3.

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-Mi ha anche detto che si chiama Harry, assurdo!-

-Okay Louis, ma perché hai comprato i Fonzies al posto del cibo?!-

-Perché cazzo lo odio? Spiegamelo Zay, e perché cazzo sembra apparirmi ovunque?!-

-Louis William Tomlinson!- il nome completo del castano catturò la sua attenzione. -questa sarà la prima e l'ultima volta che andrai a fare la spesa-

*

-Sei più lento di una donna- il moro cacciò la lingua a Louis ed entrò in auto.

-In vena di portarti qualcuno a casa?- chiese il liscio sentendo il ragazzo fin troppo improfumato.

-Si, e sinceramente, dovresti fartela anche tu una scopata- Louis sorrise negando col capo. -lasciati andare- continuò Zayn con fare serio e preoccupato.

Già, Louis non era il tipo da portarsi un ragazzo a casa ogni giorno, ne da divertirsi nei locali. Preferiva starsene sulle sue bevendo al bancone e osservando le masse di ragazzi strusciarsi tra loro; lo divertiva.

*

-Steve!- il moro corse verso un ragazzo.

Steve conosceva Louis e Zayn da molto tempo. Così come anche Liam, suo fratello. Sin dall'inizio diventarono migliori amici anche se con un carattere ben diverso l'uno dall'altro.

-Dov'è tuo fratello?-

-Oh, starà leccando il culo a Danielle; finisce sempre così- risero.

-Entriamo?- il castano gettò la sigaretta sul marciapiede avviandosi all'entrata del locale.

Subito il suono della musica alta e la puzza di alcol invasero i ragazzi; due cose molto familiari pensò Louis che, come al suo solito, si avviò al bancone ordinando due drink.

-Hai intenzione di berli da solo?-

Un ragazzo biondo si avvicinò a lui appoggiandosi al bancone. Louis fece un sorso dal bicchiere per poi sorridergli e indicare Zayn in lontananza.

-Si, ma conosco chi avrebbe voglia di bere con te sicuramente- il biondo si voltò nella direzione indicata e quasi gli cadde la mascella alla vista del moro intento a ballare.

-Proprio lui?-

-Già, ti conviene sbrigarti- il ragazzino non se lo fece ripetere due volte e lasciò Louis solo nuovamente.

Il castano conosceva i gusti di Zayn e di certo un biondino come lui non gli avrebbe fatto schifo, anzi.

*

Tra chiacchiere inutili, drink e musica alta passarono due ore e Louis aveva davvero bisogno di pisciare. Si diresse verso i bagni immettendosi in un corridoio stretto in cui la musica sembrava sempre più lontana.

Nell'attraversare questo corridoio si scontrò con un uomo che non riuscì a vedere bene in volto. Si voltò per osservare meglio la figura e vide che indossava un cappotto lungo nero e un cappello. Giurò di averlo già visto da qualche parte, ma pensò anche che l'alcol gli avesse fatto brutti scherzi per cui continuò a camminare per dirigersi in bagno.

Stava per uscire una volta finito quando udì delle voci.

-Lasciami, ti prego!-

-P-perfavore, voglio tornare a casa, perfavore!-

-Sta fermo piccolino! Così sentirai più dolore-

Fu allora che Louis decise di uscire dal bagno per vedere cosa stesse accadendo. Ma si pietrificò nel guardare la figura di Harry e di un uomo spiaccicatogli addosso con la cintura slacciata.

-Ne hai per molto?!- domandò quest'ultimo incitandolo ad uscire.

Harry iniziò a piangere. Non capiva il perché si vergognasse così tanto a farsi vedere in quel modo da un ragazzo che nemmeno conosceva. Da un ragazzo che per mestiere faceva il ladro.

-Sto qui a guardare, avanti-

-Vuoi scherzare ragazzo?-

-Si, in effetti si- disse Louis prima di avvicinarsi all'uomo per spingerlo dall'altro lato del bagno facendolo scontrare con i lavandini.

Harry guardò la scena inerme non sapendo che fare e fu quando Louis alzò l'uomo di peso tenendolo per la gola che spalanco le labbra quasi tremando. Pensò fosse impossibile che Louis riuscisse a sollevare un uomo che poteva essere il triplo del castano. Eppure lo stava facendo, proprio davanti ai suoi occhi.

L'uomo d'altro canto stava soffocando non riuscendo a prendere aria, agitandosi, ma Louis non aveva alcuna intenzione di lasciarlo stare. Il riccio si avvicinò ai due svegliandosi da quella trance.

-Lascialo!- urlò aggrappandosi alle sue braccia senza riuscire a distrarlo, notò il suo volto e i suoi occhi sembrarono diventare rossi.

Harry si spaventò. Non sembrava più un ragazzo normale, sembrava posseduto da qualcosa. Decise allora di buttarsi di peso sopra il ladro facendo sì che tutti e tre cadessero sul pavimento.

Louis sembrò stordito all'inizio, poi si rese conto della situazione non appena vide il volto del riccio sopra di lui che respirava affannosamente.

-Togliti!- disse spingendolo in malo modo. Harry lo bloccò per un braccio.

-Lo stavi ammazzando!- urlò prima che l'uomo potesse alzarsi e correre via dal bagno.

-Cazzo!- Louis si rese conto di averlo perso definitivamente e tirò un calcio alla parete.

-V-volevi ucciderlo?-

-A te che cazzo importa?- sputò secco avvicinandosi al volto del ragazzino -ora scopro che oltre il cameriere fai anche la puttana?- Harry rabbrividì a quelle parole e abbassò lo sguardo.

Louis negò col capo prima di avviarsi alla porta, ma una frase del riccio lo fece fermare all'istante.

-avevi gli occhi rossi- il castano si voltò -p-perché l'hai fermato?-

Louis si avvicinò nuovamente al volto del riccio facendo sì che le loro fronti si toccassero quasi.

-perché se qualcuno deve farti del male, quel qualcuno sarò io.-

Silky - LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora