Il miracolo dell'amore

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Mentre Don Pepe grigliava la carne insieme ad Alessio ed altri, Roberto metteva la musica dal suo cellulare collegato a delle piccole casse per amplificarne il suono.
Mirko, un animatore che adora ballare, mentre parlava con Valeria ed altre animatrici, prese Valeria e iniziarono a ballare e a ridere insieme.
Mattia era in disparte, a guardare questa scena della sua Valeria che balla, gioca e scherza con un uomo della sua stessa età, gli si gelò il sangue dalla gelosia così si alzò e andò via.
Nessuno si accorse dell'assenza del ragazzino, erano tutti presi a fare festa.
Appena la carne era pronta, Don Pepe reclamò tutti all'attenzione per mangiare e solo in quel momento si accorsero che Mattia era sparito.
A Valeria le si fermò il cuore.
"Ragazzi andiamo a cercarlo subito!" disse Valeria con le lacrime agli occhi.
Tutti volevano seguirla per aiutarla ma Don Pepe li fermò:"fermi! Va solo Valeria".
A quelle parole tutti si guardarono intorno. Valeria senza farsi troppe domande andò subito a cercare il piccolo.
"Don ma perché non possiamo aiutarla?" Chiede un'animatrice.
"Perché è giusto così, ora basta domande, stiamo tranquilli e aspettiamo" continuò il Don.

Valeria era disperata e in colpa, cercava Mattia dappertutto fino a che si ritrovò davanti ad un laghetto con un prato. Mattia era lì, triste e solo.
"Mattia, finalmente ti ho trovato!"rispose la ragazza andandogli incontro e lo abbracciò.
"Non farlo mai più piccolo tesoro" continuò lei.
Lui con lo sguardo abbassato si alzò e iniziò a raccontarle delle cose importanti mentre lei rimase seduta sul prato.

"Era il 30 agosto dello scorso anno" iniziò a raccontare lui
"Ebbi un incidente stradale molto grave e rimasi ferito, la macchina comprata da pochi mesi completamente distrutta. I medici in ospedale mi davano per spacciato e andai in coma.
Mentre ero in coma, io sapevo per certo che stavo morendo ma non volevo, così vidi un tunnel, un tunnel luminoso e un fascio di luce bianca e accecante iniziò a parlarmi. A dirmi che dovevo stare tranquillo che non era ancora arrivata la mia ora ma che voleva parlarmi perché sapeva che da più di un anno ormai soffrivo. Si, soffrivo per amore, per un'amore che ai tempi non avevo apprezzato e compreso perché sono sempre stato un tipo alla leggera, anche nei sentimenti. Quell'amore lo avevo perso per sempre e quando mi sono reso conto di amare quella ragazza, ormai era tardi e sapevo per certo che lei non sarebbe tornata indietro. Così questa voce mi disse che se davvero ero cambiato, ero attaccato alla vita, ai veri valori e sentimenti e soprattutto volevo davvero quella ragazza, mi avrebbe dato una seconda possibilità. Ma siccome sapeva benissimo che lei se mi avrebbe rivisto mi avrebbe mandato via, mi è stata data la possibilità di avvicinarla sotto aspetto di un ragazzino. E così fu. Mi svegliai dal coma e mi ritrovai con le mie sembianze di quando avevo 14 anni e raccontai tutto a mia madre e ai medici che non volevano credere a questa storia. Per loro rimase un mistero ma per me e mia madre era un miracolo.
Così uscito dall'ospedale, mi nascosi verso casa tua spiandoti e scoprìì dell'oratorio. Così andai con mia madre a parlare con Don Pepe, gli spiegai tutta la situazione e lui capì che era la verità e che si trattava di un'opera di Dio, così mi aiutò ad avvicinarti. Quel bacio, te l'ho dato perché sono innamorato di te e per quanto riguarda Lisa, pensavo che ti stesse facendo del male, come lo fece a me oppure come lo ha sempre fatto ad ogni ragazza che in passato dopo di lei e prima di te ho frequentato. Perché si, dopo di te non ho più frequentato nessuna. Eri tu ciò che cercavo e che volevo e l'ho capito troppo tardi purtroppo e so che non si può fare nulla".

A quelle parole Valeria rimase scioccata ma non aveva ancora ben chiaro chi fosse quel ragazzino di nome Mattia. Ad un certo punto un bagliore di luce avvolse il ragazzino davanti agli occhi increduli della ragazza e appena questa forte luce sparì, Valeria vide un ragazzo alto, di spalle a lei.
Lei si alzò lentamente, andò verso di lui, si avvicinò per guardarlo e lui alzò lo sguardo incrociando gli occhi di lei. A quel punto Valeria spalancò lo sguardo scioccata: " Carlo Castri! Sei tu!? Non è possibile io...non ci credo non ho parole io..." Disse lei.
"Io ti amo" continuò lui, "Perdonami cuore" disse ancora.
Lei a quelle parole senza dire nulla si strinse forte a lui piangendo.
Si abbracciarono in un abbraccio lungo e molto stretto.
"Ti amo amore mio, non ti ho mai dimenticato! Non credo ai miei occhi per tutto questo ma il mio cuore, quelli si che ci crede, questo è un miracolo" disse lei.
"Si, il miracolo dell'amore" rispose lui.
E si baciarono finalmente, come allora, come due anni fa.

"Dai, torniamo dagli altri che saranno preoccupati, tanto avremo tutto il tempo di questo mondo per noi due" disse lei. Lui le sorrise e si incamminarono per raggiungere gli altri.

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