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chaeyoung's pov

Mi trovavo, come ogni venerdí, nell'aula di musica.
Leggevo un libro per scuola, che parlava di uno scrittore che smise di scrivere ed iniziò a scrivere ritratti. Era un libro davvero bello e sinceramente non sentivo neanche il peso del compito di leggerlo.
Ad un certo punto sentii la porta sbattere.
Era lei.
La vidi entrare nella stanza con i suoi soliti passi felpati. Sembrava volasse. Si diresse rapidamente nello spogliatoio della classe di danza, la seguivo con lo sguardo come incantata dal più meraviglioso dei quadri.
Attraversò l'intera stanza in venti secondi che mi sembrarono interminabili.
Si fermò davanti alla porta dello spogliatoio, si girò e si guardò intorno.
Percorse con lo sguardo tutta la stanza fino a quando non incontrò i miei occhi.
Mi mancò il respiro. Senza farmi sentire emisi un gemito.
Non spostò lo sguardo dai miei occhi fino a quando non ripresi a leggere il mio libro. Si girò immediatamente ed entrò nello spogliatoio.

Non era la prima volta che io e lei ci fissavamo.
Succedeva spesso, infatti, che la mia professoressa di filosofia mancasse il venerdì alla terza ora, ora che combaciava con la sua lezione di danza.
Era per questo che durante le ore buche mi ritrovavo spesso nell'aula di musica, a volte per studiare, altre per leggere. Ma il vero motivo era lei.
In quei piccoli attimi che precedevano il suo ingresso nello spogliatoio avevo la possibilità di vederla. Solo noi due. Cercavo di ritagliarmi dieci o venti secondi di tempo nella sua vita.

Fece sempre gli stessi movimenti per mesi; capitava a volte si arrendesse lei al mio sguardo.

black swan [michaeng]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora