CAPITOLO SEI: Un disco tutto nostro

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Il tempo passava e stavamo iniziando a incidere il nostro primo disco. Le canzoni le avevamo scritte in collaborazione con dei compositori che la casa discografica aveva deciso di affiancarci. L’evento alla O2 Arena per promuovere il singolo del Comic Relief era andato benissimo, ancora meglio di quanto ci aspettavamo. Niall, Harry e i ragazzi erano in giro per l’Europa con il loro tour, mentre Leo era rientrato a casa per finire il suo ultimo anno all’università.
I testi parlavano di noi, di ciò che vivevamo e di come tutto ciò non ci aveva cambiate. Personalmente non vedevo l’ora di far ascoltare alle nostre fan le nuove canzoni e, su suggerimento di Liam, decidemmo di rilasciare una canzone circa due mesi prima dell’uscita del disco; optammo per la canzone che avrebbe dato il titolo al album, “US”, “noi”: scegliemmo quel nome perché in quel disco ci avevamo messo anima e corpo, ci eravamo messe a nudo, rischiando tutto e sperando che la gente apprezzasse la nostra sincerità e semplicità.

Le settimane passavano e il cd iniziava a prendere forma, così quando avevamo un paio di giorni liberi dallo studio di registrazione, Harry e Niall ci invitarono ad assistere a qualche loro concerto in Europa, tra cui le tre tappe che toccavano l’Italia, casa nostra; con noi vennero anche Skyler,  Sophia, con la quale avevamo un ottimo rapporto, Perrie, fidanzata di Zayn la quale, per qualche strana ragione se ne stava sempre sulle sue e alla larga da noi ragazze. Niall invitò anche Leo alle tre tappe italiane che oltretutto avrebbero chiuso la parte europea del Tour mondiale che stavano affrontando.  Essere tutti insieme era davvero quello di cui avevo bisogno in quel momento; me ne stavo seduta sugli spalti con le ragazze e Leo ad assistere al soundcheck, chiacchieravo con Sophia e Gemma sui concerti precedenti a quello, ai quali le due avevano assistito quando le nostre chiacchiere vennero interrotte dai ragazzi che ci chiesero di raggiungerli  sul palco per una foto di gruppo.
-Ladies, venite qua, facciamo una foto tutti insieme su questo palco!- gridò Liam attraverso il microfono rigorosamente segnato in rosso.
-A cavallino, voglio una foto di gruppo a cavallino- gli fece coro Niall, così scendemmo da lì, e li raggiungemmo.
-Fermi, fermi ci sono anche iooo- disse tutta trafelata Eleanor la fidanzata di Tommo arrivando sul palco di corsa.
-Forza, in posa! Niall, Ash voi al centro, Harry, Lydia, Liam e Sophia voi ai lati esterni, Skyler, Leo voi alla destra di Niall, Zayn e Gemma voi alla sinistra di Niall e Ash- disse Cal leggermente seccato perché non gli davamo ascolto e perché eravamo troppo impegnati a ridere tra noi; scattò  un paio di foto e poi ci lasciò andare.

Il soundcheck ufficiale era finito e fino alle venti i ragazzi erano liberi. Noi “CRAZY GIRLS” venimmo trattenute da Paul e Julian, il primo capo della sicurezza e tour manger, il secondo autore di varie canzoni.
-Lo so che siete in pausa e che la preparazione del disco vi porta via parecchio tempo ed energia, ma per questa sera avevamo pensato di farvi collaborare con i ragazzi su una delle loro canzoni, magari una di quelle che avete cantato anche voi- disse Julian sussurando e con un filo di speranza nella voce.
-Oh andiamo Julian…. L’hai detto anche tu,  siamo in pausa… e poi cosa direbbero di noi…. già così attribuiscono il nostro successo alla relazione che ho con Harry…- rispose Lydia leggermente seccata.
-Parli di una sola canzone, vero? Magari di una che non abbia alcun significato che si possa collegare alle nostre storie con Niall ed Harry? Perché se così fosse, forse ci possiamo stare… i ragazzi cosa dicono?- chiesi io mentre venivo fulminata dallo sguardo di Skyler.
-Si, una soltanto…. e non dicono nulla perché non lo sanno, sarebbe una sorpresa… e se faceste una prova ora, magari buttandola sul ridere  sarebbe perfetto… che ne dite di…. Better  than Words?- concluse per poi andarsene.
-Julian… aspetta! Ci stiamo ma solo  per questa volta! Possiamo avere cuffie e microfoni? Anzi facciamo che in prova ci vanno bene solo i microfoni- gli rispose Sky prima che lui fosse troppo lontano.
-Siete fantastiche! Provvedo subito!- poi sparì; pochi minuti dopo ci vennero consegnati dei microfoni.

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