15 - Il Santiago Bernabéu

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L'inverno è ormai alle porte e anche a Madrid il freddo inizia a farsi sentire. Per Blanca, tuttavia, ad essere fredda è l'altra metà del suo letto, che fino a pochi minuti fa era occupata dall'essere umano più odioso ed egocentrico sulla faccia della Terra. 

Si alza prima che suoni la sveglia, non è riuscita a riposare bene questa notte non a causa del sesso fantastico, ma a causa della persona con la quale lo ha fatto. 

Non fa in tempo a sedersi sul bordo del letto con il lenzuolo a coprirle il corpo, che il suo cellulare si illumina, rivelando un nuovo messaggio. 


Messaggio da: Ramos
Fammi sapere se stamattina riesci a sederti senza sentire dolore 🍑
Buon lavoro, Alarcón



Blanca alza gli occhi al cielo e sbuffa sonoramente senza nemmeno degnare Sergio di una sua risposta. Tuttavia, complice il movimento brusco per alzarsi dal letto, rimane per un attimo bloccata appena si alza in piedi. 

Davanti allo specchio del bagno guarda alcuni lividi sparsi sul suo corpo, soprattutto sul sedere e qualche succhiotto vistoso sul collo. Istintivamente si morde il labbro, pensando alle ore frenetiche ed impegnative affrontate stanotte. Sente il cuore rimbalzarle nel petto quando, chiusi gli occhi, ripassa mentalmente tutto quello che Sergio le ha fatto provare. 

Ritorna in sé dopo alcuni minuti, si fa una doccia e si prepara velocemente, pronta per tornare a lavoro. Ma è proprio quando sta per uscire dalla sua camera da letto che nota i boxer di Sergio per terra, in un angolo della stanza. "Lo ammazzo" dice tra sé e sé mentre estrae il cellulare dalla tasca per mandare un messaggio al proprietario delle mutande. 


Messaggio a: Ramos
Non so se mi fa più schifo pensare a te senza mutande o a te che le dimentichi apposta a casa mia per potermi scopare di nuovo


La risposta del numero quattro non tarda ad arrivare, come se stesse aspettando solo quel messaggio da parte di Blanca.


Messaggio da: Ramos
Potresti tenerle come souvenir per ricordarti chi ti ha sbattuta come si deve. Ma sono le mie preferite quindi le rivoglio. Vieni al Bernabéu, mi trovi lì tutto il pomeriggio, chiappe d'oro 🍑


Blanca assume un'espressione disgustata nel leggere il soprannome usato da Sergio nei suoi confronti. Mette i boxer in una busta di plastica ed esce di casa, ormai in ritardo di una buona mezzora. 

Nonostante la fretta, non riesce a camminare più veloce di quanto stia facendo, per colpa dell'estenuante attività fisica che da troppo tempo non svolgeva. Appena arrivata in ufficio, felice di non aver incrociato nessuno lungo il tragitto, chiude la porta e appoggia la schiena contro di essa, lasciandosi andare ad un lungo sospiro. 

"Mon Dieu, sei messa male" la voce di Antoine echeggia nella stanza facendo prendere un colpo a Blanca, che indietreggia pericolosamente all'indietro. 

"Ahia" esclama la ragazza che chiude gli occhi quando sente una fitta di dolore partire dal fondo schiena e proseguire lungo la spina dorsale. "Cristo santo, Antoine! Ma sei scemo? Mi fai morire così!" urla avvicinandosi all'amico per dargli uno schiaffo sul coppino. 

"Buongiorno anche a te, signorina mi spavento per tutto" la prende in giro il francese con una risatina irritante. "Quarantacinque minuti di ritardo, non è da te" prosegue, con tutte le intenzioni di scoprirne il motivo. 

"Ma tu devi sempre controllare tutto quello che faccio io? Non devi allenarti?" sbuffa la colchonera sedendosi a fatica sulla poltrona dietro la scrivania, gesto che non passa inosservato al ragazzo seduto di fronte a lei.

"Mi sa che è più divertente sapere perché non riesci a sederti" ammicca l'attaccante con un sorrisino malizioso stampato sulla sua bella faccia.

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