Arrivata in aeroporto, mi accorsi che poche persone avanti a me sulla scala mobile che portava all’uscita c’era Lydia cercai di attirare la sua attenzione, ma l’unica cosa che ottenni fu l’attenzione di una signora sulla cinquantina che mi chiese di smetterla, salì su un taxi e mi feci accompagnare in albergo, giocando con il braccialetto che avevo sul polso destro. Arrivata nella mia stanza, dopo essermi fatta una doccia decisi di infilarmi un paio di jeans e una maglietta, scendendo le scale per raggiungere l’uscita mi decisi a chiamare Niall;
-Ash?!- rispose lui senza lasciarmi dire nulla
-Ciao, come va?- gli risposi io senza lasciar trasparire nulla -Com’è il tempo a Londra, io e le ragazze arriviamo questo sabato e mi chiedevo cosa mettere in valigia- continuai. Mentre chiacchieravo al telefono con lui mi soffermavo a qualche verina, una in particolare mi colpì, c’era un bellissimo competo di intimo nero, con del pizzo sul reggiseno e dei fiocchetti sugli slip, così decisi di entrarci e farmi un regalo.
-Siamo a Londra, fa freddo dicono che potrebbe nevicare. Ma dove sei?-
-In giro, mi dedico a una sessione solitaria di shopping, e tu?- Uscendo dal negozio di intimo, la mia attenzione fu catturata da un bellissimo abito nero di pizzo, con una manica sola “è perfetto” pensai entrando per comprarlo.
-Io, sono a casa, non amo molto uscire, quando sono solo.-
-Non vedo l’ora di tornare a Londra, sono un po’ agitata per questa ultima parte prima della grande serata- confessai. –Niall, ora devo andare, ho mia madre sull’altra linea, e se non rispondo si preoccupa, ti abbraccio.- aspettai che mi salutasse a sua volta e poi chiusi la telefonata.Nel tragitto fino al mio albergo alcune fan mi fermarono per delle foto, le accontentai volentieri, infondo non avevo fretta. Chiesi solamente di non pubblicare quelle foto prima di sabato. Dopo pranzo mi dedicai a una lunga dormita che fu interrotta da un sms, “Carino il vestito che hai comprato… ti aspetto da me domani sera verso le sette e trenta. Niall”. <Accidenti > dissi tra me e me, mi aveva scoperta, così decisi di rispondere “A domani sera, credo di non avere molte alternative”.
Per ammazzare il tempo decisi di entrare su twitter e facebook, home e time line erano intasate dalle mie foto in giro per Londra e da quelle di Lydia che baciava Harry ad Hyde Park, ci avevo visto giusto in aeroporto, era proprio Lydia quella poco avanti a me sulle scale, non mi restava che chiamare Sky e Leo!
-Skylerrrrrr, ho una notizia bomba!- dissi senza nemmeno respirare
-Sono Leo, e se ti riferisci al fatto di Lydia e Harry, lo sappiamo già-
-Sei il solito guastafeste! Passami Sky ora! Cose da donne.- Leo sapeva benissimo che lo prendevo in giro e stava al gioco.
-Fatto shopping per qualcuno di speciale oggi?- mi chiese Sky con aria sbarazzina
-Ti racconto dopo, Lydia, Harry, Hyde Park!-
-Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!! Non sono carini?!?!-
-Voi lo sapevate?? E non mi avete detto nulla… Vi odio!-
-Non cambiare discorso biondina, con chi esci? E non osare rispondere nessuno perché non ti crediamo!-
-Non posso dire chi è! Ma mi piace dal primo giorno che l’ho visto, e si lo conosci.-***il pomeriggio seguente***
Non avevo detto a Skyler e Leo chi sarebbe stato il mio misterioso appuntamento, mi feci una foto con il vestito e gliela inviai, l’unica risposta che ricevetti fu la stessa da entrambi “chiunque lui sia, non arriverà a fine serata”. Parlare con Lydia era praticamente impossibile, non rispondeva alle email, a messaggi o alle 10 mila telefonate che le avevo fatto.
Dopo un lungo bagno rilassante e quantità esorbitanti di schiuma al muschio bianco, decisi di lisciare i lunghi capelli biondi, che solitamente portavo raccolti in una coda o ricci, mi infilai il completo nuovo e il vestito, un leggero make-up, odiavo le cose troppo pensanti, e un paio di tacchi neri, sopra un trench color crema; prima di scendere nella Hall telefonai alla reception chiedendo se potevano chiamarmi un taxi.
Arrivata nel vialetto, prima di scendere dal taxi, mi presi cinque minuti per riflettere su quello che stava accadendo; il sostegno delle mie amiche anche se lontane era stato davvero utile, avvicinandomi al campanello, mi passo davanti agli occhi il primo bacio che mi scambiai con lui e feci un respiro profondo.
-Ciao, Ash!- mi salutò con un bacio a fior di labbra e mi invitò ad entrare.
mentre mi aiutava a togliere il cappotto, notai che aveva messo un po’ di musica e delle candele profumate sparse per il soggiorno, dando così un senso di tranquillità e romanticismo.
-Tra cinque minuti è pronto- Mi disse per poi notare il braccialetto che mi aveva regalato, aveva alcuni charms, una chitarra, un quadrifoglio e un cuore con “NY” inciso. –Sono contento che ti sia piaciuto il mio regalo.-
Mi avvicinai di più a lui e prima di baciarlo gli dissi – Si, molto… come la persona che me l’ha regalato…-Ora stavamo mangiando un piatto di tagliatelle al ragù con del vino, al centro del tavolo un vaso di rose rosse.
-Sei bravo in cucina- gli dissi dopo che avevamo finito di mangiare un budino al cioccolato con panna e fragole.
-Grazie dolcezza… Guardiamo un film?- mi chiese con voce suadente ed io annuì; accese la televisione e dopo aver trovato il canale iniziò un film, che non seguì perché ero troppo impegnata a guardare Niall, i suoi capelli biondi, i suoi occhi azzurri attenti e le sue labbra che formarono un sorriso quando notò la mia attenzione nei suoi confronti.
Mi baciò con trasporto facendomi distendere sul divano adagiandosi su di me; continuammo a baciarci e accarezzarci per un po’ finché non decidemmo di spostarci in camera da letto.
Camera sua era stranamente ordinata, ma notai una cosa insolita, un vaso di rose colorate; venni distratta da un bacio sul collo che mi fece perdere il respiro, mi voltai verso di lui e lo baciai portando le mani sul suo ciuffo biondo. Spinta dalla passione con cui mi stava baciando incomincia a toglierli la camicia, fu preso di sorpresa, ma non appena trovò la cerniera del vestito me lo sfilò con lentezza per ricominciare a baciarmi il collo ed accarezzarmi le spalle. Io ero in completa estasi, non avrei mai immaginato di sentirmi così in subbuglio per un suo solo tocco, mi tolsi i tacchi e continuai quello che avevo iniziato, eliminare la camicia.Dopo aver tolto quell’indumento con urgenza sfiorai il suo accenno di pettorali e gli baciai la spalla, mentre andavo dalla spalla alle sue labbra, per poi aprire l’asola dei suoi pantaloni ma, feci una cosa che sicuramente non si aspettava, gemette non appena sentì la mia mano fredda che veniva in contatto con l’elastico dei suoi boxer. Feci scivolare la mano e strinsi con delicatezza l’erezione che molto probabilmente pulsava dall’emozione. Non feci in tempo a fare quello che desideravo che piano piano mi sentì come in volo. Non mi ero nemmeno accorta che non avevamo parlato fino a quel momento, infatti quando sentì la sua voce mi sentì avvampare dal suo modo dolce di rivolgermi la parola
-Devi sapere che sono un gentiluomo e che mi piace soddisfare prima le mie dame… anche se prima di te non ho mai sentito questa necessità.- questa frase mi fece riflettere, quindi voleva dire che io per lui ero importante!
Mi poggiò sul letto e si disfò di tutti gli indumenti tranne dei suoi boxer neri. Poi mi fissò con gli occhi lucidi di emozione da ciò che stavamo per fare, mi fece voltare verso il letto che fino a pochi secondi fa era dietro di me e incominciò ad accarezzarmi le braccia e a baciarmi l’incavo del collo.
Gemetti quando iniziò a portare più pressione su una parte del mio collo lasciandomi un segno violaceo.
Mi girai presa dal sentirlo parte di me e lo feci cadere sul letto mettendomi a cavalcioni su di lui. Ci guardammo negli occhi per un po’ e poi ci baciammo con passione. Portai le mani sul suo ciuffo biondo e lui dietro la mia scena e mi slacciò il reggiseno, mi staccai da lui per toglierlo definitivamente. Ribaltò la situazione e si tolse i boxer, mi baciò la fronte, il naso, la bocca, tra i seni e sopra all’ombelico dove si fermò di più perché mi tolse l’ultima barriera che ci separava. Eravamo entrambi nudi, un contatto che ci portava ad una maggiore eccitazione, si avvicinò al comodino e prese un fiore, ed incominciò ad accarezzarmi con esso. Ad ogni centimetro con cui i petali toccavano il mio corpo le sue labbra seguivano il percorso, con una tala premura che mi fece tremare dalla passione. Passo sui miei capezzoli provocandomi una piccola risata, ma fui subito fermata da un sospiro causato dalle sue labbra che incominciarono a succhiare come un bambino fa con il seno materno quando si staccò ci soffiò sopra regalandomi un brivido. Proseguì con la sua dolce tortura, le sue labbra continuavano ad assaggiarmi, fino a procurarmi piacere. Mi sentivo accaldata e in stato di trans, consapevole che sarei arrivata al culmine; infatti poco dopo fui travolta da un orgasmo che mi fece inarcare la schiena.
Non mi resi conto di aver chiuso gli occhi fino a che non incrociai di nuovo il suo sguardo. Mi baciò con foga, sentivo il mio sapore sulle sue labbra chiedendo accesso alla mia bocca e quando cedetti mi ritrovai a desiderarlo di più…
-Fammi tua…- Cantilenai, poi lo vidi prendere un preservativo e metterselo. Sfiorò il mio collo con il suo naso entrando in me con delicatezza, come se un movimento improvviso potesse farci cadere dal nostro fluttuare. Stette fermo per un po’ facendomi abituare a lui e poi con calma prese a fare movimenti circolari. Dopo poco temo incominciò a spingere trovando il mio punto, stavo per venire e lo percepì anche lui. Si avvicino al mio orecchio e disse “Vieni per me piccola”; pochi istanti dopo un brivido mi percorse la schiena portandomi all’orgasmo più bello di tutta la mia vita. Più tardi venne anche lui accasciandosi vicino a me con il respiro affannato, entrambi sudati con le labbra gonfie per ciò che era appena accaduto. Non mi ero mai sentita così piena e completa sino ad ora. Fare ciò che sembrava fare l’amore con lui fu quasi rigenerante. Grazie a suoi modi di fare mi ha fatto cadere con tutte le scarpe in una voragine; non era amore, era troppo presto, un’infatuazione che non avevo mai provato prima.
Quella notte non seppi darmi risposta, ma più avanti nei miei sentimenti si fece più chiarezza mano a mano che iniziammo a frequentarci.
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Crazy Girls
FanfictionLydia, Skyler e Ashley sono tre ragazze poco più che ventenni che vivono in una piccola città italiana; Ad accomunarle una profonda amicizia e la passione per la musica.