Racconti Della Buonanotte Per Babbi Ribelli

2000 battute

Titolo: Notte Blu

Protagonista: Il capo

Parole chiave: scala; fiore; notte stellata; gatto; cuore; Pullman

“E un’altra giornata è andata. Che lavoro snervante!”.

Bill, rigoroso nel suo completo scuro, percorreva il corridoio come tutte le sere per uscire dagli uffici del piano attico.

Usava un passo nervoso e serrato, un ritmo che utilizzava durante il giorno e col quale scandiva le riunioni tese e concitate, fitte di coordinamenti, gestioni, direzioni di lavori, problemi soprattutto, tanti e di vario tipo.

Bill era il capo di una impresa di costruzioni; era stressato ma doveva resistere; dalle sue decisioni non dipendeva solamente la sua posizione economica, dipendevano i suoi collaboratori, gli operai, le famiglie degli operai, insomma un microcosmo dentro quella caotica e nevrotica città.

Bill però, talvolta, amava estraniarsi, isolarsi, rinchiudersi nei suoi pensieri e fantasticare su di sé e sulle cose che lo circondavano.

Giunto all’uscita del palazzo, si mise a osservare la grande scala centrale, cercando di raccogliere con lo sguardo il disegno elicoidale del corrimano di ferro.

Lo coglieva e poi lo guardava con un’altra angolazione, finché non gli appariva l’effetto ottico della sagoma di un fiore.

Così Bill, avrebbe voluto che fosse la sua vita: da un intrigo di linee e curve, far uscire fuori un disegno compiuto, una sagoma pulita.

Tutto era pace e silenzio in quel momento, Bill si sentiva come un cinese che aveva messo in equilibrio una panchina nel parco.

Il cielo era trapunto di stelle brillanti e la luce di quella notte stellata era così intensa e netta che pareva una scena dipinta da Hopper.. 

Rimase colpito anche il gatto che, sbucato fuori per andare a rovistare tra gli avanzi del ristorante vicino, si ritrovò a fissare con Bill quella volta stellata e infinita.

Tutto era quiete ed il cuore di Bill era, finalmente, tranquillo e in armonia.

“Avanti, si sbrighi che io parto!”. Era il richiamo dell’autista del pullman delle 22:00, l’ultimo della giornata, il brusco risveglio da quella parentesi di riflessioni, fantasticherie, cullate dalla luce di una notte blu.