Sono una codarda.
Sono scappata, non ho il coraggio ad affrontarlo.Nell'istante un cui senti la sua voce il mio cuore iniziò a battere come non mai e nel momento in cui incontrai quei occhi, quei occhi così belli azzurri da farmi perdere in essi.
Il tempo lo ha reso più maturo.
Dio se é dannatamente bello, cappelli scompigliati neri come le piume di un corvo quei occhi celesti che mi incanto ogni volta che lo guardo.
Indossa una camicia bianca con dei pantaloni neri, che non fanno altro che evidenziare i suoi muscoli.È diventato leggermente più alto, sarà sui 1.90 mentre io sono sempre la stessa, la ragazza alta solo 1.56, grassa e brutta, la ragazza che era follemente innamorata di lui, nella quale ho dato tutta me stessa e non le sono mai bastata.
I ricordi che volevo dimenticare mi tornano in mente come uno tsunami, come ogni volta quando lo sogno di notte.Diana e Matt hanno fatto il loro discorso e avvisato ai ospiti fra quanto ci sarà il loro matrimonio.
"Eric vuoi assaggiare questa torta alla crema di cioccolato?" gli chiedo mentre siamo nella zona dei dessert
"Siii" presi un cucchiaio e imboccai.
"Ti piace?"
"Siii" sorrise mentre le avvicinavo il secindo boccone.
"Mamma.." ho la sensazione che mi deve chiede una cosa e spero che non sia quello che penso.
"Dimmi tesoro"
"Lui é mio papà?" ecco la domanda nella quale avevo paura di rispondere.
"Tu pensi che lui sia tuo papà?"
"Lui ha odore di papà"
"Tesoro, ti ricordi cosa ha detto mamma?" le carezzo dolcemente la guancia
"Hai detto che papà sta facendo un gioco con me e che lo devo travare"
Forse penserete che mi sto comportando da stronza ma ho veramente tanta paura di perdere il mio piccolo, non volevo dirgli che suo padre ha preferito un'altra che a sua mamma, voglio che almeno quando pensa al padre sia almeno felice.
"Esatto quindi mamma non può dirti niente, papà ha detto che devi fare tutto tu e che io non ti posso dire niente, penso che papà vuole vedere quanto sei intellisente "
"io sono intelligente" anche troppo per i miei gusti e questo non lo hai minimamente preso da me.
"Allora cosa vuoi mangiare ancora?" cercai di cambiare discorso.
"Quello con fragole"
"D'accordo"Sono quasi le 22.30 e io mio piccolo è stanco.
"Diana puoi badare un'attimo Eric vado prendere la borsa e poi lo porto a casa"chiedo a mia sorella visto che il piccolo si stava addormentando in braccio.
" OK, passami il piccolo"passai Eric a mia sorella.
Andai nella stanza per prendere la giacca e la borsa che avevo lasciato la.
Passai il corridoio e svoltai a destra e apri la stanza.
Provai ad accendere la luce ma non si accendeva, cavoli devo andare a tatto,almeno c'è la luce della corridoio se no veramente non vedrei niente.Bamm....
Ma che?!
Chi ha chiuso la porta!
Cavolo non vedo niente, mi avvicino lentamente alla porta per aprirla ma vado a sbattere con qualcosa di duro e non mi sembra proprio che questa sia una porta.
Questo profumo é di...
Vengo sbattuta contro il muro e vengo bloccata senza via d'uscita.
"Mi sei mancata" sentii il suo soffio vicino al mio orecchio e il mio corpo era pervaso di brividi, perché... Perché il mio corpo non reagisce, non riesco a spingerlo via.
Sento il suo soffio dall'orecchio va fino al collo e sento che sta annusando il mio odore.
"Lasciami" la mia voce é uscita così bassa, dovrei urlagli contro perché non ci riesco.
"Non ci riesco cazzo! Non posso lasciarti andare! Non ci riesco!" mi ritrovo le sue labbra sulle mie, un bacio violento , che non riesco a staccarmi.
Mi morde il labbro e passa lingua su di essi, cerco di spingerlo via ma le mie braccia mi sembrano fatte di gelatina.
Mi stringe la vita con le sue braccia per avvicinarmi più a lui e mentre mi infila la lingua in bocca, é un bacio violento, pieno di passione e desiderio.
Le nostre lingue stanno facendo una battaglia in cui nessuno dei due può vincere o perdere.
Sento le sue mani passarmi sulla schiena sui fianchi ed intanto sento il corpo andarmi in fiamme, ma un lampo mi passa nei occhio il ricordo di lui insieme alla ragazza che pensavo fosse la mia migliore amica e poi dolore.
Con tutta la forza che ho lo spingo via.
"Non toccarmi!" riuscì ad aver di nuovo controllo su di me stessa.
Mi fissava sorpreso e scioccato, colsi l'occasione per prendere le mie cose.
Arrivati alla porta mi girai e lo guardai nei occhi.
"Cale...." non riesco a pronunciare il suo nome che la voce mi si blocca "Penso che... tra noi sia già finita dal momento in cui hai..." un grappo in gola mi blocca la voce "ti chiedo solo di lasciarci stare" lo dissi con un sussuro e me ne andai correndo via da quella stanza e da lui."Angel che hai?" Mi chiese mia sorella, non voglio farla preoccupare e non le dico niente.
"Niente" presi un respiro e cercai di sorridere, presi Eric che si è addormentato"Io vado, ti mando un messaggio quando arrivo a casa ok"
"Sicura di star bene sembri sconvolta"
"Si si sto bene, vado che il taxi che ho chiamato é già fuori da un po"
"Va bene, se hai bisogno di qualcosa chiamami"mi abbraccio
" Va bene"la salutai e gli feci gli auguri e andai a casa.
Sono stanca sia fisicamente che psicologicamente.Arrivati pagai l'autista ed entrai in casa senza far troppo rumore essendo che Eric sta dormendo.
Pian piano salgo le scale e metto a letto il mio piccolo.
Ha il viso così rilassato, com'è bello il mio amore.
Gli diedi un bacio e uscì dalla sua stanza, intanto mandai un messaggio a mia sorella dicendo che sono arrivata e dopo andai a farmi una doccia, mi ci voleva proprio.
Sono le 23.39 mi sdraio sul letto a peso morto e mi addormento subito.Mi sveglio di colpo, di nuovo quel dannatissimo sogno, vorrei dire ricordo.
Ma che ore saranno, guardo l'orologio le 3.00.
Sospiro e mi alzo per andare a bere un bicchiere d'acqua mi sento la gola secca.
Arrivata in cucina e finalmente posso bermi la mia acqua.Sento il campanello che inizia a suonare, chi cavolo è a quest'ora!
Aprí la porta e mi trovai due occhi celesti.....
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Destinati a stare insieme (Sospesa)
ChickLit"Per quale motivo mi hai fatto questo!"sentivo un dolore allucinante al petto,mi mancava l'aria,la testa mi girava ,la vista mi si appanó e cadi per terra. Due mani che perfettamente conoscevo mi stava tirando su. "Non toccarmi con le mani che hai t...