14.

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Erano passate settimane dall'ultima conversazione tra Harry e Louis.

La relazione del riccio con Stan stava continuando a gonfie vele così come quella di Zayn con Niall. Louis non si era mai pentito di quella scelta, non era fatto per stare con Harry ne per stare con qualsiasi altra persona.

Si convinceva di ciò e del fatto che avesse fatto un buon lavoro; ovvero di aver lasciato una volta per tutte in pace il più piccolo.
Continuava a ripensare però a quell'ultima conversazione, in cui il riccio gli aveva spiegato ciò che era scritto in quel libro, in cui Harry aveva cercato di dargli una spiegazione a tutto.

Louis continuava ad utilizzare i suoi poteri di tanto in tanto per le cose semplici e quotidiane, del tipo riscaldare l'acqua, cuocere cibo e cose varie. Anche il riccio d'altro canto continuò ad usarli, dapprima involontariamente, poi iniziò a gestirli.

Aiutava persone a schivare i pericoli, ad evitare piccoli incidenti.. a proteggerle. Cercò spiegazioni anche per i suoi poteri imbattendosi nel nulla. Non esistevano spiegazioni per lui. Continuava a chiedersi solo il perché fosse proprio lui ad averli e perché gli mancasse così tanto Louis.

Stava con Stan, si.. ma niente gli sembrava possibilmente paragonabile a tutte le volte in cui era stato col liscio. Ma aveva deciso di scacciare quei pensieri dalla sua mente, di dimenticarlo o almeno di pensarlo il meno possibile.

*

-Louis.. devo parlarti- Zayn entrò nella stanza sua e del liscio chiudendosi la porta alle spalle. Louis si trovava disteso sul letto a smanettare col cellulare e prontamente si voltò facendo spallucce come ad invitargli a parlare.

-Beh, ecco.. io ho trovato un lavoro- il liscio fissò per un attimo il moro per poi scoppiare in una risata.

-Un lavoro, mh? Bella questa Zay, ci sei riuscito, devo ammetterlo-

-Louis, non sto scherzando- il castano allora notò l'espressione seria del moro e si alzò dal letto in cui era disteso per avvicinarsi.

-Come sarebbe?-

-Lou, sono stanco di questa vita, sono stanco di vedere persone lavorare duramente mentre noi non facciamo nulla!-

-Sai come siamo arrivati qui, eh Zay?! Lo sai? Abbiamo passato quello che altri non immaginerebbero nemmeno!- Zayn non rispose mantenendo lo sguardo abbassato, Louis sospirò.

-C'entra il biondino vero?-

-È Niall, e si, non voglio che venga a saperlo- Louis sputò fuori una risatina delusa.

-Ti ha fottuto il cervello-

-Si, Louis, si chiama 'amore' e non mi meraviglio che tu non sappia di cosa stia parlando!- disse prima di uscire fuori dalla stanza sbattendosi la porta alle spalle. Louis restò qualche secondo immobile ancora sconvolto dalla frase del moro prima di sputare un "BENE!" che sicuramente Zayn non sentì.

Si buttò nuovamente sul letto prima di sferrare un calcio al mobiletto posto di fianco. Si sentiva solo, sbagliato, sentiva che qualcosa stava cambiando. Decise così di lasciar andare quei pensieri e prendere un po' di aria fresca.

Scese al piano di sotto incontrando la figura ancora incazzata di Zayn seduto sul divano intento a guardare la TV.

-Vado a fare la spesa- il moro sgranò gli occhi all'affermazione insolita del castano per poi assumere un'espressione del tutto indifferente quando Louis si voltò per fissarlo e cercare un suo accenno di risposta. Fece spallucce.

-Bene- affermò con tono abbastanza nervoso che provocò una risatina al moro non appena la porta di casa fu chiusa.

*

Silky - LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora