
-Non mi aveva detto di avere una sorella... -pensai
Il casale in cui abitavano era un ex monastero ristrutturato ,non era eccessivamente grande come la villa di suo zio, ma era un'ambiente aereoso e piacevole.
Entrai e mi ritrovai in un grosso salone con il pavimento in gres di color bianco sporco e le pareti color crema,a sinistra c'èra un divano con penisola, bianco. Di fronte al divano si trovava un solido camino in pietra ,sopra al camino era collegata la televisione, di fronte all'ingresso vi era una veranda di legno che affacciava sulle vigne e sulla lavanda, andando verso la veranda sulla destra era situata la cucina open space con il salone .
-Nonno sono a casaaa- urló lui.
Dalla veranda entró dentro un omone robusto con i capelli bianchi e gli occhi marroni che assomigliava molto a Robert De Niro.
-Pierre figliolo finalmente se qui, ci sei mancato - disse abbracciando il nipote.
Anche nel parlare notai una grossa somiglianza con De Niro:aveva la stessa voce graffiata e profonda.
-Ohhhh...ehm... nonno lei è Lena,Lena Richmond la mia ragazza- gli spiegó Pierre.
L'uomo ebbe un attimo di esitazione quando suo nipote pronunció il mio cognome, ma poi esclamó sorridente:
-Piacere signorina, sei la benvenuta qui io sono Vito o meglio nonno Vito ho preparato un pranzo squisito andate a fare una doccia che è quasi pronto, Emera fagli vedere dov'è il bagno-Ci facemmo una doccia e ci mettemmo dei vestiti più comodi,venni a scoprire da Pierre che oggi compleanno di Emera,scoprii che Emera era sua cugina non la sua sorellina,inoltre quella sera ci sarebbe stata la sua festa di compleanno.
Ci sedemmo a tavola per pranzare,suo nonno cucinó una frittata con dei ceci al sugo...Capii solo che la cucina non era proprio il suo forte.
Dopo il pranzo Pierre andó in camera di Em per metterle dei cartoni,gli Snorky...mentre io e suo nonno ci sedemmo in veranda.
-Ti va un sigaro Lena? Sono fatti in casa. Da quella parte ho una piccola coltivazione di tabacco.- Mi spiegò lui.
-No la ringrazio signor Vito io non fumo.Ma scusi la domanda,dove trova il tempo per fare tutto:la lavanda il vino ed anche il tabacco? ?-Domandai io.
-Semplice: è in pensione ti ha detto che ha anche un frutteto?-rispose al posto del nonno Pierre sedendosi su una poltrona in veranda poi prese un sigaro dal nonno.
-Caspita è un uomo davvero indaffarato dove trova tutto questo tempo?-Chiesi ancora più incuriosita.
-Beh come mia giustificazione posso dire: non di soli sigari e fiori di lavanda vivrà l'uomo...E poi ho due collaboratori domestici fantastici: Florence la signora che mi aiuta a tenere pulita la casa e Bernard il garzone che lavora con me nell'orto-.Nel pomeriggio andammo a comprareun regalino per Emera, successivamente passando per il centro siamo andammo alla bottega di un sarto conoscente di Pierre e lui mi regaló un vestito in stile provenzale.
Al nostro ritorno Vito stava cercando di preparare una torta di compleanno:
-Figliolo hai idea di come si prepari una torta di compleanno che non sia alle mandorle?-
-No se non vuoi che il sapore si è simile a quello di un kebab o di una piadina,però Lena se la cava molto bene in cucina in particolar modo con i dolci può aiutarti lei se ti va...-
-Certamente potremmo farla con la frutta del tuo frutteto...-.
Alla fine prepariamo una torta alla crema,panna e fragole;successivamente ci dedicammo alla preparazione della cena di compleanno che consiste in qualche generosa teglia di pizza, che tagliammo a tranci e poi prepariammo qualche stuzzichino per il buffet.
Finito di cucinare andai a farmi una bella doccia, per fortuna che nella valigia mi ero sono portata dietro il doccia shampoo all'albicocca e quello alla vaniglia...
Indossai un vestito bianco in cotone, corto con le maniche larghe, sulle quali c'è qualche inserto in pizzo.Ai piedi calzai un paio di sandali infradito,avevo ancora i capelli bagnati e non gli asciugai data la brezza calda che c'era qui.
Emera ha finito di guardare la televisione, e mi ha chiese di venire fuori a giocare con lei.
Andiamm nel frutteto che era un posto bellissimo: gli alberi non erano disposti troppo geometricamente, ma formavano un piccolo boschetto ombroso,essi erano carichi di fiori e frutti maturi ,di conseguenza l'aria che si respirava era molto profumata.
Emera si nascose dietro ai tronchi più robusti,salvo poi cambiare nascondiglio quando la venivo a cercare.Lei mi mostrò la sua casetta dei giochi che si trovava in fondo al frutteto.
La sua casetta era una costruzione di legno esagonale, dove c'erano una piccola finestrella in vetro ed una porticina ,penso che gliel'avesse costruita il nonno.
Accanto alla porta e alla finestra erano attaccate due campane a vento ,che la brezza faceva dondolare producendo un suono gradevole che pareva incantato.
Dopo aver preso il tè con le bambole e avermi mostrato ogni suo giocattolo e tutti gli animaletti che aveva salvato; io e lei decidemmo di rientrare a bere qualcosa di fresco,anche perché eravamo state fuori quasi un'ora.
Avvicinandoci alla casa, vedemmo che dalla veranda vienne fuori Pierre,Em mi fece segno di nasconderci dietro al muretto.
Sentii lui che mi chiamava:
-Lena!!!Lena!!!Amore dove sei!!??-chiede Pierre a voce alta
-La tua fidanzata non c'è io l'ho rapita!!!Trovatene un'altra...-gli gridó lei
-Oh...no e adesso come farò io!? La amo non posso vivere senza di lei...-Rispose il mio ragazzo.
-Se la vuoi vieni a prendertela!!!-
Detto questo scappammo sul davanti della la casa tra i campi di lavanda.
Em mi urló di non fermarmi, tra le risate,io continuai a correre, ma alla fine Pierre mi raggiunse e cingendomi per i fianchi,finimmo per terra entrambi. La piccolina mi raggiunse oin quel momento li avevo entrambi sopra addosso che mi facevano il solletico.
Io riuscii a divincolarmi con la scusa che è quasi ora della festa e ci saremmo dovuti andare a preparare.
Dovevo cambiare il vestito ,essendo bianco era letteralmente sporco di "ogni colore della natura" per la festa scelsi il vestitino provenzale che mi aveva regalato lui poco prima.
Devo dire che era un abito molto bello: lungo fino ai piedi con uno scollo a V,le maniche mi arrivano quasi fino al gomito ed erano adornate da un volant lungo tutta la loro circonferenza, era di colore nero con una fantasia floreale blu intenso.
Ci abbinai i miei immancabili sandali nude. Ai capelli feci un semi raccolto, una sorta di piccolo chignon intrecciato a metà della testa .
Entrò in camera Pierre che mi stava fissando con uno sguardo ironico:
-Bello il vestito ,ora te lo puoi anche togliere...-esclamó.
La sua battuta mi provocó una piccola risatina.
-Comunque non sono venuto qui solo per osannare la tua bellezza Emera ha chiesto di te,vuole truccarsi -Disse alzando gli occhi e le mani al cielo.
-Sai com'è...I dieci anni si compiono una volta sola nella vita no?-Risposi io sulla soglia della porta.
Erano quasi le sette di sera ed era tutto pronto:il soggiorno era stato addobbato con dell'organza ,sul pavimento erano sparsi palloncini e dei nastrini colorati ,vicino alla porta di ingresso Pierre dispose un tavolo con delle luci e musica per bambini e lì vicino il mago aveva posizionato le sue cose per l'intrattenimento dei bimbi.
Alla festa Pierre mi disse:
-Amore vieni ti devo presentare una persona...Lui è mio zio.- Disse abbracciando un uomo robusto sul metro e novanta,che a giudicare dai ricchi fregi doveva essere molto ricco.
All'uomo brillarono gli occhi non appena mi strinse la mano dicendo:
-Piacere io sono Renato ma tu puoi chiamarmi René tu saresti?-Mi domandò
Pierre mi precendette dicendo:
-É Lena la mia fidanzata zio ,quindi giù le zampe!-Esclamó ammiccante
-Presumo tu sia italiana quindi?-Chiese.
-Oh il mio accento mi ha smascherata!Si sono italiana comunque-Risposi con sorriso di cortesia.
-Beh spero vivamente che ti abbia portato nella mia residenza...-Disse prendendo un calice di vino.
-Aspetta cosa?? E quello zio!? quello della villa immensa!?-Pensai.
-Si,ci siamo stati davvero una casa magnifica! - Esclamai con finto interesse.
Già allora quell'uomo mi sembrò viscido e in cerca di secondi scopi.
-Ah davvero? Delle tante ragazze che mio nipote ha avuto non ci aveva mai portato nessuna...Pensavo che restasse disabitata per sempre...-Mi rispose con una grassa risata.
Aspetta... Tante ragazze!?Ah giusto aveva detto anche che ero speciale...WOW...
-Bhe lei non è una delle tante è speciale...-Intervenne Pierre.
Caspita...mi si sciolse il cuore...
-Scusate Oxana sta arrivando...-Disse allontanandosi con il cellulare in mano.
Quando si allontana dalla sala Emera gli corse in contro abbracciandolo.
-Papà che bello che sei qui...-
Papà!? è suo padre?
-Ehm...Certo non me lo sarei perso per nulla al mondo...E ora scollati un attimino amore che sta arrivando Oxana con un pensierino per te dal Vietnam...-Disse con tono freddo passando oltre alla bimba.
-Oxana è tua zia?-Chiesi al mio lui.
-No... è solamente una delle mamme occasionali di Em...-Disse lasciandosi sfuggire una risata amara per poi tornare cupo, quasi arrabbiato.
Suonarono alla porta,lo zio di Pierre aprì.
Si fece strada nella casa con passo scenico una donna altissima,molto magra quasi scheletrica, avvolta in un tubino nero aderente con i capelli lisci, biondo platino pettinati all'indietro , gli occhi castani truccati pesantemente di nero e le labbra rosa cipria.
-Lei è Oxana-Dice René mettendole un braccio attorno alla schiena.
-Dov'é Ekaterina??-Chiese Emera
Ekaterina?Eadesso chi è questa? È complicata già così questa famiglia.
-Non è andata a finire bene con lei tesoro-Le rispose il padre.
-Ah...ho capito come con Galina Svetlana Blanca e Chiara...-Continua Em
-Esattamente amore...Oxana è la mia Ekaterina-Dice diventando visibilmente rosso in viso e attirando su di sé le occhiatacce di Pierre e di Vito.
Dopo quella strana chiacchierata i bambini si misero a tavolino dei piccoli a cenare con il mago mentre noi e i genitori dei bambini andammo in giardino sotto il pergolato a cenare.
A tavola si parlava prevalentemente di genitori di bambini e di divorzi.
Poi inevitabilmente la conversazione passó su di me:
-E tu Lena hai dei figli??-mi chiese una mamma un po' brilla.
-Oh...no per ora non ne ho ma ne vorrei avere...in futuro...-Risposi io.
A quella risposta Pierre era visibilmente rosso e si nascose il volto bevendo dell'acqua.
-Ma perché ha reagito così?non capisco...Certo io e lui non abbiamo ancora parlato di piani per il futuro,stiamo insieme da poco e io preferisco godermi il presente,quella era solo una domanda campata per aria,un po' troppo poco per non rivolgermi più la parola...-Pensai.a purtroppo la risposta la capii qualche tempo dopo.
A quel punto ero imbarazzata anche io per il suo comportamento,mi allontano con la scusa di portare via i piatti sporchi ma Oxana mi seguì dicendo di volermi aiutare. Fantastico .
-Allora state insieme da tanto voi due?-
-No,non da tantissimo.-Risposi secca.
Nonostante allora non volessi parlare con nessuno e lei non mi stava particolarmente simpatica,il suo cercare di essere gentile anche senza conoscermi mi impediva di essere scortese.
-Tu e René state insieme da parecchio?-Chiesi prevedendo già la risposta.
-Stiamo insieme dall'inizio della primavera,ci siamo conosciuti a Kiev in Ucraina io vengo da lì ci siamo conosciuti mentre lavoravamo poi e siamo partiti per le Canarie. -
-Ah si?che lavoro fai??-
-La modella e tu?-
-Io ho mi sono appena laureata perciò non ho ancora trovato lavoro.-
-In che cosa ti sei laureata??-
-Ho studiato investigazione privata.-
-Ma dai!!!mio fratello lavora in un agenzia investigativa e lì stanno cercando una ragazza...ti interesserebbe?-
-Si certamente ma non credo che mi prenderebbero anche con il massimo dei voti purtroppo non ho esperienza sul campo...-
-Oh non ti preoccupare tesoro sono un'agenzia nata da poco cercano nuove reclute da formare, ora sono in vacanza se ti va provo a contattarli-
-Ehm...Ok grazie mille!-
-Figurati è un piacere tesoro!-
Dopo portammo in tavola la torta che è un vero successone sia tra gli adulti che tra i bambini.
Emera spense le candeline,poi passó allo scartare i regali dei suoi amichetti infine i nostri:io le ho regalai una valigetta di tempere e pennelli,che per altro le sono piaciuti molto,ero certa li avrebbe graditi perché è una bimba molto creativa e fa dei disegni bellissima,Pierre le ha regalato un cricetono che ha chiamato Giselle ,suo padre le ha regalato uno zainetto in broccato con dentro una marionetta in Bamboo e una collanina in giada sicuramente molto preziosa ma che la festeggiata non ha gradito particolarmente.
In seguito i bambini giocarono con il mago mentre i più grandi si spostarono in soggiorno a bere un po'di vino.
Mi sedetti vicino a Pierre appoggiandogli la testa sul petto,lui in risposta mi appoggió una mano sulla spalla.
-Siete davvero una coppia affiatata sei fortunato Pierre ad aver trovato una ragazza come lei..-Disse la mamma brilla.
Wouu vai mamma brilla!!!
-Lo so...É una ragazza fantastica-Disse sorridendomi.
Alle ventuno la festa era terminata,e i genitori hanno trascinarono via i loro figli, mentre noi siamo andati a letto.
-Va tutto bene amore?-Chiesi.
-Certo.- Rispose freddo
-Perfavore non chiuderti in te stesso non mi rivolgi la parola da tutta la serata da quando quella donna mi ha chiesto se volessi avere figli.Ti sei spaventato per il futuro?Il nostro futuro??-Domandai.
-Beh...Ecco...Vedi,tu sei speciale per me...Sei meravigliosa ed è questo il problema:io distruggo ogni cosa bella!E sono come un lago, vedi l'acqua calma e ti ci vorresti buttare, ma poi quando sei dentro le correnti ti trascinano a fondo...quindi ti prego non innamorarti mai di me,parli del nostro futuro ma è meglio che noi non ne avessimo uno...-
-Peccato è tardi.-
-Tardi per cosa?-
-Io sono già innamorata di te,e il mio futuro lo riesco ad immaginare solo con te al mio fianco.-
Pronunciando queste parole i suoi occhi si perdettero nei miei,poi di velocità mi bació prendendomi in braccio.Tre giorni dopo.
Quella mattina alzammo e facemmo colazione poi dopo aver preparato il pranzo al sacco siamo andati al mare,a Nizza.
A Nizza avevo visto solo l'aereporto fino ad quel momento,ma dovetti ammettere che era una bellissima città con luoghi davvero suggestivi per non parlare poi delle spiagge che erano incantevoli con la sabbia bianchissima ed il mare cristallino.
Stavamo pranzando con la pasta che avevo preparato,la quale sembrava riscuotere molto successo.Prima di andarmene dovevo ricordarmi di scrivere qualche ricetta per Vito, quella famiglia aveva bisogno di mangiare qualcosa di commestibile ogni tanto...
Alla fine decisi di provare a fare domanda all'agenzia del fratello di Oxana,con un pizzico di fortuna potrebbero anche prendermi.
Ora io e lei avevamo legato parecchio e ci troviamo bene insieme avevo scoperto che era una persona molto socievole e simpatica.
Anche Emera si è affezionó molto a mi ricordo che mi aveva persino chiesto se volessi diventare la sua sorellina, era davvero tenerissima.
Di certo non si meritava un padre del genere, menomale che era stata affidata alle cure amorevoli del nonno.
Dopo aver mangiato Vito e Pierre giocarono a carte mentre René dovrebbe giocare a pallone con la bimba ma in realtà sta parlando al telefono. io e Oxana andamo a bere qualcosa di fresco.
Ci sedemmo e subito una cameriera in bikini venne a prenderci le ordinazioni.
-Salve volete ordinare?-Chiese sorridente.
Prima che potessi parlare Oxana disse:
-Oh il vostro baretto potrebbe chiamarsi "Fast and Forious"!-Esclamó ridendo a crepapelle.
Abbozzai un sorriso.
-Del thè freddo grazie.- Sviai l'argomento.
-Un ORGASMO grazie!-
Cosa!?
-Ehm...Prego?-Domandó la cameriera ridendo maliziosamente.
-Una parte di liquore al caffè,una di amaretto e due di vodka.- Rispose.
Dietro al bancone al cameriera stava preparando le bevande ammiccando ad Oxana.
-Credo che abbia interpretato male la mia richiesta...-
-Già...-
Passó un cameriere con un vassoio colmo di cappuccini,che perse l'equilibrio e le tazze si rovesciarono.
Me ne finí due gocce addosso macchiadomi il braccio ed il costume.
-Ops!-Esclamó lui.
Prima che potessi parlare Oxana intervenne:
-Ops!?E questo che riesci a dire dopo aver rovesciato un cappuccino addosso alla mia amica!?-Esclamó alzandosi in piedi.
-Oh...Si...Si certo...sono scivolato.-Disse il cameriere.
-Scivolato!?Lei fa il cameriere,non la ballerina.E non ho ancora sentito delle scuse!.-
-Oh no non c'è problema.-Intervenni imbarazzata.
-No,no scusami Lena ma è una questione di educazione!-Mi ammutolì lei.
Intanto tutti si erano girati a guardare la scena ed io ero ad dir poco imbarazzata.
-Se non ti scuserai all'istante e porterai dei tovagliolini non metterò solo una pessima recensione sul vostro sito ma le farò anche rimborsare il costo del costume ci siamo capiti!?-Urló lei.
-Ma il mio costume costerà al massimo cinque euro!Mica come il tuo che è un Dior!-Pensai io ridendo sotto ai baffi.
Dopo aver litigato con quel povero malcapitato tornò a sedere come nulla fosse. E dopo poco arrivarono le nostre ordinazioni, ovviamente portate dalla cameriera in bikini che non perse l'occasione per sorridere ad Oxana.
-Mi raccomando vacci piano con quel thè!-Esclamó tra le risate.
Quando stava facendo tutta quella scena tra me e me pensai che fosse davvero pazza,ma almeno non era la snob che pensavo all'inizio...Pensai che di sicuro sarebbe andata d'accordo con Ginger, ma all'idea pensai che era un po'che non la sentivo più...
-Beh quando la mia relazione con René sarà terminata credo di avere già un appuntamento pronto con la barista!-
-Dai non dire così...-
-É la verità.Lui non è il tipo da relazioni lunghe.Per lui sono solo una delle tante e a me sta bene così,come si dice no?Cogli l'attimo!-
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Cuore o Testa
ActionMaddalena Richmond,per tutti Lena,è americana da parte di madre e italiana da parte di padre. Vive con la sua famiglia in una pittoresca cittadina di montagna,la sua pelle è candida come la neve e i suoi capelli sono neri come la notte. Lena ha una...