è il momento

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Immaginate come si può sentire uno timido come me a Londra.

Si, vivo qua da un anno quasi, e non è facile.

Poi per un ragazzo timido e sfigato come mi sentivo conoscere gente diventa molto difficile.

Sono sempre stato da solo a Londra, all'inizio non ci pensavo, stavo bene comunque, ma dopo aver perso chi mi supportava emotivamente qui seppur essendo a distanza, Londra mi è crollata addosso.

Solo, in una città enorme. Mi sentivo un granello di sabbia che passa inosservato davanti al mondo che va avanti, va avanti e non aspetta nessuno.

Collezionavo delusioni.
Mi sentivo disprezzato dagli altri.

E lì mi accorsi che la vita che stavo facendo in realtà era una corsa alla sopravvivenza.
Mi accorsi che stavo vivendo di merda, In una casa che non era neanche definibile tale , e con dei coinquilini del cazzo, invadenti e irrispettosi delle cose altrui.

Faccio di tutto per eccellere nel mio lavoro ma sento sempre di essere il meno bravo.
Faccio di tutto per cercare una casa migliore, più accogliente dove andare a vivere, ma sembra che faccio schifo a tutti.
Nessuno alla fine mi sceglie e dopo avermi conosciuto decidono di dare la stanza a qualcun altro. Ovviamente non me lo dicono direttamente ma preferiscono inventare scuse poco credibili.
É un mondo falso.

Tutto questo non fa bene alla mia psiche.
Tutto questo ha contributo ad aumentare a dismisura il mio dolore.
La nostalgia, l'ansia, la malinconia, la paura, la tristezza, il bordello di pensieri e personalità che si prendono a botte nel mio cervello.

Ho ripreso a soffrire di attacchi d'ansia.

Stavo sempre più male e avevo bisogno di una soluzione, di un qualcosa per stare emotivamente meglio.

Un qualcosa che non avevo mai fatto e che, forse, era giunto il momento di provare.

Psicologia del dolore autoinflittoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora